Pommery a Napoli, verticale a otto stelle di Cuvée Louise 1999-1996-1995-1990-1985


parata di magnum di Cuvée Louise 1999, il millesimo che ha accompagnato l'aperitivo

Grande serata a Villa Domi, la splendida residenza usata a lungo da quello scroccone di Goethe nella sua iniziazione al Grand Tour. L’evento più chic ed esclusivo è avvenuto a margine delle tre giornate napoletane di Vitigno Italia. Voluto da Ilario Iannone, patroòn della filiale italiana  della mason, è stato  ideato da Mimma Posca, direttrice commerciale. Otto stelle per celebrare il grande Champagne: di Ernesto Iaccarino del Don Alfonso 1890, Andrea Migliaccio dell’Olivo al Capri Palace, Antonio Mellino del Quattropassi, Alfonso Caputo della Taverna del Capitano.

 

Villa Domi

Cinque grandi annate della Cuvée Louise abbinate ad altrettanti piatti, un evento voluto da Pommery Italia.

Villa Domi, la sala che ha ospitato la verticale di Cuvée Louise

La serata è iniziata con Cuvée Louise 1999, abbinata ad un canapé composto da quattro creazioni degli chef: Andrea Migliaccio ha proposto una millefoglie di capasanta con ricotta fumé, misticanza di erbe e ricci crudi; Alfonso Caputo un calamaretto di ricotta e noce moscata; Antonio Mellino una perla di gamberi crudi su agrodolce di limoni e arance; Ernesto Iaccarino una mousse di tonno con gelatina di cedro.

Il menu

 

Ernesto Iaccarino con il suo piatto creato per la verticale di Cuvée Louise

Cuvée Louise 1996 ha accompagnato l’antipasto di Ernesto Iaccarino: un sorprendente gelato di anguilla, caviale di Oscetra, pasta ai sentori di rosa con salsa vegetale e tuorlo d’uovo biologico.

l'antipasto firmato da Ernesto Iaccarino, Gelato di anguilla, caviale di Oscetra, pasta ai sentori di rosa con salsa vegetale e tuorlo d'uovo biologico, abbinato a Cuvée Louise 1996

 

l'antipasto firmato da Ernesto Iaccarino, Gelato di anguilla, caviale di Oscetra, pasta ai sentori di rosa con salsa vegetale e tuorlo d'uovo biologico, abbinato a Cuvée Louise 1996

 

Alfonso Caputo con il suo piatto creato per la verticale di Cuvée Louise

Cuvée Louise 1995 è stata abbinata agli spaghetti aglio e olio con la seppia e le sue uova dello chef Alfonso Caputo.

il piatto creato dallo Chef Alfonso Caputo, Spaghetti aglio e olio con la seppia e le sue uova, abbinato a Cuvée Louise 1995

 

Alfonso caputo. Spaghetti aglio e olio con la seppia e le sue uova

Antonio Mellino con la sua creazione e una magnum di Cuvée Louise 1990

Il secondo di Antonio Mellino, è rosette di sogliola al forno su crema di piselli e pistacchi croccanti, abbinato a Cuvée Louise 1990.

il piatto creato dallo Chef Antonio Mellino, Rosette di sogliola al forno su crema di piselli e pistacchi croccanti, abbinato a Cuvée Louise 1990

 

Andrea Migliaccio con la sua creazione e una magnum di Cuvée Louise 1985

Infine, il dessert firmato da Andrea Migliaccio: un torrone ghiacciato con marmellata di pompelmo, anice e gelatine di Cuvée Louise, accompagnato dall’eccezionale millesimo 1985.

Torrone ghiacciato con marmellata di pompelmo, anice e gelatine di Cuvée Louise, il dessert creato dallo Chef Andrea Migliaccio per l'abbinamento con Cuvée Louise 1985, annata mai commercializzata, un esperimento 100% Chardonnay, di cui restano ormai solo 20 esemplari

 

al centro Mimma Posca, direttore commerciale Pommery Italia, con gli Chef: da sinistra Ernesto Iaccarino, Alfonso Caputo, Antonio Mellino e Andrea Migliaccio

Ogni millesimo di Cuvée Louise è stato commentato dallo Chef de Cave Thierry Gasco, coadiuvato da Giuseppe Vaccarini, già miglior sommelier al mondo.

da sinistra Ernesto Iaccarino, Alfonso Caputo, Ilario Iannone (Ad di Pommery Italia), Antonio Mellino, Andrea Migliaccio, lo chef di Villa Domi e Thierry Gasco, Chef de Cave della Maison di Champagne Pommery

