Solopaca rosso superiore classico 2002 doc


CANTINA SOCIALE DI SOLOPACA

Uva: sangiovese (dal 50 al 60%), aglianico (dal 20 al 40%) e altri vitigni autoctoni a bacca rossa
Fascia di prezzo: da 1 a 5 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Tornare con il naso dentro questo bicchiere significa trovare le certezze olfattive messe in discussione da una discutibile zaffata di vaniglia che ha travolto il vino italiano. Invece no, restano i sentori di frutta fresca rossa e di tabacco, con una grande morbidezza in quella che è sicuramente la migliore espressione del sangiovese in terra campana a cui l’aglianico conferisce struttura e finale pulito. Del resto non potete dire di aver visto Solopaca senza aver bevuto questo vino da uve delle colline Vigne Vecchie, Ceraselle, Cesine, Santi Janni, Tore che dal 2002 hanno anche ricevuto il riconoscimento Solopaca Classico. Proviamo appunto la prima annata e dobbiamo dire che si presenta molto elegante, certo non regala strastoferiche emozioni, ma il bicchiere è molto pulito, collaudato, corretto, davvero molto soddisfacente quando lo si avvicina ai classici della cucina degli agriturismi fatta di fusilli e cavatielli al ragù e di carni alla brace o al forno. Il rapporto tra la qualità e il prezzo è poi sicuramente vantaggioso. Dunque una certezza, il vino più conosciuto dai napoletani assieme al Gragnano può andare anche sulla pizza. La Cantina Sociale è il cuore economico del paese: finalmente è stato organizzato un bel punto vendita nella nuova struttura dove c’è anche una grande sala-convegni. Cambio di passo con il nuovo presidente Massimo Di Carlo, un ritorno: fu lui a fare le famose etichette disegnate da Ro Marcenaro.

Sede a Solopaca, Via Bebiana, 38. Tel.0824. 977921 – Fax 0824 .971316. E mail:  [email protected],  www.cantinasolopaca.it. Enologo: Ottavio Santucci. Ettari: 1.300 di proprietà dei 700 soci. Bottiglie prodotte: 1.500.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, sangiovese, montepulciano, greco, falanghina, trebbiano.