Una giornata a Vitigno Italia


di Antonio Prinzo

E’ la prima volta che visito Vitigno Italia, e sono tante le emozioni che ho messo insieme in questa giornata. Ci stavo ripensando sull’Eurostar che molto lentamente mi ha riportato a Roma. Il vino per me è passione e curiosità, in fondo un’ espressione d’arte che si fonde spesso a luoghi unici e città straordinarie come questa Napoli azzurra e tranquilla che ci ha accolti alla Mostra d’Oltremare. Tante facce nei due padiglioni, tante persone che capisci subito hanno davvero il vino nel sangue, come me a fine giornata, ma in questo caso soprattutto per gli assaggi fatti. Devo dire che l’impressione è stata di un evento ben organizzato e frequentato non dalle folle del fine settimana ma solo da veri appassionati del settore. Tanti gli stand visitati, ma di alcuni voglio dire qualcosa perché ho trovato e ritrovato persone che partecipano a quel carnet di vini del cuore che ognuno di noi ha dentro. E allora l’Azienda San Giovanni con Ida Corrado e il suo Tresinus 2007 dalla bella struttura e acidità che fa ben pensare al futuro (confermato dal 2006 ampio e ancora in crescita) che riporta alla mente i vigneti appesi su una collina che guarda il mare, proprio a Punta Tresino, uno dei paradisi del Cilento. Ecco l’Azienda di Gigino Reale che ha quella forza nell’accoglierti che ti fa sentire subito bene, il suo Tintore è fantastico, una grande testimonianza di assoluta tipicità senza compromessi e il ricordo della sua grande cucina in quel di Tramonti. Poi una sosta a Torre del Pagus che porta avanti la grande eredità del compianto Luigi Rapuano e che testimonia quanto di buono offre la terra del Sannio, un grande Aglianico, un grande “Impeto”. E tra i ricordi più forti Terre del Principe e le chiacchiere fatte con Manuela Piancastelli, tra Pallagrello e Casavecchia, tra musica e progetti, una testimonianza perfetta di amore per la terra e determinazione che nei suoi chiari e splendidi occhi leggi quasi senza bisogno di parole.Ed eccoci alla verticale di Greco di Tufo 2007 delle piccole vigne, verticale guidata con la passione unica di Luciano (ma che sarebbe il Sud delle emozioni senza Luciano?) che ci fa fare un viaggio tra nove piccole cantine che danno la prova di cosa è il territorio e la specificità di ogni piccolo produttore. Tutte belle espressioni di questo bianco opulento e importante, una in particolare mi ha colpito, Angelarosa di Santa Paolina, grande tipicità, bella struttura, un Greco con tanta strada davanti.Proprio una bella giornata a Vitigno Italia.