Vini di Casebianche di Torchiara – Nuove annate


Betty Iuorio e Pasquale Mitrano

Betty Iuorio e Pasquale Mitrano

di Enrico Malgi

Com’è bello, fa proprio tenerezza. E’ un bambino appena nato. E piange, perché vuole attirare l’attenzione soltanto su di sé. Prima c’erano soltanto il fratellino e la sorellina, mentre adesso la famiglia si è allargata, accogliendo il terzo figlio. E così è nato Pashkà (il padre putativo Pasquale Mitrano può avere condizionato in qualche modo il nome? Non ne sono sicuro, ma il dubbio è legittimo). Segni particolari: assolutamente rosso, frizzante quanto basta come i suoi germani e stesso parto spontaneo in fase di vinificazione. E cosa dicono il fratello Il Fric a la sorella La Matta? Sono contenti ovviamente, pensando che la famiglia adesso è proprio completa, anche per ragioni cromatiche, perché c’è il rosso, il rosato ed il bianco. Possono andare sicuramente fieri di aver completato la gamma familiare-aziendale.

Vini di Casebianche

Vini di Casebianche

Pasquale Mitrano e Betty Iuorio mi accolgono nella loro azienda di Casebianche con molta eccitazione e mi comunicano subito la lieta notizia: la nascita di Pashkà Rosso Frizzante Paestum Igp 2016. Un rosso frizzante appunto, metodo ancestrale, vale a dire che come La Matta ed Il Fric la rifermentazione avviene in bottiglia, aggiungendo semplicemente il mosto ottenuto dal vino base. Blend di aglianico e barbera fifty-fifty. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.

Colore rosso lucente e sfavillante nel bicchiere, con bagliori purpurei. Spuma soffice, delicata ed evanescente. Espressivo e seducente il bouquet che ricorda i piccoli frutti del sottobosco, la viola mammola, fragranze floreali e la macchia mediterranea. La bocca accoglie subito un sorso frizzante ma non troppo, che placa la sete. Tocco morbido, fresco, pulito, scorrevole, sapido ed affusolato. Slancio aromatico nitido, succoso ed elegante. Appagante il retrogusto. Da spendere sulla pizza, su minestre e tagliere di salumi. Prosit!

Visto che ci siamo, Pasquale e Betty mi propongono di assaggiare anche le nuove annate dei loro vini. Naturalmente accetto con molto entusiasmo.

La Matta Vino Spumante Bianco Integrale Dosaggio Zero 2016

Lo spumante artigianale cilentano, semplice, puro e senza solfiti, che ha conquistato il mondo, entrando di diritto perfino nei più prestigiosi ristoranti del mondo. Raccolta delle uve in anticipo per preservare l’acidità. Metodo ancestrale. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Prezzo sempre intorno ai 10,00 euro.

Bianco offuscato e naif. Piccole bolle fresche, gioiose, divertenti e nature. Invitanti profumi di glicine, di lavanda, di mela golden, di pera abate, di mandarino, di muschio, di tiglio e di camomilla. In bocca il vino si rivela fresco, vivace, essenziale, minerale, rinfrescante e dissetante. Sorprendente la serbevolezza. Da preferire come aperitivo o da abbinare a pesce crudo e sfiziosità varie. Prosit!

IL Fric Aglianico Rosato Frizzante Secco Paestum Igp 2016

Solo aglianico. Trilogia completata con lo stesso procedimento de La Matta e del Pashkà. Maturazione in acciaio e boccia. Tenore alcolico di dodici gradi. Prezzo finale sempre uguale intorno ai 10,00 euro.

Colore rosé lucente. Impatto olfattivo delicatamente fruttato e floreale di ottima stoffa, che evidenzia soprattutto sussurri di lamponi, di ribes, di melograno, di ciliegia e di viola. In bocca il sorso è naturalmente petillant e secco e scorre fresco, lieve, fragrante, sfizioso e succoso. Carezzevole, vellutato e profumato il bel finale, che regala una beva piacevole, garbata e persistente. Vanno bene i finger food e la carne bianca. Prosit!

