Enotavole a Roma: Uve e forme


di Virginia Di Falco
Un’enoteca bistrot con decine di bottiglie in bella vista, piccoli tavoli in legno, atmosfera rilassata e rilassante come ce ne vorrebbero tante per interrompere nella Capitale la catena senza soluzione di continuità di pranzi veloci e voraci contrassegnati dagli asterischi del congelato. Nei pressi di piazza Bologna un luogo raccolto e quasi nascosto, una vera e propria oasi dove rifugiarsi per l’aperitivo, il lunch o una serata di degustazione.

Qui al mangiare e al bere bene si viene invitati, ma anche educati e formati: si organizzano seminari, incontri sulle forme dell’arte e del cibo, laboratori gastronomici, degustazioni di tè, birre, cioccolato. Nello shop del locale accanto si vende un po’ di tutto, dalle marmellate, al miele, ai biscotti, ai formaggi, alle salse e mostarde. Mille golosità messe insieme dalla curiosità ma anche dal rigore della ricerca di uno staff molto affiatato.

 

Uve e Forme, il Rasott di Boccella … mio vicino di tavola

Si entra un po’ per caso e si resta catturati come a casa di amici, presi tra gli scaffali dei libri e quelli del vino. Rassicurati da piccoli ma convincenti menu che possono cambiare anche di giorno in giorno – di sicuro seguono le stagioni e le regioni d’Italia – e che in calce ricordano la provenienza delle verdure (prevalentemente da agricoltura biodinamica), delle uova (allevamento biologico dell’azienda agricola Boldini, dove si producono uova da trecento anni), del riso e dei cereali (commercio equo e solidale), del pesce fresco e non di allevamento, delle carni bovine (da razza piemontese presidio Slow Food La Granda con selezioni della macelleria Cazzamali e di Bottega Liberati).

 

Uve e Forme, i “tramezzini” di patate

In carta c’è sempre un piatto del giorno (a 10 euro), come ad esempio quello provato da ultimo: i “tramezzini” di patate con besciamella e prosciutto cotto, rassicurante, quasi un piatto dell’infanzia – accompagnati da broccoli in padella. Le verdure qui da Uve e Forme non sono mai un semplice accompagnamento di carne e pesce, ma il loro ruolo decisivo in molte ricette le trasformano in veri e propri piatti unici. Da provare lo sformato di zucca e amaretti con guanciale croccante, piatto equilibrato con la morbidezza della zucca registrata grazie agli amaretti e contrastata dal grasso e dalla sapidità del guanciale; oppure gli strozzapreti con alici, carciofi e pecorino, piatto ricco e ben riuscito.

Uve e Forme, gli strozzapreti con carciofi, alici e pecorino

Uve e Forme, paccheri al ragu’ bianco di ombrina

Purtroppo i paccheri con il ragu’ bianco di ombrina, dall’aspetto invitante, con la pasta cotta al dente e pesce in abbondanza, sono venuti fuori con un eccesso di sale. Lo abbiamo comunicato in sala e, dopo le scuse, il piatto non è stato messo nel conto. Un errore può capitare, mentre non sempre è facile che venga riconosciuto con tanta professionalità.
Tra le altre proposte: flan di cipolle rosse con fonduta di piacentinu; tartare di tonno con cavolo viola e aceto balsamico;  minestra di lenticchie e calamari; wurstel di Merano con verza e broccolo romano; baccalà mantecato e panelle.  Il pane, semi-integrale a pasta acida a lievitazione naturale del forno bio “Il Sambuco”, è una bella sorpresa; ottimo quello con noci e uvetta (attenzione: viene servito su richiesta, a tre euro e cinquanta).

Uve e Forme, l’ottimo pane

La carta dei vini propone circa 300 etichette, con diverse chicche, suggerite con tanta professionalità e sempre con possibilità di scelta al bicchiere. Per chiudere, una selezione di formaggi, oppure tartelletta di mele con panna alla cannella, gelato al torroncino, crostata di gianduia.
Apprezzerete il servizio discreto, quasi felpato, ed efficiente. Ad oggi, una delle mie enotavole preferite. Lunch di lavoro a circa 15 euro, alla carta sui 35.

Via Padova, 6/8
Tel. 06.44236801
Aperto dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 00:30
Sabato dalle 16:30 alle 00:30
Chiuso la domenica
[email protected]
www.uveeforme.it


5 Commenti

  1. ci sono stato circa un anno fa e confermo in pieno quanto da voi annotato.E’ un posto molto confortevole dove si riesce a mangiare e gustare le cose (buone) in santa pace. Così a Napoli non ne ho ancora trovati.

  2. vero. l’aspetto – pregevole – della “santa pace” non l’ho messo in rilievo abbastanza :)

  3. Ottime proposte, soprattutto quello sformatino di zucca…sarà stato spettacolare, e complimenti per…il tuo vicino di tavolo, sei sulla “enostrada” giusta!!! ;-))

  4. Finalmente un posto dove c’è sempre la scelta di vino al bicchiere! Appena possibile la proverò.

  5. Ci sono stata spesso e devo dire che l’ho trovato sempre eccellente! Complimenti al cuoco!

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