Vigna Savuco Valle del Crati Igt 2009 | Voto 87/100


Vigna Savuco Valle dei Crati Igt 2009 Serracavallo

Azienda Agricola Serracavallo
Uva: magliocco dolce
Fascia di prezzo: 25.00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35

Nel vasto patrimonio ampelografico calabrese esistono due specie varietali quasi simili, a cominciare dal nome: magliocco canino e magliocco dolce, che sono allevate entrambe soprattutto nel territorio cosentino. Il magliocco dolce è conosciuto anche con vari sinonimi: arvino, guarnaccia nera, marcigliana o greco nero, lagrima, castiglione, maglioccuni, mangiaguerra, gaddrica e mantonico nero.

L’Azienda Agricola Serracavallo di Bisignano, comune posizionato sulle colline che dominano la Valle del Crati a pochi chilometri dal capoluogo cosentino, è di proprietà di Demetrio Stancati, il quale nel 1995 ha iniziato un’opera di rinnovamento dei vecchi vigneti, avviando un’attenta selezione clonale dei vitigni autoctoni presenti in azienda, dando preferenza proprio alla coltivazione e rivalutazione del magliocco dolce. Questa è una varietà connotata da una maturazione tardiva e storicamente presente in loco fin dal XVI secolo, sicuramente originaria della Grecia, il cui nome vuol dire “strettissimo nodo” e si riferisce alla conformazione del grappolo d’uva.

Del magliocco dolce in purezza ho assaggiato l’etichetta Vigna Savuco Valle del Crati Igt 2009. Il vino, dopo la fermentazione, ha trascorso diciotto mesi in acciaio, trenta mesi in barriques e sei mesi in bottiglia. Il valore alcolometrico è arrivato a toccare i 14,5 gradi centigradi.

Nel bicchiere si scorge un colore cupo, rubino intenso e luminescente ai bordi. L’imprinting olfattivo è illimitato e prorompente, potendo esibire un coté fruttato di piccoli esemplari rossi sottoboscosi, come il lampone, la mora, il ribes ed il mirtillo, accompagnato da rimembranze agrumate, ficate e/o esotiche; da avvolgenze aromaticamente floreali di geranio, di violetta e di fiori appassiti; da venature erbacee di salvia, timo e alloro; da doviziose sfumature orientalmente speziate come noce moscata, vaniglia e pepe rosa; ed emblematici sussurri balsamici, mentolati, tostati, catrametosi, sapidi e ferrosi. La staffetta con il gusto mette in risalto anzitutto una vibrazione tannica ficcante, ma già sottile e garbata, per via di un rovere gentilissimo; seguita da un’elevata alcolicità che scalda tutto il cavo orale, a cui pone rimedio un’affilata lama acida che, come pompiere, spegne il fuoco in bocca. Il vino possiede una polpa setosa e matura ed è anche strutturato, morbido, intenso, libidinoso, articolato, fascinoso, complesso, profondo, aristocratico, carnoso, equilibrato, seducente, armonico e vigoroso. Il palato è austero, terroso, ammaliante e minerale. Finale slanciato e persistente. Longevità infinita. Abbinamento tradizionale con piatti strutturati a base di pasta al forno, cacciagione e formaggi stagionati. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede amministrativa a Cosenza – Via Piave, 51
Tel e Fax 0984 21144
[email protected] – www.viniserracavallo.it
Enologo: Mario Ercolino
Ettari: 55, di cui 35 vitati
Bottiglie prodotte: 80.000
Vitigni: magliocco dolce, pecorello, cabernet sauvignon, riesling e chardonnay

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