Slow Wine 2013. Piedirosso, Cirò e Cerasuolo: il Sud più bevibile



 

di Redazione Slow Wine

Tre zone differenti che ci pare stiano vivendo una fase molto felice. Nuovi produttori, grossi investimenti, piccoli artigiani che stanno crescendo. Un Sud in grande forma e dalle potenzialità immense, molte delle quali ancora da esprimere.

Piedirosso

Fino a qualche anno fa era considerato uno dei vitigni meno interessanti della Campania, superato da altre varietà a bacca rossa considerati molto più nobili. Complice la crescita qualitativa di un bel po’ di produttori della provincia di Napoli siamo oggi a raccontare una storia decisamente differente. Con le degustazioni effettuate per la guida Slow Wine 2013 abbiamo apprezzato un gran numero di Piedirosso. Il numero dei riconoscimenti per il momento non è così alto, ma siamo convinti che entro pochi anni la situazione cambierà radicalmente. per ora registriamo segnali molto incoraggianti. Una nota a margine molto importante è quella di consumare questo vino a una temperatura non troppo alta, diciamo sotto i 14 gradi. Non avendo tannini esuberanti, il Piedirosso fresco può regalare sensazioni di grandissima piacevolezza e diventare un compagno fedele delle nostre serate primaverili ed estive (forse anche autunnali viste le temperature del settembre/ottobre 2012!).

 

Vini Quotidiani

Piedirosso 2011 – Giuseppe Apicella
Piedirosso Versacrum 2011 – Sorrentino

Due vini molto gradevoli, semplici, ma mai banali, che tra l’altro sono figli di due cantine che si possono fregiare del riconoscimento della Chiocciola.

 

Cirò Rosso

Ecco un altro vino storico che ha vissuto alterne fortune. Il punto più basso si è forse vissuto appena due anni fa, quando è stato cambiato il disciplinare inserendo la possibilità di utilizzare anche vitigni alloctoni per la sua produzione. Come snaturare completamente un prodotto di lunga tradizione. Forse anche a causa di questo “sfregio” il panorama del Cirò pare oggi decisamente rivitalizzato. Merito di questa sorta di Rinascimento certamente un’azineda storica e radicata come quella di Librandi, ma anche il percorso umano e produttivo di un nuovo manipolo di produttori che fa capo a Francesco de Franco della cantina ‘A Vita. Come Librandi anche quest’ultima cantina si può fregiare della Chiocciola. Le nuove realtà che abbiamo recensito sono quelle di Sergio Arcuri e Cote di Franze. Sentiremo parlare a lungo di queste cantine!

 

Vino Slow

Rosso 2009 – ‘A Vita

Un blend di magliocco e gaglioppo (70% quest’ultimo). Un vino dal piccolo prezzo, ma dalla bontà trascinate. Complimenti a Francesco.

 

Vini Quotidiani

Ciro Rosso 2011 – Librandi
Ciro Rosso Cl. Sup. 2010 – Cote di Franze
Ciro Rosso Cl. Sup. Aris 2009 – Sergio Arcuri
Ciro Rosso Cl. Sup. Liber Pater 2010 – Ippolito 1845

Il solito grande classico di Librandi, che nonostante i numeri imponenti ci regala sempre dei vini territoriali e dalla grande beva. Ecco la novità di Cote di Franze, un Cirò beverino, fresco e delizioso. Non è da meno quello di Sergio Arcuri, leggermente più complesso e figlio di vigne ad alberello e con un anno in più sul “groppone”, che dimostra di portare molto bene. Infine, si comporta molto bene il Liber Pater, sapido e persistente.

 

Cerasuolo di Vittoria

Abbiamo un debole per il Cerasuolo… Lo dobbiamo confessare, ma ce ne volete fare una colpa??? Speriamo di no. Un vino del sud a cui mancano quasi tutti gli stereotipi nati attorno ai vini meridionali. In primis il colore non è impenetrabile, in secondo luogo il grado alcolico supera con una certa difficoltà i 13 gradi, poi il naso non ricorda certo la marmellata, piuttosto la frutta fresca e le ciliegie appena colte. Insomma, un vino che spiazza e che ci può dare il massimo se servito a temperature inferiori ai 14 gradi.

 

Vino Slow

Cerasuolo di Vittoria 2011 – Gulfi
Cerasuolo di Vittoria Cl. 2009 – Cos

Gulfi (che si aggiudica anche la Bottiglia) può essere considerato un vero e proprio specialista della tipologia, grazie a una padronanza magistrale di tutte le componenti del vino. nasce così un’etichetta che è in perfetto equilibrio e regala una beva coinvolgente. Che dire poi di Cos, che oltre a ricevere per il terzo anno consecutivo la nostra Chiocciola, sfodera vini di questa levatura? Bocca dinamica, verace, tipica, gustosa e lunga.

Grande Vino

Cerasuolo di Vittoria Cl. Dorilli 2010 – Planeta

Nell’ampia e variegata produzione di Planeta riteniamo che con il Cerasuolo si stanno facendo oggi i prodotti di maggiore interesse. D’altra parte gli investimenti importanti che la famiglia sta compiendo proprio in questo areale dimostrano quanto credano nel progetto Cerasuolo. Nasce così un vino ambizioso, che ha probabilmente anche delle ottime potenzialità di invecchiamento.

 

Vino Quotidiano
Cerasuolo di Vittoria Cl. 2009 – Poggio di Bortolone

Un vino che esprime con forza tutti i profumi del Cerasuolo, con note di acciuga e cappero davvero tipiche e gradevoli. Ottimo il finale e l’allungo acido.

Venite ad assaggiare questi stupendi rossi e acquistate il vostro biglietto per la degustazione del 28 ottobre 2012 in occasione della presentazione di Slow Wine 2013, perché saranno lì ad attendervi!
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