Terre del Principe apre la sua cantina del ‘400 a Castel Campagnano


La bottaia storica di Terre del Principe

di Tonia Credendino

“Nel germe del pensiero la sfida oppure l’amore” scriveva Nietzsche.

Terre del Principe è una sfida d’amore, lo è nella voglia di regalare agli altri le emozioni che noi stessi viviamo ogni giorno, lo è nel desiderio assoluto di fare il vino più buono del mondo. Con le nostre mani, la nostra terra, la nostra intelligenza, la nostra volontà e il nostro cuore. (Peppe Mancini e Manuela Piancastelli)


Le botti


Amore per la terra che si sposa con la sfida e l’orgoglio di aver riscoperto e riportato in vita antichi vitigni autoctoni campani.

Castel Campagnano, oggi, è tra i comuni più vitati a Pallagrello, afferma felice –Manuela- paesaggio incontaminato e vero, abbiamo le montagne, il fiume- continua.

Giù in cantina

In tanti siamo accorsi, in Piazza Municipio, per condividere con Peppe e Manuela la loro nuova scoperta, un luogo incantato, in continua evoluzione, anticamente un luogo di culto considerando il vicino asilo infantile E. Cusani, ma anche un’osteria fino a venti anni fa, che nel tempo ha conservato in sé un segreto profondo.

E’ sicuro spiega Manuela che in questo luogo, comunque, si sia sempre fatto vino, lo testimoniano le due grandi vasche per la fermentazione, e il pozzo profondo 25 m, intorno alla stanza, ancora, la destrutturazione di una botte sulla dx, una curiosa fornacella a sx e davanti a noi un’opera d’arte contemporanea firmata Danilo Ambrosino, visione dall’alto di un’esplosione di creatività, segno del passato che immutato vive nel presente!!

Un quadro di Danilo Ambrosino

Un primo piano dell'opera di Danilo Ambrosino

Ma una scala…. eleva grande curiosità, scendiamo a 15 m di profondità, ci ritroviamo nel bel mezzo di una cattedrale del vino, un luogo senza tempo, completamente in tufo nelle cui volte si leggono i segni di milioni di scalpellate, una fatica immane, direi, ma che è ripagata dalla conquista di un ambiente perfetto per la conservazione del vino.

Scendendo in cantina

La temperatura, laggiù, si mantiene costante tutto l’anno a 10° con 85 ° di umidità, senza gas né serpentine, liberi come si dovrebbe da ogni termo condizionamento, dice – l’enologo consulente Luigi Moio, sì, perché il vino afferma – “deve invecchiare rimanendo giovane”, e “la temperatura è alla base di una buona evoluzione e questo luogo fa sì che il vino riposi in pace”- conclude.

Da sinistra: Manuela Piancastelli, Luigi Moio, Luciano Pignataro

Nel roseto un brindisi suggella l’evento, al banco di degustazione Osteria Pepe con la sua tradizionale pizza a libretto, il Casolare con i prelibati formaggi, Le Campestre con il Conciato Romano, in alto i calici per un augurio di serenità e prosperità.

I visitatori

Info e prenotazioni:

0823.867126; 348.6400465; 335.5878791- [email protected]

TERRE DEL PRINCIPE -CASTEL CAMPAGNANO (CE), SP 325 SS. GIOVANNI E PAOLO 30.

COORD. SAT. LATITUDINE 41.17– LONGITUDINE 14.42

4 Commenti

  1. Complimenti!!!Come sempre splendida nel descrivere con grande eleganza e naturalezza una giornata che molti ricorderanno per averla vissuta con serenita’ e armonia come i vini di Terre del Principe in un luogo quasi magico e molti invece rimpiangeranno per non esserci stati…Brava Tonia!!

  2. i vini delle terre del principe di castel campagnano, di indiscussa pregevole qualità, sono frutto dell’amore, dell’impegno e della dedizione della d.ssa Piancastelli e dell’avv. Mancini, che hanno seguito un percorso affettivo dettato dalla memoria, riuscendo contestualmente a portare alla luce e valorizzare una realtà fortemente minacciata dall’oblio. Essendo nato nel luogo e avendo purtroppo sempre vissuto altrove, sono profondamente grato per quanto da loro sinora realizzato.

  3. complimenti!!!
    un’esperienza indimenticabile, cultura e amore per il proprio territorio sono la risorsa per la rinascita tanto auspicata del sud, e i titolari della Terre del Pricipe anche con questa iniziativa dimostrano ancora una volta di essere l’avanguardia di questa sogno!
    grazie ancora
    marcello costa e rita rambone

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