I vini di Barone di Rutino alle Macine di Ascea Marina


Le Macine, da sx Grazia Marra, Oreste Angelico, Luciano Ferolla e Stefano D'Angiolillo

Le Macine, da sx Grazia Marra, Oreste Angelico, Luciano Ferolla e Stefano D’Angiolillo

di Enrico Malgi

Ancora una lieta serata trascorsa al Ristorante Le Macine di Ascea Marina del patròn Luciano Ferolla in compagnia del consolidato gruppo di appassionati enofili, all’insegna del buon cibo e dell’altrettanto ottimo vino. Sotto la luce dei riflettori questa volta è capitata, non per caso, la storica azienda vitivinicola cilentana Barone di Rutino dei due proprietari Giuseppe Di Fiore e Francesco Barone, entrambi presenti all’evento.

Barone, i vini

Barone, i vini

Solita e gustosa sequela di numerosi ed imperdibili hors-d’oeuvre di terra e di mare, seguita da uno sfizioso primo di pasta, da un ricco piatto di formaggi vari e da due diversi tipi di dolci. Il tutto preparato come sempre dalla brava cuoca Grazia Marra e dal suo collaboratore Stefano D’Angiolillo. In sala alla mescita dei vini il professionale ed inappuntabile sommelier Oreste Angelico. Tre le etichette presentate, più uno speciale liquore prodotto con i fichi del Cilento.

Le Macine, cono di bresaola ripieno di formaggio fresco

Le Macine, cono di bresaola ripieno di formaggio fresco

 

Le Macine, crostini di salmone e formaggio

Le Macine, crostini di salmone e formaggio

 

Le Macine, salmone ed alici marinate

Le Macine, salmone ed alici marinate

 

Le Macine, verdure grigliate

Le Macine, verdure grigliate

Si è cominciato con il Vignolella Fiano Cilento Doc 2014.

Alla vista si espone un bel colore giallo paglierino chiaro e lucente. Al naso il vino sfodera intensi profumi fruttati e floreali del territorio cilentano, come la pesca bianca, il mandarino, la ginestra ed il gelsomino. Bocca ampia che accoglie con ospitalità il sensuale sorso ricco di pervasive percezioni palatali che sfociano in freschezza, sapidità, eleganza, succosità e mineralità. Sorso che poi disegna sulla lingua un’ottima silhouette leggiadra ed affusolata e seguita da un appeal reiteratamente fruttato e floreale. Finale lungo e godibile.

Secondo vino in degustazione è stato il Vestalis Bianco Paestum Igt 2014, prodotto con la rara ed antica uva autoctona Santa Sofia. Tentativo aziendale coraggioso, unico nel Cilento, di voler valorizzare e rilanciare una specie varietale riesumata e che per troppo spesso è stata confusa col fiano.

Cromatico giallo paglierino più carico nel bicchiere rispetto al Vignolella. Seducente il profilo aromatico che rispecchia il territorio di appartenenza, connotato da profumati svolazzi di fiori di campo, di pesca gialla, di essenze citrine, di erba mediterranea e/o di odorose sensazioni leggermente affumicate. Ingresso in bocca del vino morbido e cristallino, alimentato poi da limpidi ricami di gusto, con un’incidenza salmastra e da una fibrosa e rivitalizzante trama fresca, eterea, fruttata e floreale. Retrogusto un filino corto. Nel complesso, come già si sapeva, si è avuta l’ennesima conferma di un vino organoletticamente diverso dal fiano, ma non per questo da sottovalutare o da scartare.

Le Macine, trofie con tonnetto fresco, olive e rucola

Le Macine, trofie con tonnetto fresco, olive e rucola

Terzo ed ultima bottiglia presentata è stata il Pietralena Aglianico Cilento Doc 2012.

Intenso e già assestato colore rubino, con lampi purpurei. Bouquet inebriante e coinvolgente, che evidenzia una raffinata e variegata gamma aromatica: piccoli frutti del sottobosco e drupe rosse; sentori speziati di vaniglia, di noce moscata e di chiodi di garofano; soffi di menta, di eucalipto e di ginepro; e tratti sapidi e balsamici. L’incipit gustativo è cadenzato da una tessitura tannica già ammorbidita e da una spalla acida che alita freschezza a tutto il cavo orale. Carattere fiero ed austero di un vino connotato da un timbro terroso, dinamico, equilibrato ed armonico. Finale pervasivo. Da serbare a lungo.

Sulla torta di mela e la caprese è stato servito il “Che Fico”, un liquore a base di fichi del Cilento che ha letteralmente affascinato e conquistato i presenti.

Le Macine, torta caprese e torta di mele

Le Macine, torta caprese e torta di mele

 

Barone, liquore di fichi del Cilento

Barone, liquore di fichi del Cilento

 

Foto di Iole Ferolla

 

Ristorante Le Macine
Via Grisi, 14 – Ascea Marina (Sa)
Tel. 0974 972142 – Cell. 338 7732156
[email protected]www.ristorantelemacine.eu
Sempre aperto a pranzo e cena
Pasto completo 25,00 – 30,00 euro escluse le bevande

 

Cantine Barone
Via Giardino, 2 – Rutino (Sa)
Tel. 0974 830463
[email protected]www.cantinebarone.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari di proprietà: 12, più conferitori di fiducia
Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: aglianico, piedirosso, barbera, fiano, santa sofia, moscato bianco e malvasia bianca