Anteprima Sagrantino: superata la prova dell’annata 2012

Pubblicato in: Verticali e orizzontali
Anteprima Sagrantino, vini alla cieca

di Maurizio Valeriani e Antonio Di Spirito

La denominazione Sagrantino di Montefalco ha avuto, negli ultimi anni, un discreto seguito, non solo di pubblico ma anche di produttori che hanno pensato di poter investire in queste terre aumentando così gli ettari complessivi, fino al punto di quintuplicarli in quindici anni (da 122 del 2000 a 610 nel 2015) ed incrementando il numero di aziende (30 nuove cantine nell’ultimo decennio).

Continua il percorso qualitativo delle cantine di Montefalco nella produzione del Sagrantino e degli altri vini della zona (Montefalco Rosso, Montefalco Rosso Riserva, Trebbiano Spoletino; meno convincenti risultano invece i Montefalco bianco ed il grechetto della zona in generale).

 

Così un’annata abbastanza calda come la 2012, oggetto della manifestazione Anteprima Sagrantino a Montefalco, è stata gestita abilmente dai produttori che sembrano aver fatto le scelte giuste in vigna e in cantina.

L’utilizzo dei legni appare nel corso degli anni più ragionato e razionale. Il tannino, seppur decisamente presente, è meno aggressivo ed i vini complessivamente cominciano ad avere una dimensione interessante ed elegante.

Abbiamo assaggiato 36 Sagrantino dell’annata 2012 e 10 Sagrantino passito (7 dell’annata 2012 e 3 del 2006). Molti sono i vini che ci hanno convinto.

Questi sono i nostri migliori assaggi:

Sagrantino di Montefalco 2012 – Fratelli Pardi: elegante, ma di grande carattere; sapido, avvolgente, con chiusura minerale e bellissima scia iodata.

Sagrantino di Montefalco 2012 – Romanelli: succosità, finezza del tannino (che pure è in evidenza), complessità ed armonia caratterizzano questo straordinario sagrantino, che risulta ogni anno convincente;

Sagrantino di Montefalco 2012 . Viticoltori Broccatelli Galli: toni speziati e fruttati si uniscono a sensazioni balsamiche e di macchia mediterranea; ricco, avvolgente e di grande profondità gustativa;

Sagrantino di Montefalco 2012 – Le Cimate: la mineralità, la sapidità e la complessità sono al centro dell’assaggio di questo piacevolissimo sagrantino, che chiude con note fumè e di arancia sanguinella;

Sagrantino di Montefalco 2012 – Bocale: materia ed eleganza, sapidità e sorso progressivo, ricchezza e armonia, carattere e finezza: cosa voler di più da un sagrantino?

Sagrantino di Montefalco 2012 – Colsanto: fresco, dai toni agrumati e speziati, con progressione gustativa e ricordi di piccoli frutti di bosco;

Sagrantino di Montefalco Colleallodole 2012 – Fattoria Colleallodole Milziade Antano: ancora l’olfattiva non si esprime al meglio, ma la beva è avvolgente e di grande impatto e il finale gioca su piacevolissimi sensazioni di frutti rossi croccanti;

Sagrantino di Montefalco Colle Grimaldesco 2012 – Tabarrini: un tannino di qualità ed ancora in evidenza, non ostacola, ma anzi coadiuva una gustativa ricca, piena, sapida e di grande equilibrio, che si chiude con sensazioni di more e prugne; ci ha convinto molto anche il Sagrantino Campo alla Cerqua 2012.

Sagrantino di Montefalco 2012 – Colpetrone Tenute del Cerro: toni speziati e agrumati ed eleganza caratterizzano questo piacevolissimo sagrantino, che lascia ricordi balsamici e di macchia mediterranea;

Sagrantino di Montefalco Il Domenico 2012 – Adanti: ci piace il carattere di questo vino, dalla lettura non immediata, che ha toni minerali e iodati ed una gustativa ben contrastata e molto piacevole;

Sagrantino di Montefalco 2012 – Perticaia: nonostante quest’annata sia per Perticaia meno convincente delle precedenti, è sempre un gran bel bere; non di grande struttura, ma elegante e speziato, fresco e sapido;

Sagrantino di Montefalco Fidenzio 2012 – Tudernum: gioca le sue carte su freschezza, eleganza e bellissima bevibilità; sapido, minerale chiude con ricordi speziati e agrumati;

Sagrantino di Montefalco passito 2012 – Moretti Omero: il gioco tannino-dolcezza funziona perfettamente, aiutato da una bellissima freschezza e sapidità; lascia una lunga scia di macchia mediterranea;

Sagrantino di Montefalco passito 2012 – Valdangius: ricco, speziato, succoso, di grande impatto gustativo;

Sagrantino di Montefalco passito 2006 – Adanti: i ritmi succo- spezia-frutto da un lato e acidità – sapidità- dolcezza-tannino dall’altro, qui sono proprio di rock puro. Grande materia e progressione gustativa.

Ai banchi d’assaggio abbiamo provato gli altri vini della zona e tra i Montefalco Rosso segnaliamo la straordinaria Riserva – Adanti 2011, ed il sempre convincente Montefalco Rosso 2014 – Fattoria Colleallodole Milziade Antano.

Per i Trebbiano Spoletino le nostre preferenze vanno a Antonelli 2014, a Le Cimate 2014, Tenuta Bellafonte 2014 (molto buono anche il campione di botte 2015 assaggiato invece in cantina) e Perticaia 2014.

 

Ringraziamo infine Filippo Antonelli per averci fatto assaggiare in cantina due grandissimi vini, connubio di eleganza e freschezza, il Sagrantino di Montefalco 1995 e udite udite, uno stratosferico Montefalco Rosso 2001 (si avete capito bene il base non la riserva).


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