Pizzeria Ai Tre Monelli, Angri


Filippo Donnarumma e Giuseppe Sorrentino

Filippo Donnarumma e Giuseppe Sorrentino

di Dora Sorrentino

Ci sono posti in cui ci si va perché si conoscono, che lavorano tanto anche se non hanno avuto una grossa esposizione mediatica, quei locali in cui si va perché ci si è stati bene, sin dalla prima volta, perché magari un amico ti ci ha portato dicendoti che si mangiava bene e da quella volta è diventato un tuo punto di riferimento. Uno di questi posti è la pizzeria Ai Tre Monelli di Angri, a pochi metri dall’uscita dell’autostrada per Salerno. Qui si fa pizza in stile Gragnano, si vende a chilo, una di quelle pizze che puoi farcire come vuoi, secondo i tuoi gusti. Ma quello che suggeriamo è di affidarsi alla degustazione guidata da Filippo Donnarumma, il maitre di sala, che nonostante la sua giovane età ha maturato già una lunga esperienza, in parte coltivata alla corte dello chef Giovanni Sorrentino. Filippo ha una soddisfacente preparazione in fatto di prodotti di qualità e di farine di prima scelta. Sì perché Ai Tre Monelli l’impasto non è unico, lo troverete in molte specie, da quello classico con farina di tipo 00 all’impasto multicereale. Ma partiamo con ordine. Tutta la storia è ben descritta nel menu: nel 1962 Nonno Luigi passa dall’arte del pane a quella della pizza. Partì con un triciclo che girava per le feste di piazza. Il mestiere è passato in eredità al genero Giovanni, che decise di abbandonare la carriera nomade per aprire un primo locale, chiamato la Carmencita. Dopo questo ne nacquero altri, Ai Due Fratelli a Vietri sul Mare, Ai Tre Monelli ad Angri, La Villa dei Principi sempre ad Angri, Ai Tre Monelli anche a Nocera Inferiore. Ma ci concentriamo in particolare sul locale di Angri, quello più conosciuto. La parte antistante è dedicata a chi va di fretta ed ha solo il tempo di fermarsi a mangiare qualcosa di veloce, una specie di self-service dove comunque la qualità non manca. Più all’interno c’è una vasta sala dedicata alla pizza in stile gragnanese. In menu tanti gusti, c’è l’imbarazzo della scelta, però come dicevamo, se vi capita di passarci per la prima volta, fatevi suggerire dai camerieri o dallo stesso Filippo in persona, che cura tutta la parte del food and beverage, la selezione dei prodotti e la scelta delle bibite, tra cui birre artigianali del territorio. Dietro il forno c’è Giuseppe Sorrentino. Tutto viene curato nei minimi particolari, nonostante il gran numero di coperti.

Ecco le pizze degustate: la Carmencita 2, con impasto con farina di farro, condita con scarole lesse, olive nere di Gaeta, capperi, acciughe, salsiccia, fiordilatte agerolese e granella di noci.

Ai Tre Monelli, La Carmencita 2

Ai Tre Monelli, La Carmencita 2

Poi ancora la Marco, con farina 00, farcita con patate al forno della Sila IGP, pancetta croccante, parmigiano a scaglie DOP 30 mesi e fiordilatte agerolese.

Ai Tre Monelli, la Marco

Ai Tre Monelli, la Marco

La Nonno Joseph 2, con impasto multicereale, con pesto di noci, funghi champignon, Speck Sud Tirol IGP e fiordilatte agerolese.

Ai Tre Monelli, la Nonno Joseph 2

Ai Tre Monelli, la Nonno Joseph 2

L’Ortolana al Kamut Khorosan, con scarole lesse, broccoli, melanzane, peperoni e zucchine ed infine la Nonno Luigi, con farina integrale, su cui troviamo pomodorino datterino schiacciato, funghi champignon, pancetta croccante, aglio fresco, olive nere di Gaeta.

Ai Tre Monelli, l'Ortolana

Ai Tre Monelli, l’Ortolana

 

Ai Tre Monelli, la Nonno Luigi

Ai Tre Monelli, la Nonno Luigi

 

La pizza di Ai Tre Monelli emoziona per il profumo fragrante dei suoi impasti, per la croccantezza e per il sapore sublime dei suoi ingredienti. Vale la pena se vi trovate di passaggio ad Angri e se invece dovete andarci di proposito, i chilometri fatti vi ripagheranno sicuramente.

Ai Tre Monelli
Via Dei Goti 152/160 – Angri (Sa)
Tel. 0815131344

 

Un commento

  1. Ho mangiato 3 volte ai tre monelli, il menu di pizze è lungo, la lista di pizze spicca per l’originalità dei nomi e degli abbinamenti insoliti. La pizza è alta di tipo casereccia come si fa a Gragnano, questo tipo di impasto rende sazi dopo qualche fetta, e per gli stomaci sensibili fa sentire la sua digestione nelle ore successive.
    Il servizio ai tavoli è veloce, tuttavia il sabato l’attesa senza prenotazione è sostanziosa, inoltre non è possibile scegliere la pizza in più gusti, l’alternativa al fast food anche nei giorni feriali non è soddisfacente, il numero viene chiamato dopo 30 minuti e non vengono fornite le posate.
    Ho consigliato la pizzeria ad altri e conoscenti, i commenti sono stati contrastanti, qualcuno ha sollevato il dubbio la qualità delle materie prime usate specie sul tanto decantato “parmigiano con stagionatura di 30 mesi”…

I commenti sono chiusi.