Valentina 2001 Fiano Cilento doc e i gamberi del fiume Sarno


Fiano Paestum Igt

Uva: fiano
Fascia di prezzo: nd
Fermentazione e maturazione: acciaio

Ci sono cose che si stanno disperdendo, come il ricordo delle persone, così anche i cibi che hanno nutrito intere generazioni svaniscono, seppelliti dai codici barra di merci solo formalmente sane ma che poi ci presentano il conto in maniera perentoria a distana di tempo.
I gamberi del fiume Sarno erano una prelibatezza di gioventù, era facile trovarli nelle bettole del nobile paese delle filande messo in ginocchio dall’ultima terribile alluvione.
Non potevo che ritrovarli da Raffaele Vitale a Casa del Nonno 13, un vero oste della memoria di quella è stata la gastronomia dell’Agro Vesuviano, la grande dispensa contadina di Napoli negli ultimi secoli. A lui si deve il recupero del San Marzano. Arrivo tardi a mezzanotte nel vento soffiato dai Balcani e l’ambiente si riscalda per la presenza di amici non esibiti, quelli con cui si cammina insieme nella vita.
Ed ecco che spuntano questi gamberetti, presentati come una fritatta ma senza uova. Una prelibatezza assoluta e rara, bagnata con un tre litri di Fiano Valentina 2001 di un viticolture vero, figlio di viticoltori, Alfonso Rotolo, il meno mediatico dei produttori cilentani.
La differenza tra il Fiano di Avellino e quello cilentano è proprio nel comportamento del tempo, perché il primo si scarnifica, evolve e resta aggrappato all’acidità esuberante e incontrolabile. Il secondo, invece,mette in risalto la polpa della frutta mentre la’cidità si ritrae. Effetto del suolo e del clima diversi. Il Fiano di Rotolo è austero, preciso, sa di buona frutta a pasta gialla, pesca, melone, ha note agrumate e tocchi di lavanda e zafferano.
Un bicchiere pieno e in assoluto equilibrio, con cui è possibile anche trascorrere la notte in una cena di auguri essenziale e ricca di sapori, vedi la lunguina con lo stocco e il suo ventricello, o il fegato di maiale. Pietanze che sempre più saranno cibi rari e rpeziosi, molto più del caviale, perché unici e irripetibili e non replicabili dagli scienziati pazzi delle multinazionali che controllano il mercato del cibo.
Cilento, Sarno, così lontani ma anche così vicini nella difesa dei propri cibi a tavola.

Sede a Rutino (Sa) – Via S. Cesareo, 18
Tel. e Fax 0974 830050 – Cell. 338 3839224
[email protected]www.alfonsorotolo.it
Enologo: Alfonso Rotolo
Ettari vitati:12
Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: aglianico, piedirosso, fiano, moscato e malvasia

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