Montemarano, presentata Terre d’Aglianico alla Biblioteca nazionale di Napoli


Terre d'Aglianico. Il tavolo dei relatori alla Biblioteca Nazionale

di Annibale Discepolo

 Conto alla rovescia per la messa in orbita nel cosmo del vino di «Terre di Aglianico – Montemarano Wine Experience» la cui anteprima è stata presentata ieri a Napoli nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale. Una tre giorni che dal 31 agosto al 2 settembre diventerà un vero e proprio skylab in uno degli areali maggiormente vocati e culla del prezioso vitigno a bacca rossa che genera con generosità ma non senza problematiche legate all’allevamento, uno dei rossi italiani che meriterebbe di più che lodevoli appuntamenti di matrice descrittiva i cui input andrebbero oltre che elaborati, necessariamente trasformati in numeri, ovvero bottiglie vendute che sarebbero il miglior e più che giusto ristoro ad un gruppo di tenaci ed ostinati vigneron che stanno facendo dell’eccellenza e dell’aglianico uno dei fiori all’occhiello dell’enologia made in Irpinia.

Montemarano alla Biblioteca Nazionale di Napoli

 

Il discorso dell’areale, come sostiene Antonio Caggiano, il Signore del Taurasi del versante omonimo che affaccia sulla media valle del Calore, è una storia che affronteremo e su cui disquisiremo a breve: non certo per puntare i classici paletti della polemica, ovvero il riconoscimento di una paternità geografica di prima area d’appartenenza che possa in esclusiva fregiarsi della dizione Taurasi appunto, ma semplicemente per accendere i riflettori su una provincia, l’Irpinia che è in grado di offrire tante e validissime eccellenze – non solo i vini – e Montemarano è appunto una zona che è forziere di prodotti di grande interesse agroalimentare e che ha nel «suo» Taurasi l’alfiere migliore.

La splendida sala della Biblioteca Nazionale a Palazzo Reale

Tra passato e presente si prova a disegnare il futuro. Passione, lavoro impegno, la «trinità» che è essenza di questo terroir che Salvatore Molettieri, l’altro Signore del Taurasi che ha iniziato il viaggio nel lontano 1983 ed oggi seguito dal figlio Giovanni che è enologo, ha reso celebre nel mondo con l’oramai mitico Cinque Querce, prosegue con caparbietà e successi. Come lui Adelina Molettieri; quelli de «Il Cancelliere»: papà Soccorso Romano, la figlia Rita, il genero; un altro Molettieri, Giovanni a chiudere la quadra d’un cerchio di botti d’autore di un cognome ricorrente e celebre cui si aggiungono altre realtà interessanti quali le cantine Elmi e Gallo e l’azienda vincola Dedim.

I vini di Montemarano a Napoli

Il progetto «Terre di Aglianico» nasce dal cuore e dalla fatica di questa gente che crede nelle radici, nella forza della terra che gli uomini – ed anche le donne, visto che il rosa tra le vigne e non solo è diventato un colre fortemente in ascesa in fatto di forza lavoro e soprattutto idee – vogliono promuovere ed incoronare vincente. L’unione fa la forza, ed ecco in campo anche l’altra metà del cielo e del bosco, i ristoratori e gli albergatori di Montemarano, protagonisti anche loro di questo viaggio nelle identità di un passato che ambisce, legittimamente, ad essere protagonista e che per farlo ha bisogno d’essere conosciuto per mostrare al mondo che c’è, e diventare quindi attrattore con una cultura di un territorio che si candida a diventare brand. Le prove tecniche ci saranno dal 31 agosto al 2 settembre, complice la celebre ospitalità del paese, notissimo per il celebre e mitico Carnevale e che diventerà set con il suo borgo che ospiterà una tavola infinita con i prodotti tipici del terroir innaffiati, ovviamente, dall’Aglianico e dalla sue massima evoluzione, il Taurasi. L’evento, la cui presentazione è stata moderata da Luciano Pignataro, è organizzato dai viticoltori e dagli imprenditori riuniti nel brand «Terre di Aglianico» e da Sema, Comunicare il Territorio di cui ad è Giuseppe Ottaiano, in collaborazione con la Pro Loco proMontemarano, presieduta da Concetta Corso e con il patrocinio del Comune di cui è sindaco Beniamino Palmieri.

Il Mattino, edizione Avellino.

2 Commenti

  1. ,…il cancelliere.: papà soccorso romano, la figlia rita,il genero….
    forse c’è un pò di confusione nella definizione delle parentele (rita è nuora e il genero è figlio)

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