Tour estivo fra le vigne storiche di Napoli, d’Ischia e dell’Irpinia


In viaggio nelle vigne storiche di Napoli e della Campania: da qui alla vendemmia è il periodo migliore per scoprire alcuni tesori conosciuti ancora solo da pochi esperti, un’idea per passare una giornata di vacanza diversa sulle tracce di una ricchezza incredibile, segnata da una marcata biodiversità perchè il suolo vulcanico ha difeso nel corso dei secoli pratiche e vitigni antichi come in nessun’altra parte di Europa è accaduto.

Ed ecco quattro tour facili e divertenti per passare una giornata diversa, due in città, uno a Ischia e uno in Irpinia.

Il nostro giro può cominciare proprio da Napoli. Già, perché è l’unica fra le grandi metropoli ad avere vigneti regolarmente in produzione dentro la sua cinta urbana, tracce di orti monacali, come la famosa Vigna di San Martino del gallerista Peppe Morra da cui si gode la vista di tutta la città. Ma se qui si produce solo uva, basta un salto a Posillipo, da Rosiello, dove Salvatore Varriale coltiva quattro ettari proprio di fronte a Capri con alcune varietà tipiche come falanghina, sia dei Campi Flegrei che del Beneventano, la catalanesca, l’uva rosa, la sangenella, il piedirosso e il moscato. Il vino è seguito dall’enologo flegreo Maurizio De Simone. A due passi un altro vigneto storico in città, quello di tre ettari della famiglia de Vita affacciato su Agnano.

L’altro percorso è quello attorno all’Oasi degli Astroni, assediata da cemento e munnezza ma nonostante tutto incomparabile esempio di foresta italiana su cui il Wwf e Radio Rds hanno lanciato una raccolta fondi a luglio. Qui, proprio sul bordo del cratere, il cuore verde di Napoli assieme a Capodimonte ben visibile dall’alto quando si arriva in aereo, si può passeggiare fra i vigneti di falanghina e piedirosso seguiti da Gerardo Vernazzaro, ultima generazione al lavoro di cantine Astroni fondata dal bisnonno Giuseppe nel 1891. Ai bordi del bosco, invece, c’è la piccola proprietà di Raffaele Moccia, qui ritroviamo la passione di Maurizio de Simone, con quasi quattro ettari di vigna il cui primo impianto risale al 1960. Il terreno sabbioso nero conferisce a queste uve un sapore unico, minerale per usare un termine tecnico, assolutamente distinguibile anche quando non si è grandi esperti di vino. L’altra realtà storica da visitare è invece Masseria del Borro a Fuorigrotta, dove Carolina e Rita hanno rilanciato l’antica proprietà acquistata nell’immediato Dopoguerra dal nonno. Venti ettari, che qui dove la proprietà è frazionata corrispondono ad una fazenda in Argentina, di macchia mediterranea, agrumi profumati, olivi e vigneti con vista sulla conca di Agnano in una struttura accogliente e davvero molto bella.

E fuori Napoli? A Ischia fa testo la mitica Tenuta Frassitelli con la cremagliera del vino di Casa D’Ambra sul Monte Epomeo, un segno di riscossa della viticoltura campana negli anni ’80 da dove fra i filari di biancolella si è affacciati sull’infinito. Per completare la visita tra le vigne storiche, c’è quella del Cuotto di Pietratorcia dotata di cantina in tufo e buona struttura ricettiva.

Infine, un fuoriporta un po’ più lungo: in Irpinia fra i 250 ettari dei Feudi di San Gregorio dove l’agronomo friulano Pierpaolo Sirch è impegnato nella selezione di viti antiche. Un giro guidato, l’azienda è ben organizzata, magari da completare nel ristorante aziendale Marennà dove lavora Paolo Barrale, aperto tutto agosto, e vivere una giornata estiva diversamente. Su una diversa lunghezza d’onda la visita al vigneto di Sandro Lonardo di Contrade di Taurasi dove ritroviamo Maurizio De Simone. Vi guiderano alla scoperta di un’uva bianca misteriosa, il Grecomusc’ da cui si ricava un vino bianco fragrante e fruttato.

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Ed ecco a chi rivolgersi per prenotare le visite

A Napoli: Carolina Lubrano (081.7282260) per Masseria del Borro, Salvatore Varriale (081.5752341) per Rosiello, Gerardo Vernzzaro (081.5884182) per Cantine Astroni, De Vita (tel. 081.5754901) e Raffaele Moccia (081.7628104)

A Ischia: Andrea D’Ambra (081.907210) e Vito Iacono (081.908206) per Pietratorcia

In Irpinia: Sandro Lonardo (081.5442457) per Contrade di Taurasi, ricevimento (0825.986611) per Feudi di San Gregorio

Da Il Mattino, 26 luglio 2008