Menu Degustazione / Ristorante Bistrot, Forte dei Marmi (LU)


Bistrot, trancio di branzino, verdure e intingolo di cozze

di Fabrizio Scarpato

Contrasti. Forte dei Marmi è il posto giusto: qui al semaforo i poveri in macchina guardano i ricchi passare in bicicletta. Così decidi di provare il Bistrot, tavole in cui i contrasti si misurano a magnum di Krug e solo se sai scrivere in cirillico, dicono. Menu a prezzo prestabilito: un’iniziativa temeraria quanto commendevole, chiamata un po’ benevolmente Chefassieme. Non a caso questa rubrichetta si chiama Menu Degustazione, la carta nemmeno la guardiamo, e anche questo è un contrasto insanabile. Ci si deve credere, perché alla terza volta che specifichi Chefassieme, più un paio di mail senza risposta, avresti di che mollare: invece ti presenti, tra le luci soffuse delle belle sale coloniali, calde nelle infinite sfumature del bianco. La veranda estiva ha un che di effimero, quel senso di concitazione un po’ trafelata di un banchetto nuziale. Contrasti. Ma un senso lo trovi: nelle seppioline arrostite, nella tempura di pesciolini, nel cubetto fritto di razza, nella piccola spinta acida del gazpacho di arancia, nei maltagliati con triglie e ortaggi dell’orto di famiglia; e poco contano i piccoli inciampi di un goccio d’olio di troppo nella schiaccia di benvenuto e nei fiori di zucca. E poi c’è il trancio di branzino con verdure croccanti che cela un’insalata di mare tiepida, sapida, iodata. Contrasti, finalmente, quasi che non si volesse pigiare sull’acceleratore, quasi che del mare ci si fosse dimenticati. Forse bastano i “due piattini e via”, forse il mare si esaurisce in un coreografico piatto di crudo prima di un mojito. Ma alla fine sorridi, la tua parte gurmé sconfitta ai punti. Disincastri la Mito tra una Ferrari F12 e una Bentley Continental e te ne vai, lentamente.

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