Petraro 2005 Val di Neto igt


DATTILO

Uva: gaglioppo, cabernet sauvignon
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: legno

Un vino del Sud, di grande impatto, da spendere sui piatti strutturati della tradizione. Il colore, rubino cupo, rivela anche l’impostazione degli anni ’90 di questo rosso, in cui convivono beatamente il vitigno internazionale e quello calabrese secondo un modello aperto e consolidato dal Gravello di Librandi. Non c’è dunque possibilità di essere delusi, soprattutto in considerazione del rapporto tra qualità e prezzo, scontata l’intensità e l’opulenza olfattiva, a cui in bocca segue una beva non difficile ma abbastanza impegnativa dopo l’attacco iniziale suadente e morbido. Il gagloppo, o chi per lui, si riprende infatti la scena dopo essere stato dietro le quinte grazie soprattutto alla freschezza e a una non decifrabile ruspantezza del vino molto intrigante, tale da regalargli anche quella piacevolezza non scontata. Un rosso di battaglia, operaio, da impegnare negli abbinamenti, senza neanche troppe ambizioni, ma deciso e carico, da conservare in vista di una sua evoluzione che noi riscontriamo positiva a tre anni tondi dalla vendemmia. Sulle penne alla ‘nduja.

Sede a Marina di Strongoli, Contrada Dattilo. Tel. e fax 0962.865613. www.dattilo.it. Enologo: Fabrizio Ciufoli. Ettari: 20 di proprietà. Bottiglie prodotte: 70.000. Vitigni: gaglioppo, magliocco, cabernet sauvignon, chardonnay, greco, pecorella.