Nasce l’Osservatorio del Vino Italiano


Presentazione dell’Osservatorio del Vino Italiano - foto di Nardo Cestari

Presentazione dell’Osservatorio del Vino Italiano – foto di Nardo Cestari

di Maurizio Valeriani

L’Unione Italiana Vini insieme a Ismea e Sda Bocconi – Wine Management Lab e con la collaborazione di Wine Monitor-Nomisma fa nascere l’Osservatorio del Vino Italiano.

Con queste parole Domenico Zonin, presidente di L’Unione Italiana Vini ha spiegato il progetto alla stampa , agli addetti ai lavori e alle istituzioni:

“Nasce l’Osservatorio del Vino italiano, il primo e unico punto di riferimento istituzionale per la raccolta, l’analisi, il commento e la diffusione dei dati statistici del settore vitivinicolo, sia sul fronte produttivo che su quello dei mercati interno e internazionale. Si tratta di un’iniziativa inedita per il nostro Paese e di fondamentale importanza per un comparto produttivo che oggi rappresenta l’eccellenza dell’intero “sistema Italia”, ma che soffre la mancanza di un fonte di rilevazione, commento e diffusione di dati statistici del settore fondati e garantiti istituzionalmente”.

Domenico Zonin

Domenico Zonin

“La novità di questo Osservatorio sottolinea il Presidente Domenico Zonin è che l’elaborazione statistica viene effettuata sulla base dei dati trasmessi dalle aziende a cadenza periodica. Tutto ciò garantisce alle stesse imprese il vantaggio di avere analisi di mercato aggiornate e affidabili in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze informative necessarie per orientare le strategie commerciali e di marketing delle moderne aziende del settore. Con l’Osservatorio del Vino, inoltre, vogliamo offrire alle istituzioni un quadro aggiornato e corretto del mercato del vino indispensabile per operare scelte normative e di regolazione adeguate alla realtà. Attraverso questo lavoro intendiamo costruire un luogo privilegiato per animare il dibattito strategico sul settore vitivinicolo in Italia”.
Tra i primi dati citati , molto interessanti i numeri sulle percentuali di consumo in Italia, che vedono il 64% del vino italiano consumato all’interno delle mura domestiche. Confortanti anche le notizie che vengono dall’export che dovrebbe raggiungere quota 5,5 miliardi di euro nel 2015.

 

 

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