50 Top Pizza: in un anno 3.714 articoli, 47 Paesi, 25 lingue, 6 milioni di euro di valore

Pubblicato in: 50 Top Pizza

 

L’edizione 2022 di 50 Top Pizza ha fatto parlare di sè in 47 Paesi dei cinque continenti. La Rassegna Stampa dell’anno 2022 include 3.714 articoli, in 25 lingue, pubblicati dal primo gennaio al 23 dicembre.
Un successo planetario dovuto alla formula agile, chiara e libera da condizionamenti, ritenuta affidabile dai maggiori network mondiali. Il valore complessivo della rassegna stampa, social esclusi è di 6.127.550 euro. 

La rassegna stampa di 50 Top Pizza

50 Top Pizza e i paesi coinvolti

Italia, UK, USA, Francia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Germania, Belgio, Romania, Finlandia, Svezia, Estonia, Lettonia, Macedonia del Nord, Svizzera, Ungheria, Croazia, Slovenia, Lituania, Serbia, Russia, Bulgaria, Olanda, Ucraina, Bosnia, Turchia, Thailandia, Giappone, Cina, Australia, Polonia, Oceania, India, Taiwan, Corea del Sud, Filippine, Austria, Canada, Cuba, Repubblica Dominicana, Argentina, Messico, Emirati Arabi Uniti, Brasile, Africa, Finlandia.

Qui tutti i link degli articoli

Valutazione economica

La valutazione economica della rassegna stampa viene effettuata da l‘Eco della Stampa per le uscite in italiano e da Idonea Comunications per la parte relativa all’estero. L’ammontare complessivo della rassegna è di 6.127.550 euro per la parte relativa alla stampa e di un traffico social che ha prodotto 54.000 tag con l’hastag 50 Top Pizza. Una stima approssimativa al 30% del ribasso, indica che le notizie di 50 Top nel 2022 sono arrivate a 1.200.000.000 di persone.

50 Top Pizza nelle televisioni del mondo

50 Top Pizza in tv in Italia

Le regole di 50 Top Pizza

Vale la pena di ricordare i principi base su cui scegliamo le pizzerie e le classifichiamo.
1-Attraverso una rete di ispettori anonimi non legati da interessi commerciali e coordinati a livello regionale e nazionale lanciamo un sondaggio a inizio anno a cui seguono le visite paganti e in anonimato. Siamo la Guida che paga meglio le schede realizzate per le pizzerie: 40 euro netti in Italia e 100 all’estero. Investiamo nel capitale umano, che in genere gli altri tagliano nei costi, e questo ci aiuta a stare sul pezzo.

2-Nonostante le ripetute insinuazioni sui social, quando esplicitate in termini di reato di diffamazione sempre portate in Tribunale, e per quanto si possa credere e dire in giro, non c’è alcuna correlazione fra la presenza in classifica e i partner. Siamo l’unica guida italiana non sponsorizzata da mulini proprio per evitare ogni sospetto in questo senso. INSOMMA, NON E’ NECESSARIO ACQUISTARE PRODOTTI DEI PARTNER PER SCALARE LA CLASSIFICA proprio perchè abbiamo un rapporto sano e i partner hanno un loro evidente ritorno grazie alla straordinaria visibilità del progetto che non ha eguali. Si tratta di leggende metropolitane, come quando prima si diceva che per entrare nella Michelin bisognava comprare vino francese.

3-Scopo ultimo della guida è quello che ogni critico dovrebbe avere come comportamento deontologico, per i giornalisti fissato dalla legge di istituzione dell’ordine: fornire un servizio che garantisca il lettore, i clienti delle pizzerie. Siamo amici e ammiriamo tanti pizzaioli che fanno un lavoro duro, ma i rapporti personali non entrano nelle scelte che sono frutto di una elaborazione complessiva. Ci teniamo alla distinzione fra comunicazione e informazione, molto confuse, purtroppo, in Italia negli ultimi dieci anni. Ognuno sceglie cosa fare legittimamente, noi abbiamo l’ambizione di far critica gastronomica. E il prestigio della guida è dovuto proprio a questa impostazione.

4-Invitiamo a segnalare chi si presenta a nome di 50 Top Pizza. Gli ispettori non si presentano mai, vengono, pagano il conto e se ne vanno, mai nella stessa pizzeria due volte. Chi si presenta a nome nostro è un impostore. Anche chi si presenta come parente nostro, incredibile ma è così: i morti di fame pur di scroccare una pizza a ingenui pizzaioli si sono inventati anche questo. Se qualcuno si presenta come amico di uno di noi fatelo pagare. Se è veramente amico nostro vi ringrazierà.

Sono stati anni difficili. Lo sono ancora perchè si lavora nell’incertezza. Ma noi siamo fiduciosi nella energia vitale di questo comparto grazie alla esperienza delle famiglie tradizionali e all’energia dei giovani che si sono appassionati a questo lavoro creando una ragione di riscatto sociale.

Buon 2023 a tutti.

Barbara Guerra, Luciano Pignataro, Albert Sapere


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version