
di Sara Marte
Domenica mattina, ore 11.00. Eccoci qui schierati di fronte al panorama Irpino di vini che le aziende presenti alla manifestazione “Anteprima Irpinia” hanno scelto di proporci. Così viaggiano le nuove annate attraverso i volti del Fiano di Avellino, il Greco di Tufo ed il Taurasi e così si mostrano a noi nel cuore storico del castello Marchionale di Taurasi. Stappate le bottiglie e via con il Greco di Tufo.
Greco di Tufo 2009 Cantina dei Monaci: colore giallo paglierino luminoso. Al naso si esprime ancora giovane e verde con note minerali ed una predominanza erbacea. Ha un palato fresco, sicuramente sapido. Non troppo lungo nel finale, lascia però la bocca pulita.
Greco di tufo 2009 Colle di San Domenico: di un giallo un po’ più carico nel colore del precedente sembra più pesante nel bicchiere. Il naso è sottile, rimane un po’ chiuso pur esprimendosi su sentori semplici di fiori e un po’ di frutta. La bocca è sapida ma non troppo piena.
Greco di Tufo 2009 “Picoli” Bambinuto: Qui siamo su un giallo molto carico con riflessi dorati. Il naso è un po’ caldo di frutta e toni tostati di frutta secca. Ha un ingresso al palato molto accattivante che lambisce la bocca di buona materia. Dopo poco si apre con un buon nerbo sapido. Caldo nel ritorno alcolico ha un finale lungo e profumatissimo di mandorla.
Greco di Tufo 2009 “Cutizzi” Feudi di San Gregorio: E’ tutto giusto e molto corretto mantenendo toni “sottovoce”. Il naso è un po’ ruffiano di fiori leggeri e piccolini di campo. La mineralità è sottile ma presente. La bocca ha una spiccata acidità.
Greco di Tufo 2009 “Loggia della Serra” Terredora: Ha per me un impatto minerale molto coinvolgente. Sentori leggermente animali. Trovo che si esprima decisamente tipico. Ha una bocca citrica, di bella acidità con un fondo amaro lungo e bel profumo fiorito nel ritorno. Lo trovo completo e ricco.
Greco di Tufo 2009 le Otto Terre: Il naso non si esprime con grande vivacità considerando l’annata, ma anche se un po’ frenato ha comunque una buona tipicità. Spicca per buon equilibrio. Troviamo quindi una piacevole semplicità ed una mineralità molto gradevole. Il finale è mediamente lungo.
Sara Marte
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