Aglianico Colli di Salerno Igt 2009 Mila Vuolo

Pubblicato in: Salerno
Aglianico Colli di Salerno Igt 2009 Mila Vuolo

di Enrico Malgi

Mi piace scegliere dalla mia cantina vini datati di cui anni addietro avevo assaggiato lo stesso millesimo, per testarne la tenuta.

Ecco qui un’ottima bottiglia di sedici anni di età che ha accompagnato il mio pranzo domenicale e che avevo già degustato ad agosto del 2015: Aglianico Colli di Salerno Igt 2009 Azienda Agricola Vuolo. Etichetta che proprio nel 2015 aveva conseguito il primo posto a Radici del Sud.

Aglianico in purezza maturato per tre anni fra acciaio, barriques e vetro. Tasso alcolico di quindici gradi.

Nel calice traspare una tonalità di rosso granato molto vivo, accattivante e sanguigno. Dall’irresistibile ed abbondante bouquet si sprigionano voluttuosi, esplosivi e poliedrici profumi di tanta buona roba, che vanno subito all’assalto delle narici. L’incipit trasmette immediatamente performanti aromi fruttati di ciliegia, prugna secca, uva passa, scorza d’arancia, ribes, mirtilli, gelso nero e lamponi. Di concerto ecco che si intrecciano poi gradevoli nuances floreali di viola e di petali di rosa, giocosità vegetali di macchia mediterranea, suadenze speziate di pepe nero, noce moscata e chiodi di garofano e sospiri terziari di incenso, china, tabacco, liquirizia, cuoio, resina, caffè torrefatto e cioccolato fondente. L’impatto del sorso sulla lingua comunica all’istante un bonus di calore alle papille gustative, insieme ad intense percezioni tattili austere, corpose, potenti, strutturate, complesse, scalpitanti, materiche, carnose, esuberanti e pimpanti. Timbro terroso. Impalcatura tannica solida ed aggraziata. Espansione palatale balsamica, rotonda, morbida, elegante, ammaliante, raffinata, fine, intrigante, seducente, scattante, infiltrante, dinamica e ben ritmata. Vino ancora ricco di acidità che dà spinta ed alimentato poi da un vortice di luce e di contrasti. Legno ben dosato. Allungo finale persistente e godibile. Penso che potrebbe durare integro ancora per qualche anno. Perfetto su un piatto di lasagna al forno e formaggi stagionati.

 

Azienda Agricola Vuolo

Salerno – Località Passione di Rufoli

Te. 089 282178 – Cell. 347 3428746 – mila.vuolo@virgilio.it

Enologo: Guido Busatto

Ettari vitati di proprietà: 3,5 – Bottiglie prodotte: 13.000

Vitigni: Aglianico, Cabernet Sauvignon e Fiano.

 

Scheda del 2 agosto 2015

Aglianico Colli di Salerno Igt 2009 | Voto 89/100, winner a Radici del Sud

Azienda Agricola Vuolo
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: 25,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 27/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 30/35

Sparuta ma vincente la rappresentanza enoica salernitana che ha partecipato alla recente manifestazione di Radici del Sud a Bari. Sette sono state le aziende che hanno preso parte all’evento e tre di esse hanno fatto bottino, conseguendo quattro riconoscimenti tra primo e secondo posto. Lunarossa si è piazzata seconda sia con l’Aglianico Borgomastro e sia con il Fiano Quartara; Luigi Maffini ha vinto per l’ennesima volta con il Fiano Pietraincatenata; e Mila Vuolo ha ottenuto la prima posizione con l’Aglianico Colli di Salerno Igt 2009, così come decretato dalla giuria internazionale. Di fatto, quindi, i Colli di Salerno hanno battuto il Cilento per 3-1! E comunque, a titolo di cronaca, mancava all’appello la Costiera Amalfitana che non ha partecipato con nessuna azienda in concorso.

L’Aglianico di Mila ha trascorso più di tre anni a maturare fra acciaio, barrique e vetro. L’alcolicità arriva a toccare i quindici gradi.

Colore rosso rubino. Al naso note fruttate di prugna, mora, ribes e ciliegia, che si intrecciano a sentori floreali di viola e di rosa appassita ed a connotazioni erbacee. Non mancano poi spezie di noce moscata, di chiodi di garofano e di pepe nero, nuances tostate, vanigliate e balsamiche, in aggiunta a liquirizia, tabacco e cioccolato.

Attacco in bocca subito caldo ed sostenuto da un’impalcatura tannica ancora leggermente graffiante. Per fortuna accorre in aiuto una ventata acida che dona freschezza e voluttuosità, smorzando così la leggera spigolosità. Trama godibile per croccantezza del frutto, ammaliante per struttura e corposità, ma anche elegante e morbida. Retrogusto persistente ed appagante, in cui si riverberano evoluti toni fruttati.

Magnifico vino, degno esempio di un simile territorio ancora in parte inesplorato, che sa esprimere prodotti eccellenti di rilievo nazionale. Da abbinare a piatti saporiti della classica cucina regionale, a cacciagione e formaggi stagionati. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Salerno – Località Passione di Rufoli
Tel. 089 282178 – Cell. 347 3428746
Ettari vitati: 3,5 – Enologo: Guido Busatto
Bottiglie prodotte: 12.000 – Vitigni: aglianico, cabernet sauvignon e fiano


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