Taurasi Vendemmia 2008, partenza con il turbo


La sala del convegno

di Lello Tornatore – Tenuta Montelaura

Qual è la notizia? Che l’evento, per la prima volta da quando ha emesso i primi vagiti, non si svolge a Taurasi!!! ” La decisone è stata maturata nel corso dell’anno e viene fuori dall’esigenza di aprirsi ad altri territori, altri ambienti e quindi ad altre meravigliose “locations” che il territorio irpino annovera”- questa è la motivazione ufficiale raccolta dalle parole di Diana Cataldo e Massimo Iannaccone, anime di Miriade & Partners.

Alfonso Tartaglia direttore Stapa-Cepica

Ma veniamo alla manifestazione iniziatasi, come al solito, con un’ora e passa di ritardo. Eravamo tutti lì ad aspettare il vicepresidente delle giunta regionale della Campania ed il presidente del Consorzio di Tutela dei vini dell’Irpinia. Il primo era lì alle 18,03, il secondo…non pervenuto!!! Come darti torto, big Pigna, quando dici che queste manifestazioni dovrebbero essere “Politicians free”…
Apertura di Diana Cataldo con ringraziamenti a tutti i presenti e soprattutto ai giornalisti delle varie testate e subito dopo i saluti di rito del sindaco di Montemiletto, del direttore dello Stapa-Cepica di Avellino.
Introduce Paolo De Cristofaro, referente della guida Gambero Rosso in Campania, in questa occasione nella veste di ” responsabile dei contenuti editoriali e tecnici di Vendemmia 2008″, il quale si è soffermato sul rafforzamento del taglio professionale inaugurato l’anno scorso, attraverso un wine-tasting per la prima volta diviso in macroaree.

“Vendemmia 2008 – è la volta di Massimo Iannaccone – che apre tutte le rassegne “en primeur” dell’anno in Italia, per il secondo anno si è svolta solo grazie all’aiuto dei nostri sponsor privati, non perchè rifiutiamo i sovvenzionamenti pubblici, ma perchè è molto difficile ottenerli e una volta assegnati comunque i loro tempi di erogazione sono biblici”.

Mi verrebbe da dire, a questo punto, però i tempi di Equitalia sono diversi…!!!
Iannaccone chiude facendo ventilare un ambizioso progetto che dovrebbe portare, in futuro, forse già dal prossimo anno, la manifestazione ad assumere un carattere regionale ed orizzontale rispetto a tutti i vitigni della regione, insomma una sorta di “Anteprima Campania”.

Il castello della Leonessa di Montemiletto

La vineria Palazzo Paladino, a dx del Castello della Leonessa

Conclusioni di Giuseppe De Mita dalle cui parole, dati i miei forti limiti intellettivi, sono riuscito a cogliere un solo concetto, che epresso in un momento qual è quello che ultimamente viviamo, è a dir poco temerario: “Più fatti e meno parole”, accidenti da quale pulpito viene la predica!!!

L'areale del Taurasi

L’altra notizia importante che credo vada fortemente rimarcata è la rinnovata collaborazione tecnica dell’Assoenologi, capitanata da Roberto Di Meo e che ha svolto un interessantissimo lavoro di inizio di zonazione attraverso l’analisi del clima, dei suoli e delle piante (cloni e portinnesti) e che è stato magistralmente illustrato dalla nuova generazione di giovani enologi con Michele D’Argenio, Gennaro Reale, Massimo Di Renzo, Fortunato Sebastiano e Vincenzo Mercurio. Bene, questi sono fatti, non parole!!!

Un commento

  1. Ringrazio lello per la presenza a tale evento in una bella location che può solo essere sempre più al servizio di tali manifestazioni atte alla conoscenza del territorio irpino e dei suoi figli “I VINI”.
    Concludo testimoniando la presenza del solito freddo e che è da sottolineare la collaborazione non solo da parte dei relatori che erano l’espressione della volontà e delle valutazioni tecniche(dati aziendali e non solo istituzionali messi a disposizione di tutti) dell’insieme di Persone, Esperienze, Genialità e Passione di un GRUPPO TECNICO costituito da viticoltori,agronomi, enologi.

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