Tempo di pomodoro san Marzano dop. Ci spiega tutto il presidente del Consorzio Edoardo Ruggiero con visita a Danicoop


di Marina Alaimo

Il pomodoro San Marzano dop è noto per la sua bontà e la sua capacità di mantenere integro il sapore una volta pelato e messo in scatola, pronto per essere utilizzato nei sughi più svariati. La sua forma allungata ed il colore rosso vivace ne fanno un simbolo del made in Italy nel mondo. Il pomodoro in genere è uno degli elementi maggiormente caratterizzanti della cucina italiana, eppure il suo utilizzo come ortaggio commestibile è piuttosto recente.

Edoardo Ruggiero, presidente del Consorzio di Tutela del San Marzano dop

Come è ben noto, venne introdotto in Europa dagli spagnoli dopo la scoperta dell’America, ma per lungo tempo fu impiegato esclusivamente come pianta ornamentale, per giunta ritenuto velenoso per l’alto contenuto di solanina. Tra il ‘500 e ‘600 venivano attribuiti ad esso poteri afrodisiaci ed eccitanti, era ampiamente diffuso in Europa il suo impiego da parte di maghi ed alchimisti per la preparazione di pozioni e filtri d’amore.

L’associazione del pomodoro alla sessualità ed all’amore è confermata dalle diverse denominazioni ad esso attribuite, in inglese era detto love apple, in francese pomme d’amour, in tedesco libesapfel, in italiano pomo (o mela) d’oro. In Francia era usanza frequente che gli uomini donassero pomodori alle donne come atto d’amore, oggi sicuramente i poveretti se li ritroverebbero spiaccicati in testa. Soltanto nel XVII secolo diventa ortaggio commestibile ed alla fine del settecento si cominciò a coltivarlo intensamente per scopo alimentare in Francia ed in Italia meridionale.

Pomodori San Marzno sulla pianta

Mentre i francesi lo consumavano solo a corte, a Napoli, vista la grande necessità di soluzioni per risolvere la fame, si diffuse rapidamente anche tra la popolazione. Si legge del pomodoro come condimento per la pasta solo nel 1839 , nella seconda edizione della Cucina Teorico Pratica di Don Ippolito Cavalvanti, duca di Buonvicino. Il pomodoro San Marzano dop era ampiamente coltivato e copriva gran parte del mercato italiano ed estero, ma il continuo abbandono delle campagne da parte della manodopera specializzata ne ha ridotto enormemente la produzione.

Il fertile terreno vesuviano

Nel giugno del 1999 nasce il consorzio San Marzano con lo scopo di valorizzare e tutelare il pomodoro dell’Agro Nocerino Sarnese, per altro primo pomodoro dop in Europa. L’area geografica della dop comprende 41 comuni appartenenti alle provincie di Salerno, Napoli ed Avellino. Il consorzio per garantire l’autenticità e l’eccellenza del prodotto, dedica massima attenzione a tutte le procedure di controllo, partendo dai semi, alle piantine, al sistema di coltivazione e trasformazione, per finire alle analisi di laboratorio e vigila affinché siano introdotti sul mercato solo barattoli di pomodoro San Marzano numerati e certificati dall’IS.ME.CERT.

Si tagliano i pomodori per metterli a seccare al sole

La denominazione dop Pomodoro San Marzano dell’Agro Nocerino Sarnese è riservata al pomodoro pelato ottenuto da piante della varietà S. Marzano 2 e Kiros ( ex selezione Cirio 3 ). Deve essere prodotto e trasformato da aziende appartenenti al territorio descritto nel disciplinare di produzione. Si trapiantano le piantine dal 15 al 10 maggio e la raccolta avviene dal 30 luglio al 30 settembre, rigorosamente a mano ed a completa maturazione. La produzione non va oltre i 40.000 quintali all’anno, quindi attenzione quando si compra un barattolo di pomodori San Marzano che ci sia il marchio del consorzio indicato sulla confezione.

pomodori che seccano al sole

Dietro il rilancio e la tutela di questo prodotto c’è il grande impegno di Edoardo Ruggiero, presidente del consorzio. La Danicoop è una cooperativa agricola con sede a Sarno composta da circa 100 soci che giornalmente si recano in sede per consegnare i prodotti appena raccolti nei propri orti, è infatti dotata di un market del fresco aperto al pubblico.

