Santarosa Pastry Cup: il report della finale


Santarosa Pastry Cup

Santarosa Pastry Cup

di Francesca Faratro

Ci sono dolci che per essere degustati, vanno raccontati: c’è bisogno di conoscenza, storia ed anche di appuntamenti che accompagnino i palati alla scoperta di tali prodotti.

A Conca Dei Marini, luogo che ha visto nascere nell’antico monastero S. Rosa sua maestà la sfogliatella, si è svolto il Santarosa Pastry Cup, una sfida a tutto “dolce” nata per onorare questo dessert di tradizione e giunta quest’anno alla sesta edizione.

La vincitrice Carmen Vecchione di Dolciarte

La vincitrice Carmen Vecchione di Dolciarte

Sei i concorrenti partecipanti al concorso, frutto di una lunga selezione fra i pasticcieri di tutta Italia, i quali hanno dovuto creare una proposta incentrata sull’innovazione e sulle spezie, tema scelto per la kermesse.

Presso l’hotel Belvedere di Conca dei Marini la giuria, composta dai grandi nomi della pasticceria italiana e del settore food – Nicola Pansa, Alfonso Pepe, Sal De Riso, Roberto Rinaldini, Livia Chiriotti, Fausto Morabito Carioti, Andriano Casolaro e Gino Fabbri, presidente di giuria – ha potuto assaggiare ogni singolo piatto, preparato in loco e raccontato direttamente dai maestri pasticcieri.

Ognuno di loro ha inserito nel piatto la propria fantasia con forti rimandi ai luoghi di provenienza e quest’anno anche all’Oriente proprio per dar merito alle spezie e all’antica Repubblica di Amalfi.

Il piatto a firma Vecchione, il raviolo di S.Rosa

Il piatto a firma Vecchione, il raviolo di S.Rosa

A trionfare ed aggiudicarsi il primo premio, è stata Carmen Vecchione di Dolciarte, Avellino, la quale ha sbaragliato gli altri concorrenti con il “Raviolo S.Rosa”, ovvero un raviolo dolce con semolino e con brodo caldo fatto con succo di arancia, yuzu e camomilla. A completare il piatto la pasta kataifi per donare al dolce la “sonorità” tipica della sfogliatella ed anche un fiore, per ricordare la femminilità e riportare il pensiero ai giardini del convento di Conca dei Marini.

Ciò che si è voluto ricercare in ogni dolce proposto è stata sicuramente la bellezza estetica, la presentazione ed in particolar modo lo sviluppo di una ricetta tradizione per un contesto innovativo, senza mai tralasciare i sapori caratterizzanti del dolce: si allora alle spezie, alla croccantezza della sfoglia, all’aspetto visivo ma soprattutto al gusto.

I giudici durante la decisione del vincitore

I giudici durante la decisione del vincitore

Fra gli altri concorrenti in gara, i pasticcieri di tutta Italia: Daniele Bonzi, Gianluca Forino, Salvatore Gabbiano, Giuseppe Manilia e Rocco Scutellà – ognuno con una versione diversa, dalla piramide alla proposta al cucchiaio, con consistenze e forme diverse, spezie e sentori di agrumi ma specialmente sfogliatella!

Dopo la fase di giudizio, gli ospiti hanno raggiunto la Torre del Capo di Conca, location immersa nella natura costiera, fra terra e mare, luogo assoluto dove si è tenuta la premiazione.

Carla Pansa, titolare dell'omonina pasticceria, consegna il premio al maestro Rinaldini

Carla Pansa, titolare dell’omonina pasticceria, consegna il premio al maestro Rinaldini

L’evento, condotto dall’energico Peppe Iannicelli, ha visto sul podio anche tre giovani fotografi amatoriali i quali hanno rubato nei loro scatti, scene di vita riguardanti la sfogliatella: Giovanna Milo, Elena Nastri e Michele Abbagnara.

Per la sesta edizione, l’organizzazione del Santarosa Pastry Cup si è avvalsa della grande mano nel direttivo di Nicola Pansa, uno che di pasticceria se ne intende da quando era bambino. Per lui e per la sua prima esperienza, c’è stata una grande emozione ma anche tanta responsabilità che lo ha visto impegnato per mesi interi al fine di dedicare al suo dolce per preferito, un momento di gloria che fosse importante e qualitativamente alto così come la sfogliatella.

La vincitrice Vecchione con al lato gli organizzatori della manifestazione Pansa- Carbone

La vincitrice Vecchione con al lato gli organizzatori della manifestazione Pansa- Carbone

A tutti i concorrenti in gara, il bracciale di Casolaro, personalizzato per l’occasione appositamente con il nome della kermesse.

Al termine della premiazione, a conti fatti e giacche da cucina sbottonate, tutti gli ospiti hanno preso parte al musical “AMALFI 839 AD”, spettacolo stabile presso gli Arsenali di Amalfi da sette stagioni ormai e che, nella cornice di Conca dei Marini e sui resti della Torre di avvistamento, ha sicuramente avuto modo di esaltare i tratti storici e scenografici della trama.

Foto di Emanuele Anastasio