
#stwEATterature / Buridda. Agrigourmet Intatto, Calice al Cornoviglio (SP)
di Fabrizio Scarpato Pranzo, tra nubi estive e zeffiri sereni. E intanto fuggequesto reo tempo e van con lui le torme delle cure onde meco egli
di Fabrizio Scarpato Pranzo, tra nubi estive e zeffiri sereni. E intanto fuggequesto reo tempo e van con lui le torme delle cure onde meco egli
di Fabrizio Scarpato Come ogni mattina guardò attraverso la vetrina del piccolo negozio di lane e fili sotto i portici. E la vide, bionda e
di Fabrizio Scarpato Prese tra le dita lo stelo di un soffione di tarassaco e ristette un attimo: esprimere un desiderio mentre tutti gli acheni
di Fabrizio Scarpato Stava incocciando il cuscus nella mafaradda quando ebbe un’esitazione. Non se l’aspettava più, e lì per lì nemmeno aveva saputo ben interpretare
di Fabrizio Scarpato Aveva la pelle che profumava di arance. “Mii’… io sono nata a Ribera, e tra le arance ci sono cresciuta”. Lo diceva
di Fabrizio Scarpato Un ultimo bicchiere, per scaldarsi. Il vino s’era fatto rubino profondo, sino al cuore, l’unghia appena marcata d’arancio. Fissò lo sguardo sugli
di Fabrizio Scarpato Se lo vuoi, rimani. Ultimo bicchiere di una sera che è già passato. Bello, peraltro. Come lui. Il vino è decisamente prossimo
di Fabrizio Scarpato A volte i nomi non vengono per caso. E quindi mi piace credere che Luca Bagordo, Bago, abbia pensato alle corriere per
di Giancarlo Maffi Fino a quando non sono arrivato a pagina 80 non avevo pensato di scrivere qualcosa su “L’Ispettore Michelin” di Scarpato. Sul blog
di Fabrizio Scarpato “Picasso mi guarda dal muro, in mutande e a torso nudo. Subito mi accerto di essere vestito, ché non sarebbe un bello
di Fabrizio Scarpato Si fece fotografare abbracciata a una vigna centenaria. Era visibilmente stanca per la vendemmia, ma non per questo meno bella. Si tolse
di Fabrizio Scarpato L’ultimo spettacolo di Kripp Alla fine si era persuaso che il Krug fosse roba per vecchi. Lo capì mentre ne sorseggiava un
di Fabrizio Scarpato “Michelin? Allô…” “Mmmm…” E’ sempre nervoso nei giorni precedenti il Sei Nazioni, forse l’ho disturbato mentre sorseggiava il suo sidro, più probabilmente
di Fabrizio Scarpato Sarà stato il nome, Eichhorn, nome di montagne, suono di strapiombi: Matterhorn, Lauberhorn… Sarà stato quel colore, di un giallo così gelido
di Fabrizio Scarpato Il cuore di Kripp Era finito a camminare sulla spiaggia di Ribensborg sgranocchiando sfiziose chips di orecchie di maiale di Linderöd. Krippnick
di Fabrizio Scarpato La guardo, seduta di fronte a me. E’ bella, anche con quell’aria malinconica che ha quando cerca di dirmi qualcosa, magari una
di Fabrizio Scarpato Kripp e l’amore L’aveva notata per via delle mani di carnagione chiara, le unghie laccate di rosso vermiglio. Krippnick Scrackalbott a malapena
di Fabrizio Scarpato Era arrivata al casale verso sera, sperando quasi di bucare una gomma tanta era la voglia di andarci. Passò in rassegna i
di Fabrizio Scarpato La radio gracchia cercando stazioni nella nebbia. A sinistra l’indicazione “mele campanine”, a destra si vendono ciccioli. Il fiume chissà dov’è.
di Fabrizio Scarpato Li ho visti, salendo verso Putzer Kreuz: il rosso dei funghi a pallini bianchi, l’arancio dei pinaroli, il verde dei prati e
di Fabrizio Scarpato Quella sera non aveva voglia di suonare. Non gli era mai accaduto: indossare il tracht tirolese e inforcare la fisarmonica era sempre
di Fabrizio Scarpato I carrelli del supermercato non ci sono più. Ora la vista spazia su un prato curato, circondato da siepi. Oltre, il buio.
di Fabrizio Scarpato Erano tanti anni che desiderava venire in Costiera. Suo marito aveva sempre trovato un motivo per non partire: il lavoro, una scusa,
di Fabrizio Scarpato Contrasti. Forte dei Marmi è il posto giusto: qui al semaforo i poveri in macchina guardano i ricchi passare in bicicletta. Così