Nando Melileo e i giochi creativi dell’Emozionando


Nando Melileo

Nando Melileo

di Antonella Petitti

Non è più un mistero, non mi piace distinguere un piatto da chi lo crea. Convinta che dentro via sia contenuto tutto, oltre agli ingredienti vi ritrovo percorsi, esperienze, volti.

E Nando Melileo di piatti e cucine ne ha viste tante, partendo da quella in cui lavorava sua madre in Svizzera: la cucina del suo asilo nido. Poi c’è stata quella dei nonni, con il loro ristorante di Gallipoli, luogo di svago e lavoro di tutte le estati.

Non ha mai pensato di fare altro, cucinava già prima che cominciasse a riflettere su quale sarebbe stato il suo lavoro. Così la Scuola Alberghiera a Nocera Inferiore, i corsi di perfezionamento, le esperienze all’estero e poi i primi veri lavori – da Leicester in Inghilterra a Diano Marina, dal La Langouste a Bologna alla Lanterna di Salerno – sono stati un naturale iter, necessario per scoprire se stesso e conoscere le proprie capacità.

Ma quel pezzetto di esperienza (dall’apertura nel 2006 al 2011) nel bel ristorante di Villammare, La Cantinella sul mare, è stato importante perchè gli ha permesso di capire a fondo qual era la sua cucina.

Creativa e ricercata, con alla base la materia prima di qualità. In pratica i pilastri su cui è nato il suo ristorante nel 2013, sulle colline di Salerno ad Ogliara con vista mare.

“Emozionando” oggi è il suo quartier generale, un piccolo ristorante (all’incirca 35 posti) che però gode del fatto di far parte del complesso di Villa Setharè, dando così la possibilità ai suoi ospiti di poter godere di servizi aggiuntivi come la piscina, nonché di spazio supplementare per organizzare feste e cerimonie.

Se siete tradizionalisti convinti scegliete un altro ristorante, ma se amate le sorprese, le novità, i giochi, allora questo potrebbe diventare il “vostro” ristorante.

Nando, col passar del tempo, ha una mano migliore, una maggiore disinvoltura e si diverte anche di più. Lo fa restando in cucina, ma anche con le sue incursioni in sala. Ama coccolare chi gli fa visita e la sua presenza si sente.

Alla continua ricerca di equilibri nuovi, non ha paura di osare e i suoi piatti sono ogni volta diversi, ragion per cui consigliamo di domandare più che di leggere il menù. Il suo punto di partenza è il pesce fresco, nei giorni di mare cattivo fa spazio alla carne o a prodotti di mare sotto salatura. Sempre largo spazio nei suoi piatti al crudo di pesce, marchio di fabbrica delle sue origini pugliesi.

Lo stesso piatto è ogni volta diverso perchè ogni giorno ho un’altra idea e me ne lascio influenzare. Non amo la definizione di cucina gourmet, partendo dalla materia prima mi piacerebbe che alla mia cucina fosse associato il ricordo, intesa come emozione che persiste”, mi racconta in una delle sue incursioni.

In una recente cena abbiamo avuto modo di assaggiare:

Bignè al carbone vegetale con ricotta di bufala ed ostriche, un entrèe sfizioso.

Emozionando, bigne'

Emozionando, bigne’

Cicale con crumble croccante e gelato alla barbabietola. Giocoso, anche se le cicale sono rimaste un po’ penalizzate dal freddo e dalla persistenza degli altri elementi.

Emozionando, cicale

Emozionando, cicale

Polpo cotto in Aglianico e crema di zucca. Il piatto più classico della serata!

Emozionando, Polpo

Emozionando, Polpo

Cialda di riso al nero di seppia, gamberi e spume di mandarino e prezzemolo. Ottima la cialda, godereccia assieme ai gamberi e alle spume.

Risotto dai 5 lati oscuri (tartufo, caviale, nero di seppia, battuto di seppia, limone, arancia, pepe nero di Sichuan). In questo caso lo chef si è divertito tutta la sera a interrogare i commensali sugli ingredienti nascosti di questo piatto, dunque escludendo quelli evidenti, ovvero tartufo e caviale. Complice il mistero, l’ho trovato il piatto più intrigante, seppure poco fotogenico.

Emozionando, Risotto

Emozionando, Risotto

Vesuviotti con baccalà, fagioli di Controne e zafferano. Di grande equilibrio, ottimo primo piatto.

Emozionando, Vesuviotti

Emozionando, Vesuviotti

Anatra con calamaro e verza. Carne delicata e tenera, interessante connubio con il calamaro.

I dolci non fanno calare l’attenzione, confermando le sue numerose “specializzazioni” formative sulla pasticceria e la lavorazione del cioccolato.

Emozionando, Sfera aperta

Emozionando, Sfera aperta

Emozionando, Sfera chiusa

Emozionando, Sfera chiusa

Zuppetta di ananas con savarin al rum e Sfera di cioccolato nero 72 % con parfait al cioccolato bianco, passion fruit e fragoline. Un vero divertissement aspettando la Pasqua, in quello che è un gioco che resta costante, alla continua ricerche di consistenze e di strade meno battute.

Emozionando, Zuppetta di ananas

Emozionando, Zuppetta di ananas

In questo momento il suo colore preferito in cucina è il nero, che in questa cena ha trionfato, ma la bellezza di un posto così è la vivacità del cambiamento, continuo ma non esasperato. Quanto basta per regalare ogni volta un’esperienza diversa. Nell’insieme la cucina è godibile e punta a coinvolgere tutti i sensi. Attenzione riservata anche ai vegetariani ed ai vegani, buona carta dei vini sostenuta da una cantina assortita.

Alla fine della precedente cena ricordo bene la sensazione di curiosità che portai a casa, con la conseguente voglia di tornare. Riconfermata, anche questa!

Un “indirizzo” da provare e riprovare. Ad majora.

Tre i menù degustazione da 25, 35 e 45 euro (vini esclusi)
Aperto tutte le sere tranne domenica e lunedì
Su prenotazione del giorno prima aperti anche a pranzo

Emozionando
Via Montestella di Ogliara
Traversa di fronte civico n°21
Salerno
089.2854945
www.emozionandosalerno.it