Mastro Vinaio 2006 Lacryma Christi bianco doc


PODERE DEL TIRONE

Uva: caprettone, falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Il Lacryma Christi nasce in uno dei territori più straordinari del mondo, dove la forza repressa della natura, la clamorosa storia delle eruzioni, gli insediamenti umani, l’iconografia secolare, l’essere al tempo stesso Inferno e Paradiso, costituiscono un mix non ripetibile. Qui il vino, davvero, viene fatto sin dai tempi degli insediamenti greci e per decenni è stato il più conosciuto dopo il Chianti, tanto da spingere Mastroberardino a produrlo e a scrivere la doc. Da queste premesse, però, non sono nati ancora grandi vini: c’è tipicità, immediata riconoscibilità, freschezza, abbinabilità, ma si sente ancora il bisogno della profondità dei Fiano e dei Taurasi per capirci. Siano ottimisti perché su questo terroir incredibile sono al lavoro enologi importanti e conosciuti, impegnati a trovare l’interpretazione giusta che non necessariamente può essere costituita dal piedirosso, la Sfinge delle uve. La qualità comunque è in crescita continua, la passione di Amilcare Troiano, ex presidente del Parco del Vesuvio, ha creato il marchio e sono numerose le aziende capaci di presentarsi con prodotti adeguati alle nuove esigenze, ove qui non si intende sicuramente omolgazione. Prova ne è questo bianco di cui mi sollecita l’amico Antonio Basile, ma che ho avuto la fortuna già di provare su una monumentale pasta al gratin, da lontano sembrava una fetta di torta meringa, preparata alla Taverna do’ Ré, la trattoria in una traversa del Teatro Mercadante. Nemmeno la cara Nicoletta Gargiulo avrebbe potuto trovare un abbinamento migliore e azzeccato: il bianco, da servire fresco, direi quasi a temperatura ambiente, ha bei profumi di erbe da campo e markers minerali inconfondibili, in bocca c’è davvero buona struttura, discreta freschezza nonostante il caprettone, la chiusura è lunga ed efficace. Un vino di territorio di una nuova azienda fondata sul Tirone negli anni ’30 da Santolo Acunzo e adesso ripresa dal nipote Sandro, grande voglia di emergere e di caratterizzare la doc. Speriamo: le premesse adesso ci sono, basta costruire un po’ di memoria, un elemento fondamentale per far emergere un territorio. Bene, bravi, 7+.

Sede a Trecase . Via Ciro Menotti,152. Tel e fax 081.8622764. [email protected]www.poderedeltirone.it Enologo: Antonio Pesce. Ettari: 6 ettari. Bottiglie prodotte: 60.000. Vitigni: caprettone, falanghina, aglianico, piedirosso