Aglianico 2011 Pompeiano igt | Voto 83/100

Pubblicato in: Napoli

MICHELE ROMANO

Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 1 a 5 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Vista: 5/5. Naso 23/30. Palato 25/30. Non Omologazione: 30/35

Ecco uno dei tanti stupendi vini di servizio che regala il Sud. Di quelli che hai una pasta tradizionale a pranzo in famiglia, e poi magari devi uscire: un rosso della convialità molto efficace per restituire il senso profondo del nostro mangiare, almeno da quanto greci ed etruschi, e qualcuno prima di loro, ha coltivato le viti.

Qui parliamo di viti straordinarie, piantate sulle sabbie nere vulcaniche a Boscotrecase e Terzigno e vinificate da Michele Romano a Ottaviano nell’azienda fondata dal nonno dove ancora oggi si celebra la trafica con i conferitori in grande armonia ed amicizia.

Il manico è Antonio Pesce, il rapporto tra le due famiglie è antico, da queste parti la tradizione non è nostalgia vissuta nelle case, ma rapporti di lavoro consolidata, rispetto della parola, condivisione del senso della comunità.

Questo è un vino fresco, sapido, di buon corpo, in equilibrio di alcol con tannini protagonisti che mai consentirebbero alti punteggi in una degustazione seriale, ma quello che appare un limite è invece un vantaggio quando sulle tavole questo rosso affrontà ragù e parmigiane, paste al forno e braciole. Ecco allora il senso del successo e della avidità con cui si bevono e si consumano, e si finiscono, queste bottiglie.
L’Aglianico di Michele dovrebbe stare in ogni osteria, perché costa come un piatto di portata, proprio come era sempre stato in passato. Una esecuzione perfetta e confortante.

Sede a Ottaviano, via Prendelete 60. Tel. 081. 8279722. www.micheleromanovini.com. Enologo: Antonio Pesce. Ettari: 8 in conduzione. Bottiglie prodotte: 600.00. Vitigni: coda di volpe, faòanghina, caprettone, catalanesca, piedirosso, sciscinoso, aglianico.


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