Tenuta Frassitelli 2011 Ischia doc Casa D’Ambra |Voto 87/100


La vigna Frassitelli a Ischia

Uva: biancolella
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Vista: 5/5. Naso 24/30. Palato: 26/30. Non omologazione: 32/35

I Frassitelli sono uno dei luoghi dell’anima di Ischia e del vino campano. Sempre più mi accorgo come sia importante l’abbinamento dei vini al ricordo, delle cose e delle persone.
Sono da Aladino nel cuore della mia città nella quale vivo beatamente come in vacanza con una coppia da amici che non vedevo da dieci anni e questo bianco strepitoso suggella l’incontro. E’ la bottiglia delle nostre bevute di qualche tempo fa, di quando sicuramente anche in Campania c’era un clima migliore, di voglia di costruire.

Agrumi profumati e macchia mediterranea, così mi rivedo allora poco più che quarantenne pieno di energia a parlare con gli stessi amici di cose belle e gusto estetico.

Grande spinta in bocca, lo bevo dopo il rosso Per ‘e Palummo per rinfrancarmi il palato come ormai è mia abitudine. E ritorno appollaiato sulla monorotaia con Andrea e Corrado, ancora più indietro, quasi vent’anni fa, sul monte Epomeo, le tracce dei vigneti di montagna abbandonati dai contadini diventati muratori abusivi e l’immenso mare azzurro che abbraccia l’isola.

Ed è incredibile come il vino possa evocare i momenti belli del passato, un tempo nel quale non si può tornare ma che si può rivivere, proprio come quando si ascoltano certe canzoni adolescenziali.

Tutto mi piace: la cucina di Pietro Rispoli, la conversazione, rivedere altri amici seduti negli altri tavoli, il Frassitelli.

Sede a Forio, via Mario D’Ambra, 16. Tel. 081.907210. www.dambravini.com. Bottiglie prodotte: 500mila. Ettari di proprietà: sette. Enologo Andrea D’Ambra. Vitigni: biancolella, forastera, piedirosso, guarnaccia

 

3 Commenti

  1. è una bevuta molto fine e discreta, sin dall’etichetta. vino dai profumi assolutamente ben definiti, dal sorso sapido, tonico, senza eccessi e senza mai sbavature. di buona lunghezza. adorabile come vino da antipasto, è uno dei pochi vini che gli ischitani bevono davvero.

  2. L’ho bevuto non più tardi di una settimana fa ed è anche per me il vino dei ricordi, un pò snobbato perchè nel tempo ha rappresentato la bottiglia troppo spesso consumata nei ristoranti isolani (e anche napoletani) da un turismo poco colto che guardava a questa boccia più come ad una chicca da ostentare rispetto alle meno blasonate biancolella e forastera sic et sempliciter, che come un sorso di mirabile eleganza, tipicità e di esclusiva espressività.
    Ho ritrovato questo nettare terrigno, vulcanico, sulfureo e minerale più di terra che di mare, di grande pulizia gustativa gustativa, un vino che per alcuni aspetti ho rivisto meno elegante del passato rispetto agli inizi delle mie bevute consapevoli (10 anni fa!) in cui lo ammiravo un pò con riverenza.
    87-88/100 è un giudizio assolutamente centrato, un gran bel vino anche e non solo per quelle scoscese terre nel quale le uve da esso prodotte trovano soggiorno…Angolo di Paradiso!

  3. Ottimo vino, che acquista fascino, gusto, se gustato in loco, a Forio in primis in questa meravigliosa Isola Verde e che nonostante l’uomo l’abbia spesso depredata, ancora sa stupire e regalare emozioni con grande generosità….

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