Paestum, degustazione coperta di Nero d’Avola


Primo il “Chiaramonte” di Firriato
di Diodato Buonora*

L’ultima degustazione vinicola alla “cieca” organizzata dall’A.M.I.R.A. (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum, ha avuto come tema Nero d’Avola 2004. Vitigno antico tipico della Sicilia, dove è il migliore ed anche il più diffuso. Conosciuto anche come “Calabrese”, nome che sembra sia un’errata traduzione del dialetto siciliano “calaurisi”, unione di due parole, “calea”, ovvero uva e “aulisi”, che vuol dire d’Avola borgo della provincia di Siracusa.
Il Nero d’Avola, coltivato ad alberello o a spalliera da un’uva ad alta gradazione zuccherina che gli permette di arrivare con facilità ad oltre quindici gradi alcolici. Per questo motivo è quasi sempre usato negli uvaggi ed entra nella composizione di diversi vini doc come il Cerasuolo di Vittoria, il Marsala, l’Eloro e tanti altri. Allevandolo con particolari criteri si è riusciti ad abbassare il grado zuccherino ed aumentarne l’acidità. Vinificato così in purezza, con tecnologie moderne, si è rivelato come uno dei grandi rossi di struttura italiani, adatto anche ad un lungo invecchiamento.

10 sono i vini “Nero d’Avola 2002”, tutti siciliani, che sono passati sotto l’esame attento di 8 degustatori AMIRA (Buonora, Calabrese, Grippo, Napoleone, Rotondi, Sangiovanni, Taurone e Vicinanza).
I campioni degustati nei saloni dell’Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.
1° vino classificato: Chiaramonte Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Firriato, Paceco (Tp). Un prodotto nettamente superiore agli altri. Il punteggio parla chiaro. È stato il vino che è piaciuto di più: Eccellente all’esame visivo con un colore rosso rubino che potremmo definire invitante. Al naso, ha deluso nelle persistenza che è risultata solo “buona” e nei profumi che erano soprattutto eterei anche se si percepivano nettamente i sentori di marasca e mora. Al gusto invece è stato giudicato all’unanimità “eccellente” alla persistenza e “ottimo” in tutti gli altri parametri della scheda: intensità, finezza, corpo, stato evolutivo e piacevolezza. Quello che ho letto su questa azienda è proprio vero: «La tradizione più antica della Firriato è la sua giovinezza e i produttori, Salvatore e Vinzia Di Gaetano, che sintetizzano la capacità di fare impresa in tenacia e caparbietà. Sono convinti, infatti, che riuscire ad utilizzare le risorse di un territorio che naturalmente risulta essere uno dei più vocati del mondo per la coltura della vite, può portare alla produzione non solo di uve di alta qualità, ma anche alla produzione di grandi vini». .e Firriato o: o da qualche parte piavevolezza ta solo “,Prezzo indicativo in enoteca: € 8,50. Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale 83/100 ottimo.
2° vino classificato: Kailà Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Fatascià, San Giuseppe DELLO Jato (PA). Buono il “Kailà” di questa giovanissima azienda che è stata fondata solo nel 2002. Il fatto che uno dei proprietari, Stefania Lena, è anche enologa e si avvale dei consigli di Riccardo Cotarella, dice chiaramente che sin dall’inizio si è puntati alla qualità. Difatti l’azienda Fatascià la troviamo già presente sulle guide più importanti del settore. In degustazione, oltre all’eccellente “vista” in tutti i parametri olfattivi e gustativi si sono alternati i “buono” e gli “ottimo”. Al naso si percepivano nettamente i sentori di peperone verde e di erba tagliata, profumi che generalmente si sentono nel cabernet…. Comunque un buon vino dall’ottimo rapporto qualità prezzo. In enoteca € 5,00. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 76/100 buono.
3° vino classificato: Mandrarossa Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Settesoli, Menfi (AG). Ancora un vino piacevole, prodotto in un’azienda che fa grandi numeri: 15.000.000 di bottiglie, 6500 ettari vitati di proprietà. Ottimo alla vista. Buono/ottimo al naso ed al palato. Profumi percepiti: prugna e amarena. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,50. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 70/100 buono.
4° vino classificato: Nerosse Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Sicania, Canicattì (AG). Un vino corretto prodotto dalla “Sicania” che è sul mercato con diversi marchi. Oltre che con questo “Nerosse” gli amirini hanno degustato anche il nero d’Avola venduto con il nome “Puro Desiderio” che si è classificato al 6° posto. Il vino si è rivelato ottimo alla vista e buono/ottimo al naso e al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 5,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 68/100 buono.
5° vino classificato: D’Istinto Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Calatrasi, San Cipirello (PA). Ancora un buon vino. La Calatrasi è un’altra azienda da grandi numeri: 8 milioni di bottiglie prodotte, 1850 ettari vitati coltivati di cui 1.500 in affitto. Oltre che in Sicilia possiede dei vigneti in Puglia e in Tunisia. In degustazione: vista “eccellente”; naso “buono/sufficiente” e gusto “buono/ottimo”. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 13,5 %. Punteggio finale 66/100 buono.
6° vino classificato: Puro Desiderio Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Sicania, Canicattì (AG). Vino corretto. In enoteca: € 5,90. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 64/100 buono.
7° vino classificato: Regaleali Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Tasca d’Almerita, Sclafani Bagni (PA).Da quest’azienda ci aspettavamo di più. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,50. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 60/100 buono.
8° vino classificato: Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Fattorie Azzolino, Camporeale (PA).Un vino che non ha entusiasmato. Etereo al naso. Poco fine al gusto. Prodotto da uve biologiche.. Prezzo indicativo in enoteca: € 7,50. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 53/100 sufficiente.
9° vino classificato: Baglio Antico Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Maremonti/Sicily Wines, Campobello di Mazara (TP).Poco da dire. Non è piaciuto. Poco fine al naso. Poco piacevole al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 52/100 sufficiente.
10° vino classificato: Tumoli Nero d’Avola 2004, Sicilia Igt, Curatolo, Marsala (TP). Deludente. Vogliamo credere che la “nostra” bottiglia abbia avuto dei problemi: Puzzette al naso e al gusto. Prezzo indicativo in enoteca: € 6,50. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 49/100 sufficiente.
Luci e ombre per questo vino che nella degustazione amira della versione 2002 aveva letteralmente entusiasmato i degustatori. Da sottolineare che i prezzi, anche se hanno subito un aumento, sono da oscar.
* Fiduciario Amira Paestum
[email protected]
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