Esclusivo| Ristorante The Fat Duck e i piatti di Heston Blumenthal, primo cuoco al mondo


L’ingresso

di Albert Sapere

Ora di pranzo Bray, Inghilterra, The Fat Duck di Heston Blumenthal. Siamo in quattro, i soliti quattro, amici di scorribande gastronomiche: io, Carmine, Barbara e Raffaele. Quarantaquattro persone in una sala non troppo grande, altrettante macchine fotografiche, clienti da tutto il mondo.

Per arrivare a “The Fat Duck” troverete su internet vari suggerimenti, anche noi vi proponiamo quello che riteniamo il più semplice.

Partenza dalla Stazione di London Paddington, prendere il treno in direzione Oxford con fermata a Maidenhead. I treni in questa direzione partono ogni 20 minuti ed impiegano 40 minuti. Da Maidenhead è consigliabile un taxi al costo di 7/10 sterline, in alternativa si può andare in bus, ma non sono molto frequenti, oppure a piedi per chi ama camminare, circa 4 chilometri.

mise en place

Dall’esterno la struttura non sembra un ristorante ma una casa privata, solo pochi indizi per capire che siete nel posto giusto,  il logo del ristorante in ferro battuto che ondeggia in alto, oppure il frenetico arrivo di taxi con a bordo gente di ogni nazionalità.

Ready to go!

Si parte, piccolo benvenuto

benvenuto

NITRO POACHED APERITIFS

Vodka and Lime Sour, Gin and Tonic, Campari Soda

Apriamo con un Gin Tonic prima sifonato e poi immerso nell’azoto liquido, croccante fuori come una meringa, e quasi liquido al centro,  ohibo!

l’azoto

il gin tonic

RED CABBAGE GAZPACHO

Red Cabbage Gazpacho

Zuppa fredda di cavolo rosso con pezzetti di cetriolo e gelato di senape.

JELLY OF QUAIL, CRAYFISH CREAM

Jelly of quail, crayfish cream

Jelly of quail, crayfish cream

Chicken Liver Parfait, Oak Moss and Truffle Toast

Una pellicola da sciogliere sulla lingua, poi,  in sequenza gel di quaglia, crema di gambero, parfait di fegato di pollo un piccolo toast con tartufo, una scatola con muschio di quercia a cui viene aggiunto dell’azoto e infine ci spruzzano nell’aria un po’ di essenza di foresta, Chef mi scusi ma ora  arriva anche il lupo?

SNAIL PORRIDGE

Iberico Bellota Ham, Shaved Fennel

Snail porridge

Snail porridge

Pane di due tipologie bianco e integrale con lievito madre ed un burro non pastorizzato e leggermente salato,  Zuppa d’avena e prezzemolo, nastri di finocchio,  lumache e listarelle di Jambon iberico, due persone possono fare questa richiesta io e Maffi, io la faccio: Se ne potrebbe avere ancora 2 – 3 porzioni, lo finisco… lo finisco…

ROAST FOIE GRAS

Barberry, Braised Konbu and Crab Biscuit

Del foie gras arrostito con un biscotto di granchio e rabarbaro. Finito prima di poterlo raccontare, eh vabbè.

MOCK TURTLE SOUP (c.1850)

“Mad Hatter Tea”

Mock turtle soup

Mock turtle soup

Mock turtle soup

Mock turtle soup

Mock turtle soup

Vi piacciono le favole? A Blummenthal si, a me di più! Una tazza con dell’acqua calda, un piatto senza brodo con dentro un uovo di tartaruga finto, preparato con una mousse e pezzetti di testa di vitello arriva una scatola con degli orologi d’oro (un brodo concentrato ricoperto da una sottile sfoglia d’oro) come nella favola di Alice nel paese della meraviglie il cappellaio matto mette l’orologio  nel thè per accomodarlo e noi facciamo lo stesso. Il brodo si scioglie e poi versiamo il brodo nel piatto. Et voilà favola di Alice e zuppa di finta tartaruga diventano il nostro piatto… mi sento come se avessi provato l’acqua della luna.

“SOUND OF THE SEA”

Sound of the sea

Sound of the sea

Una conchiglia un ipad incorporato, metto le cuffie: i gabbiani il brusio del mare a riva, arriva il piatto

sgombro, ricciola, halibut, essenze di spiaggia della Cornovaglia, sabbia fatta con sardine fritte e tapioca, aria con verdure ed erbe spontanee. Capitano …. Capitano ….siamo sulle coste del mare del nord!

SALMON POACHED IN A LIQUORICE GEL

Artichokes, Vanilla Mayonnaise and Golden Trout Roe

Salmon poached in a liquorice gel

Salmone in crosta di liquirizia, maionese alla vaniglia, carciofi, uova di trota e pompelmo rosa. Che eleganza.

