Lieto fine: Pizza Village si farà grazie ai pizzaioli!


Pizza Village

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Si chiude la vicenda, tipicamente italiana, del Pizza Village. Si farà. Al di là di ogni considerazione e ragione, resta un dato di fatto: non si possono cambiare le regole del gioco in corsa. Ed è questo quanto avvenuto.

Ecco il comunicato finale dell’Associazione Pizzaioli Napoletani

L’evento Napoli Pizza Village in programma sul lungomare partenopeo dall’1 al 6 settembre si farà e solo grazie allo sforzo degli organizzatori e dei pizzaiuoli dell’associazione.

Dopo l’approvazione dell’aumento della tassa dell’occupazione di suolo pubblico, aumentata del 328% deliberato dal consiglio Comunale di Napoli a soli 20 giorni dalla data d’inizio, i costi dell’evento, lievitati in maniera esponenziale, avevano rischiato di far saltare la manifestazione.

Un disastro dopo il lavoro fatto in un intero anno di promozione, di accordi con vettori e operatori turistici, di contratti stipulati con gli artisti e con 500 pizzaiuoli in arrivo da cinque continenti.

Gli organizzatori del Napoli Pizza Village si sono messi immediatamente alla ricerca di una soluzione che consentisse di ridurre gli effetti di questo improvviso aumento della Cosap, coinvolgendo tutti gli interlocutori.

Grande solidarietà di tutti e grande impegno hanno portato verso verso la decisione presa questa mattina dopo 100 ore consecutive di confronti, accordi, e riflessioni: Pizza Village deve andare a vanti! E non può che salvarsi da solo.

“In questi giorni ci siamo interrogati e la risposta unanime è stata: non possiamo compromettere il lavoro ed i rapporti faticosamente costruiti in questi anni. – dichiarano gli organizzatori – L’immagine del brand e della città ne uscirebbero, come sempre, danneggiate e saremmo tutti accusati di poca serietà ed inaffidabilità, soprattutto da parte di quegli attori che operano nel mondo del turismo che da un anno lavorano ed investono in maniera diretta ed indiretta sull’evento”.

Grazie alla mediazione del Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, che patrocina la manifestazione Sergio Miccù, i pizzaiuoli e le pizzerie associate e non, hanno  deciso di contribuire con proprie risorse, rendendo possibile il pagamento della sopravvenuta ed improvvisa tassazione. Una soluzione assolutamente non strutturale che consente di salvare questa edizione senza alcuna garanzia per le edizioni future.

Ma tutto questo non era sufficiente come spega il brand manager Claudio Sebillo:

“Ci siamo dovuti muovere su più fronti. Abbiamo dovuto rimodulare, di concerto con architetti e progettisti, l’occupazione del suolo senza pregiudicare l’alta qualità degli allestimenti e delle scenografie che da sempre sono fiore all’occhiello dell’evento. Abbiamo rivisto la pianificazione delle attività e delle iniziative, ma, soprattutto, abbiamo potuto attutire il colpo grazie ad un gesto che contraddistingue i napoletani in genere e nello specifico la categoria dei pizzaiuoli, i quali ancora una volta, dimostrano con un gesto concreto tutto il cuore e la passione che li muove” . 

Nella speranza che sia l’amministrazione comunale, con cui i rapporti sono stati sempre di grande e fattiva collaborazione, sia le altre istituzioni apprezzino lo sforzo fatto, dimostrando sensibilità alla questione, è stata consegnata oggi tutta la documentazione necessaria nell’attesa della delibera di giunta prevista per il 13 agosto.

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