Pomodori seccati al sole

Ma il suo impegno principale sta nella trasformazione e la commercializzazione dei pomodori San Marzano in scatola ed essiccati con grande attenzione alla garanzia dell’intera filiera di produzione che viene indicata dettagliatamente sui barattoli: agricoltori, tecnici, controlli sulla materia prima. Questo pomodoro è noto per le proprietà salutistiche, è quello a maggior contenuto di licopene, un potente antiossidante. Questa sua proprietà ha maggiore valenza se consumato insieme ad una fonte di grassi. Quindi l’aggiunta di olio al pomodoro riscaldato determina un aumento delle concentrazioni sieriche di licopene.

www.consorziosanmarzano.it
Danicoop Soc. Coop. Agricola via Ingenito 32 bis, Sarno (SA). Tel. 081 944898
www.danicoop.com

16 Commenti

  1. Finalmente si parla di san marzano nel modo giusto e con le persone giuste.Con chi anche a costo di sacrifici porta avanti il difficile discorso della qualità certificata.Bravi.

    1. Certificata attraverso l’ ISMECERT ?Lo stesso ente che fa pagare una gabella ai produttori di uve doc e docg senza effettuare nessun controllo? Sapete chi sono questi dell’ISMECERT?

      1. Lello
        l’Ismecert esiste in Campania e fa i controlli PERCHE’ IN VENTI ANNI I PRODUTTORI CAMPANI NON SONO STATI CAPACI DI CREARE NEANCHE UN CONSORZIO CHE FUNZIONAVA E IN GRADO DI FARE CONTROLLI COSì COME ERA RICHIESTO E FATTO ALTROVE
        Di fronte a questa situazione, la legge ha introdotto un organismo terzo deputato a farlo
        Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

        1. Dovremmo far piangere chi non ha mai voluto che il consorzio di tutela dei vini dell’irpinia decollasse, piuttosto che i piccoli produttori, che oltre alla gabella da pagare, si ritrovano, quest’anno, a non sapere che cosa fare delle loro uve… da che solo qualche anno fa l’uva Greco di Tufo si pagava un euro e cinquanta al chilo, ma come si dice, sic transeat gloria mundi!

      2. a dire il vero Lello io parlavo della Danicoop che segue i suoi produttori in campo con un bravo agronomo e che numera ogni barattolo.L’intera filiera,dal conferimento delle piantine alla raccolta è monitorata come mi sono accertato di persona in una recente visita della televisione nazionale coreana.In un mondo ,quello del san marzano,dove tanti speculano e imbrogliano,questa è una realtà seria e il prodotto ne è la prova.

  2. Il San Marzano è un prodotto straordinario, assolutamente da tutelare. Complimenti al Presidente del Consorzio e a tutti coloro che si impegnano a proteggerlo e a farlo conoscere.

    1. Il mio riferimento non era assolutamente rivolto ai controlli sul pomodoro S. Marzano, dei quali non ho ragione di dubitare, ma a quelli che lo stesso ente fa sulle uve, e ti posso personalmente assicurare(sono produttore di Fiano DOCG), che il mio rapporto con l’ISMECERT si risolve nel versamento della “gabella” annuale, e come me tanti altri produttori (di Uve)…

  3. .Grazie all’amicizia fraterna di Antonio D’ambrosio e Paolo Ruggiero che mi hanno dato la possibilità di conoscere e usare il San Marzano prodotto da Dani in modo così assiduo che è entrato nella nostra carta in modo permanente. E’ un vero San Marzano che ritengo di qualità assoluta
    lo utilizzo tantissimo da sentirmi un fiero ambasciatore dell’oro rosso di Paolo………

  4. vorrei comprare un centinaio di di lattine di un lt. o 1/2 litro di San marzano dop ma dove vivo ( in provincia di Fr) non ve ne sono, come posso fare?
    Grazie
    Francesco

    1. visita il sito della danicoop, oltre al marchio dop hanno anche quello del presidio slow food.e sono una bella realtà dell’agro nocerino.

  5. CMQ FACCIO I COMPLIMENTI A MARCO CONTURSI CHE FA TANTO PER L’AGRO SARNESE NOCERINO …E TENGO A SOTTOLINEARE CHE GRAZIE AL SUO OPERATO MOLTI RISTORATORI E MOLTI PRODUTTORI HANNO LA POSSIBILITA’ DI FARSI CONOSCERE ED APPREZZARE SIA A LIVELLO LOCALE CHE NAZIONALE.
    E TUTTO QUESTO MIEI CARI AMICI SENZA UN MINIMO DI SOSTEGNO ECONOMICO ..QUINDI PENSO CHE DI PERSONE COME MARCO CE NE VORREBBERO 10 100 1000!!!!!! CONTINUA COSI’

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