Valentina 2006 Fiano Paestum igt


ROTOLO

Uva: fiano
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Chi mi segue sa che qui dentro entra solo ciò che ho provato e che mi stuzzica in qualche modo. Ristoranti e prodotti devono piacermi, così gli agriturismi e tutto il resto. Per il vino è un po’ diverso: tendo a parlarne quando li sento pronti, spesso mi trattengo perchè sono indeciso sull’evoluzione, poi, però, con mia grande sorpresa quando vado a fare lo <storico> delle schede mi accorgo che anche i tempi del mio convincimento coincidono di anno in anno, settimana  più , settimana meno. E’ il caso del Valentina 2006, poco convincente nelle degustazioni a Vini Buoni d’Italia, o comunque non tanto quanto il 2005 che aveva avuto la <Corona>, che, riassaggiato, sembra aver recuperato lo standard a cui ci ha abituato il Fiano di Alfonso Rotolo nel corso degli anni. Un po’ ovunque c’è stato ritardo, il Cilento, zona molto più calda dell’Irpinia, si presenta dunque prima all’appuntamento e il Valentina ha finalmente la compostezza necessaria per farsi apprezzare in bocca, oltre al ricco volume olfattivo, profondo e complesso dal floreale alle erbe della macchia mediterranea sino ai frutti bianchi che annunciano l’inizio dell’evoluzione. L’ingresso è ancora molto fresco, ma addomesticato, in bocca il vino occupa con una certa fatica tutto il palato, segno comunque di una vendemmia sicuramente controversa, ma alla fine ci riesce e resta stabile nel presidiarlo dimostrando tutta la persistenza necessaria ad un buon vino degno di qualche ambizione. Il finale non tradisce, riporta in modo rassicurante alle precedenti annate. Difficile dire come abbinare un bianco così gentile, poco aggressivo, direi su preparazioni un po’ concettuali come quelle della Cantinella del Mare a Vibonati, oppure su formaggi a pasta filata molto essenziali quali la mozzarella di bufala della Piana del Sele, meno sapida di quella Aversana, e i fiordilatte di Montella e della Penisola Sorrentina. Credo che l’elevamento in vetro, il passaggio in legno quasi non si avverte e ciò è meraviglioso, porterà ad ulteriori soddisfazione ma difficilmente il naso potrà passare dal bianco al giallo mentre la freschezza può mantenere ancora per un paio di anni la giusta potenza nel sostenere la beva.

Sede a Rutino. Via San Cesareo, 18. Tel. 0974.830050. www.alfonsorotolo.it. Enologo: Alfonso Rotolo. Ettari: 5 di proprietà e 2 in fitto. Bottiglie prodotte: 40.000. Vitigni: fiano, malvasia, moscato, aglianico, aglianicone, barbera.