Naima 2004 Paestum igt Peter Willburger


Naima 2004 Peter Willburger

C’è qualcosa che si sta perdendo nell’aria da qualche anno a questa parte, nelle relazioni tra uomini quasi senza più grammatica per colpa della crisi che ha picchiato nel momento etico peggiore dall’Unità ad oggi. Il vino, quello buono, profumato al naso e leggero al palato, ha la enorme capacità di riavvolgere il nastro e fermarlo a quando ci pare. Peter Willburger, ne abbiamo scritto nel lontano 2008 in questa rubrica, è stato un artista tirolese innamorato del sole di Raito, della ceramica di Vietri e delle bouganville dei primi sei chilometri della Costiera Amalfitana. Bruno De Conciliis lo ricorda con un Aglianico, il Naima, che sinora ha avuto nel 2004 il massimo della espressione possibile. Una magnum dimenticata da tempo quando, nell’incontro cilentano di Santo Stefano, un amico invoca: sul capretto o il Naima o niente. Ed è così che lo ripeschiamo, era in nostra compagnia da almeno cinque anni, ben conservato in una cantina perfetta. Mai come in questo millesimo l’Aglianico cilentano ha espresso il meglio trovando l’equilibrio tra la frutta espressa dalla zona calda e i tannini, vellutati e levigati grazie allo scorrere del tempo. Ma quello che ha impressionato in questo giro è stata la vitalità di questo vino, complice la bellissima copertina disegnata da Pietro Amos per ricordare l’amico Peter. Un naso in continua evoluzione e soprattutto la beva, capace di reggere il confronto di veri e proprio mostri sacri come il Taurasi 1997 di Mastroberardino, il Barolo di Cavallotto e il Terra di Lavoro 2004 presentato in una insolita versione doppia magnum. Il modo migliore per bere il vino: fuori piove, con gli amici di sempre, insieme ad altri vini, immersi nei sapori che riportano all’infanzia grazie all’abilità di artigiani del cibo che non si sono arresi nonostante il contesto difficile. Certo, avremmo potuto conservarlo ancora, ma con le bottiglie va seguito l’istinto, e io sono contento di aver aperto la straordinaria magnum 2004 in questa circostanza

 

PRIGNANO CILENTO
Contrada Querce, 1 Tel. e Fax: 0974/831090 www.viticoltorideconciliis.it
Ettari vitati di proprietà: 30
Bottiglie:250.000

 

2 Commenti

  1. Basta solo ricordarsene e,tra qualche anno ,chi ha invocato il naima sul capretto ,lo tirerà volentieri fuori da una buona cantina per innaffiare un degno capretto.FM.

  2. grazie Luciano ! e auguri dall’austria – a te e a Bruno ! mi manca ancora il capretto giusto per aprirlo, ma verrá l’occasione!

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