Ora sono Cittadino onorario di Cetara


Nella vita un po’ di fortuna, soprattutto all’inizio. Per esempio nascere in Campania, magari a ridosso della Costiera Amalfitana.
Poi tutto il resto dipende dalla tua cultura e dalla fase che attraversa il territorio. Per esempio trasformarsi da paese di pizzettari a borgo gastronomico di eccellenza.
Oggi sono diventato cittadino onorario di Cetara

Cetara è un piccolo borgo di pescatori, ha l’ultima flotta di pesca del tonno della Costiera ed era il confine saraceno della Repubblica Amalfitana.
L’ho sempre frequentata sin da ragazzo perché era il classico posto vicino la città dove scappare quando si faceva filone a scuola.
Sotto i nostri occhi, a partire dagli anni ’90, questo borgo si è trasformato valorizzando la colatura di alici, un prodotto di cui ci si vergognava in quanto frutto della povertà.

Colatura di alici di cetara

Su questo prodotto identitario, ancora privo di una vera tutela, è cresciuta una cucina di mare colta e scanzonata, portata avanti dai ristoranti Al Convento, l’Acquapazza, la Cianciola e San Pietro che messi insieme non fanno duecento coperti. Poi le aziende Nettuno e Delfino si sono specializzate nella lavorazione delle alici e del tonno aprendo un bel negozietto vicino al porto.
Intanto la pesca è andata in crisi perché i giapponesi si sono mangiati quasi tutto il tonno esistente negli Oceani riservando al mare lo stesso trattamento riservato alla terra con la scelta nucleare di cui oggi pagano gravi conseguenze.


Cetara è un posto dell’anima e qualche anno fa ci ho dedicato nel 2005 una piccola guida andato esaurito, pegno d’amore.
Ogni anno abbiamo organizzato a inizio dicembre, quando c’è la nuova colatura, una serata alla quale hanno partecipato Enzo Vizzari, Clara Barra, Corrado Barberis, Paolo Marchi, Luigi Cremona, Gigi Salerno, Gigi Padovani. Qualcuno ci ha snobbato ma va bene uguale.
Il sindaco Secondo Squizzato nasce come presidente della Confraternita delle Alici alla quale un grande impulso diede Vito Puglia, primo governatore di Slow Food Campania. Dopo di lui il fiduciario di Salerno Sergio Galzigna non ha mai fatto mancare il necessario supporto.

Secondo come ultimo atto del suo primo mandato ha proposto me come cittadino onorario e il consiglio comunale mi ha votato all’unanimità.

Per me è stato un grande onore diventare cittadino onorario di Cetara e ringrazio il sindaco e tutto il Consiglio Comunale.

Perché questo borgo, che con l’occasione ha inaugurato la nuova torre, è la dimostrazione che le scelte intelligenti alla fine pagano anche se sono più difficili da accettare in un primo momento.

I quattro ristoranti non conoscono la parola crisi: lavorano in grande rapporto tra qualità prezzo e non c’è giorno in cui sorge il sole in cui io non vorrei essere in quella magica piazzetta o sulla spiaggia.

Que Viva Cetara, il Sud che sorride.

25 Commenti

  1. auguri allora!
    ..se poi come residente onorario le spetta il permesso parcheggio è ancora meglio ;-)

  2. E’ vero, Cetara è proprio un luogo dell’anima, di una bellezza delicata e profonda. E lei, Luciano, un prezioso cantore delle meraviglie del sud. Sempre appassionato e illuminante, mai retorico. Grazie.

  3. mah… pare uno scherzo da primo aprile, pubblicato il giorno prima per fregarci tutti.

    fosse vero ci tocca pensare che non c’è limite al peggio.

    speriamo non sorgano imitazioni tipo lello tornatore cittadino onorario di avellino, contursi di scafati, malgi di ……, ecc.ecc. :-)

    1. e a te Giancarlo di quale comune devono farti onorario?Propongo TREPALLE vicino Livigno……..Vediamo se indovini perchè? :-)))))))))))))))))))))))))))))))))
      p..s Volendo c’è anche FIGAZZANO in prov di Brindisi ,immagino ti piaccia di più :-DDDDDDDDDD

      1. poi pero’ la chiudiamo qui, contursi, altrimenti trasformiamo, e parlo soprattutto per me, una cosa seria nel solito ambaradan semi-maschilista che ci verrebbe censurato dai più : ci sarebbe una frazione di reggio emilia che si chiama, guarda un po’, SESSO.

        l’unico problema è che quella è zona del vate(r) caf. caffarri :-))

  4. complimenti Luciano,
    ma ora che sei cetarese continua a fare bene il gionalista e non lasciarti attrarre dall’idea di fare il pizzaiolo.
    Non abbandonare il tuo blog!

  5. Ribadisco i complimenti. Attestato pienamente meritato. Per quanto riguarda me, e qui rispondo all’orso, ho rifiutato per ragioni mie la cittadinanaza onoraria di Massa. In appresso vedremo…
    Abbracci.

  6. Caro Luciano, complimenti e congratulazioni per questo giusto riconoscimento al tuo impegno, non solo professionale,per la valorizzazione della tua terra.

  7. anche a Salerno e dintorni esistono intelligenze vive e propositive, che tengono alto l’onore , la dignità e la vita del sud

  8. Complimenti di cuore. Anche per me Cetara è un luogo dell’anima e la frequento da quando ero una ragazzina. Mi piaceva spingermi con la canoa nelle piccole baiette accessibili solo via mare, salire a piedi il dedalo di viuzze arrampicate su scale impossibili, osservare per ore le donne nei laboratori lavorare le alici, chiacchierare con i pescatori sulle cianciole, guardare le stelle di notte sdraiata a naso in su sulle tonnare, esperienze che oggi mi mancano tantissimo. Sono felice del successo che questo piccolo borgo di pescatori sta vivendo, anche se ormai mi impedisce d’estate di viverla come e quanto vorrei vista la grande affluenza di persone che la frequentano.

  9. Complimenti e fai qualcosa, anche di simbolico, per impedire che la Costa Diva diventi – come purtroppo sta accadendo – un ammasso di cemento e patria – impunita – della speculazione edilizia.

  10. “cittadinanza onoraria” ampiamente meritata ! Auguri e “Ad Maiora!” Provincia, Regione…prendete coscienza anche voi e seguite l’esempio del sindaco di Cetara!

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