SADDLE OF VENISON

Beetroot Soubise, Risotto of Spelt and Umbles

Saddle of Venison

Saddle of Venison

Sella di cervo cotto a bassa temperature (circa 2 ore e 30) con  soubise di barbabietola, risotto di farro con animelle e tartufo nero. Divorato, non mangiato….. divorato

HOT AND ICED TEA

Hot and iced tea

Thè caldo e freddo allo stesso tempo. Giochino…tanto per cambiare

TAFFETY TART (c.1660)

Caramelized Apple, Fennel, Rose and Candied Lemon

Taffety Tart

Delle sfoglie croccanti di caramello di mele, finocchio, gelato di rosa e limone candito. Posso portarmene una porzione a casa?

THE “BFG”

Kirsch Ice Cream and the smell of the Black Forest

The “BFG”

Torta di cioccolato e amarene con gelato al kirsch. Godurioso e sensuale.

WHISK(E)Y WINE GUMS

WHISK(E)Y WINE GUMS

Caramelle di WHISK(E)Y . Altro giochino, vietato ai minori di 18 anni!

“LIKE A KID IN A SWEET SHOP”

Like a kid in a sweet shop

Like a kid in a sweet shop

Like a kid in a sweet shop

Coccole finali, voglio ritornare bambino.

Poco più di quattro ore, divertente, tremendamente divertente, una cucina chirurgica vicina alla perfezione, un servizio professionale e non invasivo. Le materie prime sono tutte ben evidenziate con il ruolo di cooprotagoniste alla pari con la tecnica.

Informazioni utili:

E’ necessario prenotare con abbondante anticipo attraverso la compilazione del modulo inserito nel sito http://www.thefatduck.co.uk e successivamente inviare i dati della carta di credito.
Le condizioni di cancellazione della prenotazione sono molto chiare.
L’unica opzione è il percorso di degustazione che  dura quattro ore al costo di 150 sterline a cui vanno aggiunti il 12,50% come servizio.  Molti regimi alimentari sono ben accetti in quanto all’atto della prenotazione si può indicare particolare esigenze (senza carne, vegetariano, vegan…)
Infatti il menù di Barbara che non prevedeva carne è stato altrettanto entusiasmante con piatti simili ma nei quali erano presenti variazioni.

23 Commenti

      1. Azz… detta così, semplice semplice, potrebbe apparire come una acquisita ed encomiabile libertà di scelta, come anche una sottile provocazione, nella linea marchesiana per cui certa cucina così complessa non gradirebbe vino. Certo che acqua con la sella di cervo… rabbrividisco. Comunque c’è del coraggio ;-)

        1. Una precisazione, per favore: perché Blumenthal sarebbe il primo cuoco al mondo?

  1. mi ricorda abbastanza la cucina di rene del noma almeno visivamente!!!cioè il fatto di creare un altro mondo con i piatti è qcs di stupendo

    1. E’ una esperienza molto bella, forse 19.63, non potrei in nessun caso dare un voto più alto del “Leader Maximo” a nessuno.

  2. Albert, percepisco grandi emozioni cerebrali nel tuo racconto.
    Mind games!
    Ma il tuo cuore ha accelerato?
    Dimmelo, ti prego.
    Ché Blumenthal è nella mia agenda.

  3. Provando a ragionare senza aver provato, anzi chiedendo permesso, del FD mi hanno sempre colpito le luci e i colori. Luci di taglio, sempre bianche e colri pastello, molto inglesi, per non dire di atmosfera, quasi da illustrazioni country and cottage. C’è un che da stanza delle bambole, le righe alle pareti, le tazze, tante tazze. Credo che l’anno che viene citato accanto al nome del piatto sia un riferimento preciso a ricette della tradizione, anche precedenti il periodo vittoriano, anche se in effetti Lewis Carroll e la regina Vittoria sembrano imperversare e ammantare la tavola. Insomma nei piatti sembra esserci più un riferimento estetico e letterario, piuttosto che culturale e mnemonico: sembra questa la differenza con la tendenza della nostra migliore cucina contemporanea. I gadget elettronici forse sono superflui, a meno che non si voglia sottolinerae l’aspetto fisico, tattile rispetto al gusto. Al pari del Noma, proprio per questa “estraneità” alla nostra cultura credo sia un’esperienza molto affascinante. Credo solo, purtroppo.

  4. ….ancora 100 metri e avresti potuto provare un altro *** Michelin, The Waterside Inn…….Bray on Thames = la massima concentrazione di ristoranti tristellati al mondo, in 100 mq…!!!!!!

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