Massa di Faicchio (Sannio) – La vinicola del Titerno, leader del vino Solopaca


“L’ vin d’ Massa s’assaggia… e nn’z lassa”: così recita un vecchio detto legato alla piccola comunità di Massa di Faicchio, lembo di terra beneventana calpestata dai Sanniti e dai Romani. Questi luoghi sono ricchi di testimonianze storiche, come il ponte Fabio Massimo che si vuole attraversato anche dal mitico condottiero cartaginese Annibale durante la seconda guerra punica. Proprio all’ingresso del centro abitato, in una piccola ma attrezzata area artigianale sorge la cantina dei fratelli Talio e Alfredo Di Leone. Trenta le vendemmie sulle spalle, che da alcuni anni si svolgono nella bella struttura progettata dall’architetto cerretese Lorenzo Morone, dove la ceramica fa bella compagnia alle bottiglie.

Singolare la storia dei fratelli Di Leone, particolarmente legata a quella della comunità massese come mostrano anche tante testimonianze che ben si avvertono già nell’accogliente sala della cantina. Il loro avvio nel mondo del vino non è stato così scontato come potrebbe apparire. Come ci viene raccontato in una delle pagine di ‘Storie di vigne vissute’, una bella pubblicazione che la Pro Loco di Massa ha voluto ricavare dalle ricche memorie degli agricoltori del luogo, agli inizi degli anni Ottanta, Talio – con la grande complicità del papà Angelo, il vero motore agricolo della famiglia – cerca di dare una svolta alla produzione familiare. Tornato celermente dal servizio militare, da cui viene esentato a causa del terremoto del novembre 1980, affianca il papà nella conduzione aziendale. Sono questi gli anni in cui si progetta un futuro diverso che purtroppo il papà Angelo non riuscirà pienamente a godere a causa della prematura scomparsa. Ma nel frattempo entra in attività anche il fratello minore Alfredo, che al richiamo di Massa e del vino lascia gli studi universitari per dedicarsi completamente all’azienda.

I fratelli Talio e Alfredo Di Leone

I fratelli Talio e Alfredo Di Leone

Luciano con Alfredo

Luciano con Alfredo

Allora le attività produttive si svolgevano nell’antica struttura di via Collevecchio, dove è proseguita per oltre un ventennio. Nel corso di questi due decenni i fratelli Di Leone ne hanno percorsa di strada, diventando leader sul mercato per quanto concerne il Solopaca Doc. Una tipologia da molti forse bistrattata ma che resta, ancora oggi, una delle presenze campane più significative sul mercato. Il prodotto dei fratelli Di Leone fidelizza in maniera incredibile il consumatore tanto che ancora oggi non possono permettersi di pensare al cambio della storica etichetta, che per i consumatori rappresenta, ormai, non solo un marchio di riconoscibilità.

L'etichetta storica del Solopaca

L'etichetta storica del Solopaca

Dopo l’arrivo della nuova struttura, che permette anche di produrre utilizzando il 65% di energia ottenuta dal solare, si inizia a pensare ad altre fette di mercato, più appetibili. Nasce così la linea “V” a cui l’azienda dedica tutte le uve prodotte nei dodici ettari di vigneto a conduzione diretta (sei di proprietà e sei in fitto) e quelle più attentamente selezionate: soprattutto Coda di Volpe, Falanghina, Aglianico e Barbera. Di estremo interesse la produzione di bollicine con l’etichetta “metodo Martinotti”, ottenuto con lungo processo di spumantizzazione (sei mesi) che ha la particolarità di avvenire in terra sannita.

La linea "V"

La linea "V"

Pur presentando numeri considerevoli, l’azienda resta particolarmente ancorata al tessuto umano ed agricolo massese. Non è un caso che in questo fine settimana, in occasione della sagra enogastronomica organizzata dalla Pro Loco che rappresenta la grande festa popolare dove si dà appuntamento il comprensorio del Titerno e la Valle Telesina per salutare la fine dell’estate, la cantina resti aperta proprio per partecipare a questo clima di festa. L’aspetto più importante, però, è dato dal fatto che la quasi totalità di uve prodotte nella campagna della frazione finisce nella cantina di Alfredo e Talio. E da qui, dopo la lavorazione, parte per raggiungere svariati angoli della Penisola e diversi Paesi esteri.

Sede a Massa di Faicchio – Via Iacovelli – Zona Pip – Tel. 0824.814380  Fax 0824.814060 – [email protected] – Enologo: Giuseppe Capo – Ettari: 6 di proprietà e 6 in fitto – Bottiglie: 2.500.000 circa