Iscadoro Bianco Paestum Igp 2015

Classico blend cilentano d’antan di fiano, malvasia e trebbiano. Fermentazione e maturazione in acciaio, legno e vetro. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo in enoteca sui 12,00 euro.

Colore giallo brillante. Profilo olfattivo sintomatico per la purezza di espansivi profumi, che rimembrano sospiri floreali di gelsomino e di ginestra, carezze di un frutto maturo di mela e di arancia ed effluvi vegetali. L’impatto del sorso sulla lingua è segnato da vibranti percezioni di fresca sapidità, da un’infiltrante tensione dinamica e da uno sviluppo palatale morbido e sensuale. Retrogusto appagante. Frutti di mare, carpaccio di carne e latticini in abbinamento. Prosit!

Cumalè Fiano Cilento Dop 2016

Solo fiano e solo acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo intorno ai 10,00 euro.

Giallo paglierino, con riflessi verdolini. Il naso è chiamato subito ad emettere un giudizio netto, dopo attenta aspirazione. E così vengono svelati profumi giovani, eleganti, fruttati, floreali ed erbacei, che in ordine sparso richiamano sospiri di ananas, di mela, di ginestra, di tiglio, di citronella, di acacia e di timo. L’attacco in bocca è segnato da una verve giovane, leggera, fresca, cristallina, morbida ed agrumata. Sapido e lungo l’ottimo fraseggio finale. Da provare con la cucina marinara territoriale. Prosit!

Dellemore Rosso Cilento Dop 2015

Mix di aglianico, barbera e piedirosso. Acciaio, legno e boccia. Tredici i gradi alcolici. Intorno ai 10,00 euro il prezzo finale della bottiglia.

Pregevole il bel colore rosso rubino scintillante che si scorge nel bicchiere. Olfattivazione avvolgente, in cui prevalgono profumi fruttati del sottobosco e di amarene ed articolate suadenze floreali e vegetali. Bocca ampia, voluminosa e di straordinaria purezza, che scansiona un sorso strutturato e corposo, ma anche morbidamente tannico ed elegante. Creptii di balsamo, mentolo e spezie. Timbro terroso. Vino nel complesso equilibrato ed armonico, che stimola la beva. Retrogusto persistente. Ideale compagno di formaggi semistagionati, affettati e risotto ai funghi porcini. Prosit!

Cupersito Aglianico Cilento Dop 2013

Aglianico in purezza. Maturazione in acciaio, legno e vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo in enoteca intorno ai 15,00 euro.

Vivo e rubineggiante il colore che si scruta nel bicchiere. Bouquet intenso ed avvolgente, che respira classici profumi del sottobosco, come i mirtilli, ribes e lamponi, intrecciati ad effluvi floreali di violetta e di rosa appassita. Sentori eterogenei di pepe nero, cannella, noce moscata, vaniglia, incenso, tabacco, caffè, eucalipto, cuoio, timo, salvia, liquirizia e tostato vanno poi a completare l’ampio spettro olfattivo. Sulla lingua atterra un sorso tannico quanto basta, ma non graffiante. E poi il vino si dimostra fresco, asciutto, succoso, morbido e materico. Vibrazioni sapide e minerali stuzzicano il cavo orale. Struttura reattiva, rotonda e perfino elegante. Chiusura persistente. Da preferire su carni arrosto e formaggi a pasta dura. Prosit!

 

Azienda Agricola Casebianche
Via Case Bianche, 8 – Torchiara (Sa)
Tel 0974 843244 – Fax 0974 841491
[email protected]www.casevianche.eu
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: aglianico, barbera, piedirosso, fiano, trebbiano e malvasia

2 Commenti

  1. Il Fric era uno dei soli tre vini che teneva in carta Lopriore, sintomatico…

  2. E come lo hai trovato Marco? E con che lo hai abbinato? Comunque non ti preoccupare perché gli altri vini di Casebianche te li farò assaggiare quando verrai qui nel Cilento. Ciao.

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