Tilde Giorgio, la fornaia paganese in salsa orientale


Tilde Giorgio

di Nunzia Gargano

Giorgio: ovvero storia di una famiglia di mastri fornai e di una donna eccezionale. Il suo nome è Tilde Giorgio. 46 anni, tutti trascorsi nei pressi di un forno, prima col papà, poi con la mamma, i fratelli e le sorelle.

Per decenni, la sua famiglia ha gestito una forneria nel centralissimo corso Ettore Padovano a Pagani. Sembra ieri, quando durante la mia infanzia, quotidianamente facevo sosta obbligata per degustare la pizza al trancio. Una vera specialità! Se chiudo gli occhi, risento ancora gli odori, la confusione, la ressa per accaparrarsi la fetta più gustosa, da mangiare bollente rischiando anche di soffocare per la mozzarella filante.

La prima cosa che ho detto a Tilde, infatti,  quando ci siamo incontrate: “È anche colpa tua, se oggi sono così…”. Il riferimento è ai chili in più che ormai mi porto dietro con leggerezza!

Comincia così la nostra chiacchierata. Il suo volto, solare, candido e tranquillizzante da qualche anno è abbinato alle tradizioni gastronomiche legate alla Madonna delle Galline. Nei giorni che precedono l’evento è sempre pronta a dispensare consigli e tradizioni.

Si delineano le tappe di un viaggio tra vecchio e nuovo. Sebbene permanga e sia orgogliosa di essere una delle poche custodi delle magie culinarie della zona, Tilde è stata una delle poche donne a conquistare l’attenzione della rivista giapponese “Premium” (un mensile simile all’italiano “Donna moderna”) che l’ha resa protagonista di un articolo di 44 pagine.

 

Com’è accaduto tutto ciò?

Semplice, grazie al villaggio globale di cui tutti facciamo parte e delle distanze che si accorciano sempre di più.

Sua cugina, Regina De Maio, ha lavorato in Giappone per molti anni e spesso, sfruttando le origini e la sapienza familiari, organizzava a casa propria corsi di cucina italiana per giapponesi. Sua mentore era proprio Tilde, che Regina spesso citava in quegli incontri. Tra quegli “alunni”, c’era anche Naoko, una scrittrice di fama nazionale, collaboratrice di “Premium” che, incuriosita, decise di dedicare un articolo alla cucina di Tilde.

In men che non si dica, la paganese Tilde prese il primo aereo e arrivò Tokyo. Provate a indovinare che cosa esportò? Innanzitutto, i famosi tagliolini (tagliatelle) paganesi che ancora oggi qualcuno prepara in casa facendoli essiccare sul talamo nuziale.

Era il novembre 2009. Si fermò un mese. 30 giorni durante i quali la redazione affittò un locale cucina affinché la chef potesse avere tutto l’occorrente a portata di mano.

In quel periodo, Tilde lavora, prepara i piatti, assaggia le pietanze locali, ha a sua disposizione un team di fotografi.  Dopo un intenso lavoro, a gennaio esce il numero in cui lei fa la parte del leone.

La solerzia, la serietà, l’attenzione, il rispetto sono notati dai giapponesi che si stupiscono della precisione di questa donna italiana, artista, ma molto ligia agli impegni. La sua permanenza a Tokyo è stata fruttuosa. Sempre per “Premium” ha pubblicato un libro La mia pasta, sapore di mamma.

Il rapporto con il paese del Sol Levante non si è mai interrotto, ma ha intrapreso nuove vie. Nel frattempo, Regina è ritornata in Italia e continua a mantenere rapporti professionali con il Giappone. Tilde, invece, che ora ha portato una ventata di Oriente nelle sue pietanze, organizza corsi di cucina per stranieri (giapponesi) nella sua villetta di via Ugo Foscolo, nel comune di Sant’Egidio del Monte Albino, in una zona ai confini di Pagani. È uno scambio culturale continuo, profondo e proficuo.

La forza di questa donna che ormai porta avanti il gusto italiano nel mondo, supportata dal figlio Giuseppe, sono l’amore, la passione e soprattutto lo sguardo ingenuo e innocente col quale riesce ancora a guardare al mondo che la circonda.

Il suo quartier generale è Giorgio VI, una tavola calda, pizzeria, rosticceria in via San Domenico nei pressi della Basilica di S. Alfonso.

Ogni giorno, la trovi lì. In cucina, circondata dall’affetto dei giovani studenti.

Il suo entusiasmo è contagioso, ricerca sempre nuovi impegni, lancia nuove sfide. Al momento, tra le altre cose, sta redigendo un libro.

Che dire di più!


6 Commenti

  1. Quando le persone valgono conquistano il mondo ..Tilde in bocca al lupo!I

  2. Eh si Proprio vero !!! La bonta’ della cucina Giorgio non conosce confini….
    e per chi non avesse assaggiato le sue prelibatezze consiglio una sosta da Giorgio VI

  3. grazie a tutti,e un grande ringraziamento al dott Pignataro…grazie ancora

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