Trofeo Stefano Bianconi, chef sanniti alla ribalta in terra umbra


Trofeo Bianconi. Gli chef premiati

Giuseppe Di Gioia, chef del ristorante Casal di Gioia di Amorosi, sale sul podio più alto del ‘Trofeo Stefano Bianconi’, competizione riservata agli chef di tutta Italia che da due anni si svolge a Città di Castello (in provincia di Perugia).

Oltre quaranta le “touche blanche” che si sono sfidate ai fornelli nella bella cornice dell’hotel ‘Le Terme di Fontecchio’ che ha ospitato la particolare kermesse che si avvale dell’organizzazione della Associazione Professionale Cuochi Italiani-Delegazione Cuochi Umbria (di cui è presidente il napoletano Giuseppe Romano, chef proprio del ristorante delle terme di Città di Castello dove è giunto dopo le sue prime esperienze campane ed altre attività all’estero) in collaborazione con il locale istituto alberghiero ‘F. Cavallotti’  e con gli altri istituti alberghieri dell’Umbria.

Trofeo Bianconi

Alla manifestazione hanno partecipato in qualità di commissari di giuria importanti rappresentanti del mondo della gastronomia italiana, a cominciare da Marco Faiella, chef del ristorante Collins del Brufani Palace di Perugia.

La gara culinaria lasciava liberi i partecipanti di cimentarsi in piatti caldi, freddi o particolari sculture artistiche, con l’intento di valorizzare la cucina italiana in tutti i suoi aspetti, stimolare la ricerca delle tradizioni da parte dei partecipanti e riconoscere ai cuochi il ruolo di amatori e divulgatori dei prodotti tipici nazionali e ambasciatori della cucina italiana nel mondo.

Trofeo Bianconi

Giuseppe Di Gioia, vincitore assoluto della kermesse, è riuscito a conquistare la giuria con il piatto ‘Costoletta di agnello di razza laticauda scottata su pietra calcarea di Telese con millefoglie di vitalba su uovo di chicchinella’. Questo piatto ha esportato in terra umbra la particolare bontà della carne della razza ovina di origini africane e tanto amata dai Borboni, carne che si segnala per un contenuto più basso di colesterolo grazie all’accumulo dei grassi nella coda (laticauda=coda larga). Insolito poi l’accostamento con la millefoglie di vitalba,  un’erba particolarmente comune (Clementis vitalba) di cui si utilizzano in cucina in genere i germogli raccolti nella stagione primaverile.

Con Di Gioia ha ben figurato a Città di Castello un altro protagonista dei fornelli attivo in terra sannita: Ciro Simeoli, chef del Resort Aqua Petra di Telese Terme che ha ottenuto la medaglia d’argento. Un mix di sapori alla base del piatto ideato da Simeoli per questa competizione: ‘Tagliolini con gamberi rossi con porcini e mozzarella di bufala’. Sicuramente una creazione che ben identifica il piatto come proveniente dalla Campania Felix.

 Oltre all’oro assoluto del sannita Di Gioia e all’argento di Simeoli si registrano un altro argento e ben tre bronzi ottenuti dal “team” Campania nell’ambito della particolare competizione gastronomica.

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