Presentato il libro di Flavio Castaldo “Archeologia dei vini in Campania”


Il tavolo dei relatori

di Roberta Raia

Mercoledì 13 giugno alle ore 18:00 presso la Feltrinelli di Piazza Garibaldi è stato presentato il libro di Flavio Castaldo “Archeologia dei vini in Campania” . La presentazione è stata guidata dal professor  Luca Cerchiai, docente di etruscologia all’università di Salerno, coadiuvato da Francesco Panzetti della casa editrice “Archeologia Attiva” e da Tsao Cevali, preseidente dell’Associazione Nazionale archeologi.


Durante il dibattito il linguaggio adoperato è stato tecnico ma comunque accessibile a tutti come d’altronde il libro che è stato concepito per coinvolgere non solo “l’archeologo” ma anche il lettore, che sia esso un appassionato di storia o un amante del vino.
L’autore, l’archeologo Flavio Castaldo, ha raccontato il percorso che lo ha guidato alla realizzazione del libro. Quest’ultimo unisce le sue due passioni: l’archeologia e l’amore per il vino che è diventata una vera e propria scelta di vita.
La discussione risulta essere eclettica ed interessante, i relatori riescono a stimolare la curiosità della platea toccando temi interessanti come ad esempio il valore del vino in età greca, l’evoluzione delle tendenze  legate al “gusto del vino” e l’importanza del paesaggio e della terra, senza mai tralasciare quanto sia fondamentale il vincolo che intercorre tra passato e presente.
Il libro “Archeologia dei vini in Campania” offre una chiave di lettura nuova per comprendere il ruolo che il vino ha avuto nel passato  evidenziando il valore che ancora oggi riveste nella nostra terra.
Buona lettura!

2 Commenti

  1. Peccato non essere presente, impegni di famiglia mi hanno trattenuta ad Avellino. Il mio amico Luigi mi ha detto che e’ un libro fantastico piacevole e scorrevoli ssimo.. Sona stata una delle prime ad acquistarlo, ma poi l’ho regalato alla mia buyers Californiana , che ne era rimasta affascinata. Ne ho gia’ prenotato un altro, ma stavolta per me sola. Bravo Flavio , lavoro molto interessante , e splendida l’idea di studiare la storia dei vitigni , degli impianti , della vinificazione , l’evoluzione del bicchiere della bottiglia e dei tappi , attraverso lo studio attento dei disegni splendidi sulle anfore archeologiche. Un viaggio nel passato, per comprendere tutto cio’ che il presente ci regala. Vigneron e archeologo …. Grandi sinergie culturali, Maura.

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