Tenuta Frassitelli 2006 Ischia doc


CASA D’AMBRA

Uva: biancolella
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

I bianchi d’Ischia hanno dettato la moda, imposto lo stile più profondo al gusto napoletano: di immediata beva, leggeri, senza velleità di invecchiamento. A questi diktat si sono piegati anche i produttori irpini le cui uve di punta sono invece strutturate, complesse, e capaci di sfidare il tempo: per competere sul grande mercato cittadino e della Costa, anche loro escono in grande anticipo con bottiglie che, come i nati prematuri, dovrebbero stare qualche tempo in incubatore. E, invece, la logica del Santo Bevitore vorrebbe, appunto, che dopo la sbevazzata di Gragnano sulla lasagna di Carnevale si cominciasse con Falanghina dei Campi Flegrei e Biancolella, anche Forastera, Pepella, Ginestra, Coda di Volpe, Pallagrello bianco con cui passare l’estate e solo in autunno iniziare a stappare Fiano, Greco e Falanghina tipo Beneventano. Repetita iuvant, ma torniamo alla vigna dei Frassitelli, alta 600 metri sul monte Epomeo da cui si gode vista sull’infinito mare e cielo: la grande forza di Andrea è stata quella di restare fermo sulle sue convinzioni, questo gli ha procurato non pochi fastidi  come sempre succede in questi casi, ma alla fine è così che si diventa classici, restando calmi, non agitandosi, tanto prima o poi l’ansia commerciale ripunta l’attenzione sul passato purché, sia chiaro, la qualità sia sempre eccelsa. Ecco allora, stessa etichetta, stessa bottiglia renana, profumi di fiori di ginestra, finocchietto selvatico, uno standard dal quale il Frassitelli non si discosta mai, accentuando o diminuendo i toni a seconda delle annate. Punto. La 2006 non è certo memorabile e ormai ha iniziato la sua dolce parabola discendente rivelata da un tono appena più carico del giallo paglierino e da un leggero filo iniziale di ossidazione che a noi, appassionati di questa variante sul tema, piace molto perché disvela la malinconia del sole al tramonto sul mare, promette la speranza di una nuova annata e saluta le gioie e i dolori di quella che beviamo. In bocca il Frassitelli 2006 è invece assolutamente tonico, ha una sostenuta morbidezza, nessun segno di diluizione invece riscontrato in molti Biancolella di questa vendemmia, lunghezza e buona bevibilità. Potrei parlarvi del piacere di un alcol dichiarato a quota 12,5, come sempre, e di come questa cosa sia decisiva per l’equilibrio di un vino così tenue e gentile, da signorina illibata e di quanto sia importante avere un bicchiere del genere da spendere sulla spigola appena scottata al forno o, meglio, al sale senza condimento perché anche l’olio d’oliva rompe i coglioni quando il pesce è fresco e ha nuotato libero. Il Frassitelli mi riporta alla città senza traffico, alla semplicità del mondo del vino di quindici, dieci anni fa, alla immediatezza del rapporto non con il proprio mondo interiore, l’intimismo minimale e impaurito in cui sono precipitate tante persone incapaci di reagire, ma con quello della natura da conoscere e godere in compagnia. Un mondo colorato e libero, ancora pagano, il mondo della cremagliera dei Frassitelli ove si dimostra l’esistenza dell’uomo e non si impone a nessuno quella molto dubbia e un po’ paurosa dell’Aldilà.

Sede a Forio d’Ischia, Via Mario D’Ambra, 16 Frazione Panza. Tel. 081. 907210, Fax 081 908190. E mail: [email protected], www.dambravini.com. Enologo: Andrea D’Ambra. Ettari: 5 di proprietà e 12 in fitto. Bottiglie prodotte: 500.000. Vitigni: biancolella, forastera, San Lunardo, uva Rilla, coglionara, piedirosso, guarnaccia, cannamelu.