I dolci napoletani di Natale al Romeo


 

Caputo Oro

di Dora Sorrentino

La Terra dei Cuochi fa rete per promuovere la parte sana del territorio. Per i dolci della tradizione, il Molino Caputo lancia la versione Oro della sua farina. Un prodotto naturale realizzato con la migliore selezione di grani europei, molto più forte della farina Manitoba, un esperimento che potrà dare grandi soddisfazioni a chi la testerà. Alla presentazione della neo arrivata in casa Caputo al Beluga Sky Bar dell’Hotel Romeo, dieci testimonial d’eccezione hanno battezzato la Caputo Oro tra dolci tradizionali delle feste e le loro rivisitazioni. L’executive chef de “Il Comandante”, Salvatore Bianco, ha proposto il suo roccocò con mousse al torrone.

Salvatore Bianco e il suo roccocò

 

Gennaro Esposito e il suo gelato al mostacciolo

Gennaro Esposito stupisce con il gelato al mostacciolo, su salsa di cachi, sbriciolato di fava di cacao e sesamo nero. Il top è rappresentato dai grandi della pasticceria: Sal De Riso con un albero di struffoli ed i suoi panettoni; Stella Ricci con i roccocò e i mostaccioli in versione “cake design”; Giuseppe Manilia con i suoi macarons mille gusti; Sabatino Sirica e Salvatore Gabbiano con una montagna di raffioli tradizionali.

Sal De Riso e i suoi dolci

 

i dolci di Stella Ricci

i macarons di Giuseppe Manilia

 

Sabatino Sirica e i raffioli

 

Salvatore Gabbiano e i suoi dolci

Ma quando si parla di farina Caputo, la mente va subito alla pizza, ed anche tre grandi pizzaioli hanno voluto dare il loro contributo dolciario: Gino Sorbillo con i “brutti ma buoni”; Enzo Piccirillo de La Masardona, legatissimo alla tradizione, non poteva non rispettare la sua filosofia con i roccocò; mentre Salvatore Salvo, de la pizzeria Francesco e Salvatore Salvo di San Giorgio a Cremano, ci ha finalmente dato un’anteprima delle sue graffe, che tanto ci invogliano sui social network, risultato di un lungo studio e di vari esperimenti sulla lievitazione.

Enzo Piccirillo e i roccocò

Enzo Piccirillo e i roccocò

 

Salvatore Salvo e la sua graffa

La presentazione rientra nella rassegna Vitigno Italia, che si è occupata dell’abbinamento dei vini.