Ed ecco le note dello chef de caves Thierry Gasco
La Cuvée Louise trova origine da tre Gran Cru di estremo prestigio nella Champagne: Avize e Cramant per lo Chardonnay,Ay per il Pinot Noir.
La Cuvée Louise è uno champagne millesimato, espressione delle annate eccezionali selezionate dallo Chef de Cave della Maison Thierry Gasco.
Dopo l’assemblaggio, che definisce la purezza e la ricchezza di aromi, si ha un lungo affinamento di 8 anni e oltre nelle Cave (cantine) di gesso della Maison.
L’ultima operazione consiste nell’aggiunta della liqueur d’expedition, composta da vini provenienti da Gran Cru d’Avize e con dosaggio minino per preservare intatto il carattere del vino. La Maison Pommery fa riposare almeno ulteriori minimi dieci mesi le bottiglie perassicurare un equilibrio naturale.
1999
Un’annata indimenticabile, rigogliosa sia a livello termico che idrico, le uve raccolte hanno rispecchiato quest’abbondanza che si ritrova armoniosamente nel calice. Cuvéè Louise 1999 presenta una veste dal colore giallo brillante con sfumature dorate. La luminosità si riflette e si moltiplica attraverso un perlage molto fine ed estremamente elegante. Al naso si schiude un bouquet di aromi di interessante complessità e classe: dai frutti rossi maturi alle note di cera d’api e fiori d’acacia, a cui si aggiungono note di mela cotogna e un tocco minerale che dona uno slancio generoso.

da sinistra il sommelier Giuseppe Vaccarino, brand ambassador Pommery, Mimma Posca, direttore commerciale Pommery Italia, e Thierry Gasco, Chef de Cave della Maison Pommery

1996
Annata caratterizzata da un ciclo vegetativo atipico, contraddistinta da una stagione secca ma senza un calore esagerato, che ha permesso di creare mosti ricchi di zuccheri e con una buona acidità.
Champagne con molta personalità, di classe straordinaria dove la finezza, la complessità e l’eleganza si accordano armoniosamente. Di colore giallo dai riflessi leggermente dorati, segno di una buona maturità a cui si abbina un perlage di estrema finezza. Al naso una buona complessità e ricchezza con note leggermente cremose che si associano a un tocco agrumato. La mineralità dello Chardonnay è valorizzata ancor più dalla freschezza naturale di questo Champagne. Al palato sa dimostrare una deliziosa ampiezza e freschezza con note di fiori bianchi, pera e pesche bianche. Il tutto completato da un finale netto e un’acidità equilibrata.
1995
Per quest’annata le uve sono state attentamente selezionate, nell’ambito dei Gran Cru di Aÿ, Avize e Cremant, scegliendo le migliori parcelle ovvero quelle maggiormente adatte a garantire la realizzazione dell’incanto che rappresentaCuvée Louise. Di colore giallo dorato tenue, che ben esprime la delicatezza di questo champagne. Il perlage finissimo e di ottima persistenza ravviva e rende ancora più brillante il colore.
Al naso si rivela una ricchezza aromatica fine e delicata. Lo Chardonnay si esprime donando una bella complessità: le note di agrumi si combinano ad aromi leggermente speziati. Al palato conferma la finezza dell’espressione olfattiva, confermando delicatezza ed eleganza. Lo Chardonnay dona complessità che rende questo champagne di estrema piacevolezza e purezza.

Ilario Iannone e Thierry Gasco

1990
Dal colore oro pallido dai riflessi verdi. All’esame olfattivo si distingue per la sua eleganza dalle note burrose, tostate e di miele. I Grands Crus di Chardonnay esprimono tutto il loto potenziale e grandeur, il Pinot Noir presente con equilibrio.Al palato si confermano le sensazioni olfattive: vino complesso con un’ottima persistenza.

Cuvèe Louise 1985

1985
Un anno che la Francia non dimenticherà mai per la rigidità della stagione invernale, con temperature bassissime, alla quale è seguita una primavera umida con alcune gelate. Tuttavia la stagione della fioritura ha
avuto un clima propizio e ha dato la possibilità alle uve di crescere e maturare sviluppandosi ammirevolmente, fino al momento della vendemmia iniziata il 30 settembre e durata 10 giorni.
La fermentazione ha donato dei mosti ricchi di finezza, eleganza e con un’ottima persistenza al palato che hanno subito anticipato il grande potenziale d’invecchiamento di questo vino. Questo Champagne ha un colore giallo intenso con eleganti riflessi verde dorato. Al naso presenta un’ottima complessità con note minerali tipiche dello Chardonnay della Côte des Blancs, associate a note floreali con un tocco di frutti bianchimaturi.
Il bouquet aromatico floreale e di frutti bianchi si ritrova anche al palato, con note di mandorle tostate su un fondo agrumato che si completa con sentori di caffè, panbriochè e miele. Un finale di estrema eleganza, con un buon tono d’acidità che dona un formidabile slancio a questo Champagne.


Un commento

I commenti sono chiusi.