World’s 50 Best Restaurants: tutta l’Italia da Nadia Santini a Massimo Bottura


Nadia Santini

  • Il Combal.Zero di Davide Scabin   rientra in classifica al 40° posto

  • Piazza Duomo, con lo chef Enrico Crippa, fa   il suo debutto al 41° posto

  • Le Calandre dei fratelli Massimiliano e   Raffaele Alajmo sale di 5 posizioni rispetto al 2011 e si classifica al 27°   posto 

  • Nadia Santini del ristorante Dal Pescatore di   Canneto sull’Oglio si aggiudica il premio Veuve Clicquot World’s Best   Female Chef e si posiziona al 74° posto

 

Dopo sette anni di attesa dietro le quinte, i fratelli Joan, Joseph e Jordi Roca sono saliti sul gradino più alto del podio nella classifica The World’s 50 Best Restaurants sponsorizzata da S.Pellegrino e Acqua Panna e organizzata dalla rivista britannica Restaurant El Celler de Can Roca di Girona è da tempo osannato dalla stampa e dagli appassionati di tutto il mondo come una delle mete più emozionanti dove consumare un’esperienza gastronomica. Dopo due anni in seconda posizione, El Celler sale al vertice al posto del danese Nomaprimo in classifica dal 2010 fino allo scorso anno, ora medaglia d’argento.

 

Per i fratelli Roca, autentici fuoriclasse, la ristorazione è un affare di famiglia: era il 1920 quando i nonni Joan e Angeleta aprirono un piccolo locale a San Martì de Llémena, il 1967 quando i genitori Josep e Montserrat inaugurarono a Girona il Can Roca. Il Celler apre i battenti nel 1986, accanto allo spartano locale di famiglia. Una conchiglia minimalista per una cucina che fa a gara in sottrazione, prendendo forma tecnica dopo tecnica fino a posizionarsi fra i primi ristoranti al mondo. E sono presto due stelle Michelin, che poi diventano tre nel 2010, col secondo posto assoluto nella classifica dei 50 Best a inizio 2011.

 

Immaginifica, avanguardista, tecno-emozionale, così la penna del grande critico spagnolo Pau Arenos ha definito la cucina del Celler che è uno dei 4 ristoranti spagnoli ( le insegne europee sono sono in tutto 29 ) presenti in classifica.    Se la Spagna conquista il vertice, l’Italia ha ben più di un motivo per festeggiare quest’anno. Dopo cinque edizioni in classifica, l’Osteria Francescana di Modena, con la sua cucina che abbraccia secoli di tradizione italiana ricostruendola attraverso la lente della modernità, sale sul podio guadagnando due posizioni rispetto al 2012.

 

Le Calandre di Rubano con i fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo sale di 5 posizioni arrivando al 27° posto. Il Combal.Zero di Rivoli fa il suo rientro in classifica al 40° posto mentre debutta tra i 50 Best il ristorante Piazza Duomo di Alba con lo chef Enrico Crippa,  41° .

 

Altro importante risultato per l’Italia è il premio Veuve Cliquot World’s Best Female Chef 2013 assegnato quest’anno a Nadia Santini del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio.   La Francia vanta sei ristoranti in classifica,  il primo – l’Arpege di Parigi – è 16° , tutti gli altri perdono posizioni in classifica tranne una new entry (Septime a Parigi) che fa il suo ingresso in  49° posizione).  Al grande  Alain Ducasse è stato conferito il premio alla carriera, il Lifetime Achievement Award 2013.

 

Il contingente britannico rimane immutato; la più alta new entry dello scorso anno, Dinner , sale di due posti e si classifica in 7°posizione, The Ledbury di Brett Graham sale di una posizione, al numero 13, mentre The Fat Duck di Heston Blumenthal si classifica al 33° posto.   Ottimi risultati per la ristorazione sudamericana che vanta sei ristoranti tra i primi 50 fra cui il  peruviano Astrid Y Gaston, salito di 21 posizioni fino alla 14° aggiudicandosi il premio Highest Climber e  il D.O.M di Alex Atala al 6° posto.    In seguito al successo riscosso dagli Asia’s 50 Best Restaurants Awards, annunciati per la prima volta la scorsa primavera a Singapore, l’Asia conta ora sette ristoranti nella classifica mondiale, tra cui il Narisawa di Tokyo che guadagna la migliore posizione – 20° posto – e il premio Sustainable Restaurant Award assegnato al ristorante che ha ottenuto la valutazione più alta relativamente alla responsabilità ambientale e sociale.   Con sei ristoranti in classifica, gli Stati Uniti si dimostrano ancora una volta una presenza di peso a livello internazionale. La posizione più alta in classifica è occupata dall’Eleven Madison Park di New York al 5° posto. Il premio Chefs’ Choice Award , riconoscimento che gli chef in classifica attribuiscono al collega più stimato, è andato a Grant Achatz dell’Alinea di Chicago, classificatosi 15° .   L’australiano Attica si è aggiudicato il premio Highest New Entry debuttando al 21° posto in classifica.

 

Il premio One To Watch, assegnato al ristorante che più di altri potrebbe rivelarsi vincente in futuro, è andato al ristorante sudafricano The Test Kitchen aperto a Cape Town dallo chef di origine britannica Luke Dale-Roberts.   La classifica The World’s 50 Best Restaurant è redatta in base ai voti della Diners Club® World’s 50 Best Restaurants Academy, un gruppo composto da oltre 900 leader internazionali nel settore della ristorazione (critici gastronomici, cuochi, ristoratori e gastronomi di lungo corso ).

 

L’Accademia è costituita dai rappresentanti di 26 macro regioni del mondo, ognuna delle quali è composta da una giuria di 36 membri.

 

Ogni membro ha a disposizione sette voti; di questi sette, almeno tre devono essere assegnati a ristoranti situati al di fuori della propria regione di competenza. I membri elencano le proprie scelte in ordine di preferenza, in base all’esperienza vissuta nei diversi ristoranti nei 18 mesi precedenti il voto.    Twitter: @TheWorlds50Best

 

Elisa Zanotti  |  MAGENTAbureau c.so Magenta 46  |  Milano Mob. + 39 347 2441081 [email protected]

2 Commenti

  1. E del grande Niko Romito neppure un accenno ? Un poco di Sud almeno con Niko e Don Alfonso popteva rallegrare noi
    meridio0nalisti e meridionali.

  2. Non capisco perché si sia così provinciali da non voler riconoscere l’ alta qualità anzi la suoeriorita dei ristoranti scandinavi.

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