Pizza napoletana e forno elettrico: la prima volta a Parigi


Lo scugnizzo napoletano

Il forno elettrico al Grand Tasting, novembre 2014

Pizza napoletana e forno elettrico. La memoria digitale è corta, cortissima. Ma la nostra no e di fronte ad alcuni post segnati dalla solita superficialità oltre che ignoranza di chi li scrive ci fa piacere mettere i punti sulle i.
Come ad esempio la prima volta che i grandi maestri della pizza napoletana hanno usato il forno elettrico.

Salvatore Salvo

Salvatore Salvo al Grand Tasting, novembre 2014

E’ stato a Parigi, durante la serata delle Strade della Mozzarella al Grand Tasting del Carouselle du  Louvre quando Franco Pepe  e Salvatore Salvo usarono il forno elettrico di Izzo per fare le pizze davanti a un pubblico stupito e affascinato.

Franco Pepe

Franco Pepe al Grand Tasting, novembre 2014

Noi stessi rimanemmo colpiti dalla qualità finale del prodotto e ci siamo tornati durante il consesso finale delle Strade della Mozzarella a Paestum.
Da quel momento il forno elettrico è stato utilizzato in più di una occasione, non ultima nella riuscita kermesse del Bufala fest sul lungomare di Napoli.

Franco Pepe e Salvatore Salvo

Franco Pepe e Salvatore Salvo al Grand Tasting, novembre 2014

I nuovi forni elettrici garantiscono una temperatura costante e superano tutti gli ostacoli burocratici nelle grandi città che rendono impossibile la vita a chi vuole usare il forno a legna.

C’è un futuro della pizza napoletana con il forno elettrico? Presto per dirlo, intanto una apertura sul forno a gas è stata fatta dall’Associazione Verace Pizza. Ma Enzo Coccia, ad esempio, preferì non usarlo limitandosi a fare una pizza fritta ripiena di soffritto.

Il dibattito è aperto, ma noi speriamo che non duri troppi secocli perché l’espansione della pizza napoletana nel mondo sembra inarrestabile e la possibilità di usare altri mezzi di cottura può essere presa in considerazione.

Alfonso Caputo, Enzo Coccia, l’ambasciatore Migliano, Franco Pepe, Gennaro Nasti e Salvatore Salvo

Alfonso Caputo, Enzo Coccia, l’ambasciatore Migliano, Franco Pepe, Gennaro Nasti e Salvatore Salvo

3 Commenti

  1. Beh, uno dei critici più aperto verso nuove cotture…mi sembra proprio il nostro Tommasino Esposito!!! :D

  2. Egregio signor Pignataro
    Sono un umile artigiano della pizza ma e le difficolta che si trovano per aprire una pizzeria con forno a legna
    Mi donò dovuto adattare con un forno a gas di nuova generazione con bruciatori molto potente
    Ma soprattutto ho dovuto modificare anche il.modo di lavorare la pasta
    Anche l’associazione pizza VERACE
    È stata da noi per testare il nostro forno ed abbiamo avuto il.bene stare

  3. Forse i grandi pizzaioli possono rendere accettabile la pizza nel forno,che non discuto potrà essere senz’altro buona,tuttavia il tratto caratteristico della pizza napoletana,tra gli altri è proprio quell’inconfondibile aroma di legno”e pampuglie”.A meno all’uscita dal forno non si voglia”aramatizzare” la pizza con lo Spray affumicatore,come fanno con i salmoni.

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