Trattoria Le Vecchie Carceri a Nocera, la mano di Raffaele Vitale


Le Vecchie Carceri, Paola, Carmine e Paolo

Le Vecchie Carceri, Paola, Carmine e Paolo

di Marco Contursi

Trattoria Le Vecchie Carceri. La ristorazione di Nocera mai come in questo momento è in fermento. Tanti i locali che hanno aperto i battenti sfidando la crisi, molti offrono spunti interessanti. L’ultimo ad aver visto la luce, appena 20 giorni fa è Vecchie Carceri, trattoria di tradizione ma con piatti che denotano ricerca della materia prima e tecnica di livello superiore. D’altronde qui c’è una consulenza di quelle importanti, c’è la supervisione di Raffaele Vitale, l’architetto-chef, che più di ogni altro ha portato a livelli d’eccellenza la cucina dell’agro nocerino sarnese.

Le Vecchie Carceri, salumi e formaggi

Le Vecchie Carceri, salumi e formaggi

In cucina una vecchia conoscenza (seppur giovanissimo), Carmine Sedino, esperienze da Casa Del Nonno 13 e Rispoli a Cava, scelto da Paolo Manna e Paola Cimasa, i proprietari, per guidare la cucina del loro locale.

Le Vecchie Carceri, polpetta di melanzane

Le Vecchie Carceri, polpetta di melanzane

“E’ un sogno che si realizza – ci racconta Paolo, farmacista per professione e oste per passione – sin da piccolo mia madre mi ha insegnato il culto dell’ospitalità, mentre i miei anni universitari in Umbria, hanno fatto nascere in me la passione per le cose buone, e tutto questo ho cercato di trasferire nella mia trattoria”.

Le Vecchie Carceri, pasta e patate

Le Vecchie Carceri, pasta e patate

Trattoria Le Vecchie Carceri. Cucina dunque che fonde prodotti orticoli del territorio (le aziende leader ci sono tuttte: pasta Opera, pomodori Danicoop e Sapori di Corbara, sottoli Maida ecc), con salumi e formaggi dell’Umbria, tanto cara a Paolo, che ogni tanto vi fa ritorno per procurarsi un po’ di cacciagione.

Le Vecchi Carceri, baccalà

Le Vecchi Carceri, baccalà

 

Le Vecchie Carceri, Fagioli e salsiccione

Le Vecchie Carceri, Fagioli e salsiccione

Eccellente la bruschetta iniziale con pesto di pancetta e sottoli, saporita e nulla unta la polpetta di melanzane con un cuore filante di provola. Bella a vedersi e ottima al palato la zuppetta di fagioli di Controne e salsiccione presentata in un “boccaccio” di vetro, gustosa la pasta e patate con riccioli di calamaro a cui un goccio d’olio a crudo regalava una marcia in più. Fritto alla perfezione il mussillo di baccalà a cui mancava un pizzico di sapidità (forse dissalato un minuto di troppo). Il dolce merita una menzione a parte, non tanto la pur buona crema bruciata ai frutti di bosco, ma l’eccellente tiramisù, uno dei migliori mai provati. Capiamoci, non è la versione classica e rassicurante che ti aspetteresti in una trattoria ma una rivisitazione spiazzante e golosa, sembra una piantina che sbuca dal terreno: crumble al cioccolato, due mousse, e sul fondo granita di caffè che ti sorprende col suo schiaffo gelato.

Le vecchie Carceri, tiramisù

Le vecchie Carceri, tiramisù

Gioco di consistenze, variazioni di temperatura, cioccolato e creme, c’è tutto in questo dolce che chiude l’esperienza alle Vecchie Carceri e fa scattare l’applauso mentale per Carminuccio, chef giovane e già molto bravo ma con ottime possibilità di conquistarsi un posto di primo piano nella ristorazione campana di qualità, basta lasciarlo fare. Carta dei vini in aggiornamento, da implementare con etichette meno conosciute che magari propongono vitigni minori, ma hanno aperto da tre  settimane e il tempo per fare un po’ di ricerca non manca. Il locale è attrezzato anche per fornire pietanze gluten free, Paolo  da farmacista ben consoce il mondo delle intolleranze alimentari. La toilette, molto curata, offre soffici asciugamani di cotone e persino proteggi-slip per signore come nei locali di fascia alta.

 

Le vecchie Carceri, bagno

Le vecchie Carceri, bagno

In sintesi un posto da seguire con attenzione per una sosta gastronomica di qualità. Senza farsi un muto, qui infatti si pagano circa 25 euro per tre portate mentre chi a pranzo vuole approfittare del menù low cost ne spende appena 12 per 2 portate più un dolce.. Se tutte le carceri fossero così, chi chiederebbe più l’indulto?

 

Trattoria Le Vecchie Carceri
Via A. Petrosini 9
Nocera Inferiore
tel 0815172581
chiuso martedi