Un piatto di pasta nascosto nella dispensa: una ricetta del New York Times in tempo di crisi


Lo spaghetto di Mark Bittman

Un americano che ci insegna un piatto di pasta? Beh, sì come no. Poi se la ricetta, segnalata da Francesco Aiello, è pubblicata sul New York Times va letta. Primo per studiare lo stile descrittivo (la moderna superiorità colloquiale di Sigrid), secondo la motivazione. E questa è il profilo basso da tenere ai tempi della crisi e, magari, se si è single con un problemino di appetito da risolvere. Minimalismo si dice: trasformare la dispensa in un piatto gustoso ed economico. Cosa di cui al Sud, come scrive Mark, siamo maestri. Forse per questo la crisi ci colpisce lo stesso ma ci angoscia di meno.

di Mark Bittman

Almeno una volta a settimana sono alla ricerca di una cena da fare senza spesa, uno stile di cucina che suppongo vada in senso opposto rispetto alle mode attuali ma che mostra in maniera eccellente i benefici della mia dedizione al rifornimento della dispensa.

Spesso la cucina si basa sulla pasta. E sebbene io ripeta i miei piatti preferiti, sto gradualmente giungendo alla conclusione che non ci sono limiti ad attraenti combinazioni di paste secche e molte di queste originariamente sono state create nel Sud Italia.

Questo piatto non è preparato con ingredienti freschi eccetto una cipolla e un piccolo limone – entrambi alimenti base di una dispensa – e un po’ di prezzemolo. Infatti questo è un pasto ottenuto da una scatola, alcuni vasetti e una barattolo di latta. La scatola è la pasta (e forse le molliche di pane, ma se avete del pane raffermo tanto meglio), i vasetti sono i capperi e l’olio e il barattolo di latta rappresenta le sardine. Le sardine non sono solo economiche e sostanziose ma sono anche uno dei pochi pesci non (ancora) nella lista degli alimenti da evitare per motivi di linea, così a differenza della maggior parte dei pesci possono essere mangiate senza sensi di colpa.

Come tanti piatti a base di pasta questo non necessita di una preparazione complessa. Dovete far rosolare le molliche di pane, un compito che richiede attenzione per essere sicuri di toglierle dall’olio quando sono dorate. Ma una volta che sono pronte la preparazione del piatto richiede lo stesso tempo di cottura della pasta.

Iniziate a preparare la salsa ammorbidendo le cipolle in olio e cuocetele per meno di 10 minuti con l’aggiunta di limone, capperi e sardine. Quando la pasta è pronta, mescolate tutto insieme, con un po’ di acqua di cottura della pasta per amalgamare, le molliche di pane tostate e il prezzemolo se l’avete. Ci sono pochi altri modi migliori di questo per riutilizzare il contenuto di una dispensa ben fornita.

Traduzione di Novella Talamo

Qui l’originale dell’articolo di Mark Bittman sul New York Times

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