Bevuta Old Irpinia tra sorprese e ricordi


Lello Tornatore in provincia di Napoli

Lello Tornatore in provincia di Napoli con Gino Oliviero

Grande rimpatriata al Cieddì di Portici dove il pasdaran irpino Lello Tornatore ha visitato il mitico Gino Oliviero, uno dei migliori osti d’Italia, che con la provincia di Avellino ha avuto un rapporto molto lungo con il suo locale La Maschera, chiuso nel 2011, tempio enologico per tante aziende che in quegli anni si affacciavano per la prima volta.

Di quella stagione esaltante (1995-2007) Gino ha conservato tante bottiglie che ama aprire quando riusciamo ad affacciarci nel bel locale nel cuore della cittadina vesuviana dove mancavamo da quasi un anno.
Sapendo della presenza del pasdaran irpino, stavolta però Gino si è superato, aprendo delle chicche rare e introvabili.
La premessa, ovvia,è che dopo tanti anni ogni bottiglia ha una storia a se e che queste non sono state certo conservate sempre in condizioni ottimali. Ma resta comunque la curiosità del risultato.

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VILLA RAIANO, FALANGHINA BENEVENTANO IGT 2006

Villa Raiano, Falanghina Beneventano igt 2006

Villa Raiano, Falanghina Beneventano igt 2006

Non male per una bottiglia di circa 5 euro realizzata con uve acquistate. Ancora una volta la Falanghina dimostra la sua longevità con naso di pasticceria e note fume. In bocca l’acidità regge bene la beva, ritornano note agrumate. Il finale è secco e lungo.
Voto 85/100

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PIETRACUPA, CUPO IRPINIA IGT 2003

Pietracupa, Cupo 2003

Pietracupa, Cupo 2003

Purtroppo il vino non ha retto. Naso ossidato, in bocca neanche una flebile traccia di acidità.
VOTO: NC

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PIETRACUPA, G GRECO DI TUFO DOCG  2003

Pietracupa, Greco di Tufo G 2003

Pietracupa, Greco di Tufo G 2003

Sarà stata forse l’annata calda, ma anche in questo caso il vino si è presentato ossidato, molle al palato, color arancio scuro.
VOTO: NC

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ROCCA DEL PRINCIPE, FIANO DI AVELLINO DOCG 2007

Rocca del Principe, Fiano di Avellino 2007

Rocca del Principe, Fiano di Avellino 2007

Sicuramente il vino della serata. Perfetto, fresco, secco, lungo. Del resto proprio di recente provato in una degustazione verticale completa dei Fiano di Rocca del Principe.  Non è comunque una delle mie annate preferite del vino di Ercole: troppo monocorde al naso, buona frutta e note balsamiche, ma poca profondità.
VOTO 88/100

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FEUDI SAN GREGORIO, SERPICO  Y2K 1995

Feudi di San Gregorio, Serpico Y2K 1995

Feudi di San Gregorio, Serpico Y2K 1995

Un vero regalo, Gino ha aperto una dele duemila magnum di un vino pensato da quel geniaccio della comunicazione di Enzo Ercolino creato per il 2000 con uve dichiarate aglianico in purezza del 1995. Noi pensiamo che un po’ di merlot ci fosse, soprattutto per la bocca un po’ troppo morbida per essere solo aglianico. In ogni caso le condizioni del vino sono perfette, il naso è fruttato oltre che di note balsamiche. Al palato resta buona la tonicità mentre la chiusura è lunga e secca.
VOTO 87/100

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CONCLUSIONI

A parte il rosso, nessun vino era stato pensato per tempi così lunghi. Perciò la Falanghina alla fine è stata una pizacole sorpresa. Si dice che il tempo è galantuomo. Vale sicuramente più per i vini che per gli uomini.
Infine un alert: nessuno tocchi l’ultima bottiglia di Oro di Pulcinella, un Campanaro pensato da Enzo Ercolino per Gino con i disegni di Lello Esposito!

Feudi di San Gregorio, Oro di Pulcinella

Feudi di San Gregorio, Oro di Pulcinella

 

Un commento

  1. Bellissima serata tra ricordi, cazzeggi e…bevute serie. Resta la grande intuizione filosofica del seguace di Parmenide e Zenone : ” l’aglianico non muore mai ” … :D

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