Terredora, il Greco nella Loggia


Un vino facile da trovare e grande da bere. Le uve sono coltivate sulla cresta di una delle colline vitate di Montefusco in provincia di Avellino e Terredora ne produce circa 160.000 bottiglie l’anno. Un classico, il Loggia della Serra Greco di Tufo docg 2003 provato in anteprima all’Hotel Excelsior di Napoli quando Walter Mastroberardino e i figli Paolo, Lucio e Daniela, hanno festeggiato la loro decima vendemmia. Questa nuova annata ci conferma la mano bianchista di Lucio, ormai le misure con greco, fiano e coda di volpe sono state prese, e il prodotto ha un pregio molto importante: la bottiglia non tradisce mai.La conferma di quello che abbiamo sempre pensato: Terredora è al momento l’azienda campana più matura, capace di un mix come pochi possono vantare di esperienza commerciale, tradizione di famiglia, qualità e quantità degli ettari vitati di proprietà, prodotti di primo piano, adeguato snobismo verso i giornalisti-pubblicitari. Per questo è una delle nostre preferite nel Sud, amiamo l’equilibrio tra l’aspetto agricolo e produttivo con la sua capacità di proporre il marchio sul mercato. Non basta fare un buon prodotto se non si è capaci di raccontarlo, non serve inventare frottole se si usano le barrique come pompe di benzina pronte a riempire ogni serbatoio.Ma torniamo al Serra Greco di Tufo docg dal giallo paglierino carico tipico della annata siccitosa 2003, un bianco marinaro, con sentori di ginestra e frutta bianca, marcate le note minerali, sapido, molto intenso e persistenze, abbastanza fresco, abbastanza morbido. Discreto il rapporto tra la qualità e il prezzo: 7,5 euro Iva inclusa anche se consigliamo di mantenerlo fermo per i prossimi anni. Sarà in degustazione con gli altri prodotti di Walter la sera martedì 22 giugno al Sun’s Royal Park di Cervino (Caserta). Il bianco costruito da Lucio vendemmia dopo vendemmia si esprime ad alto livello, secondo noi superiore al Terre degli Angeli figlio di vigneti a Santa Paolina. Lo sorseggiamo sulle polpettine di alici e basilico di Eolo con vista su Amalfi per dare il benvenuto all’estate.