Ciavolich a Loreto Aprutino: oasi di piacere nelle vigne d’Abruzzo

Pubblicato in: Verticali e orizzontali
Chiara con i suo pastori abruzzesi

di Andrea De Palma

La mia destinazione è la nuova cantina di Chiara Ciavolich nel territorio di Loreto Aprutino: Sono di ritorno da Tagliacozzo dopo varie degustazioni percorro l’autostrada verso Pescara, gli scenari in questa stagione sono davvero unici, l’Abruzzo è affascinante in ogni stagione.

Qui la sua famiglia ha da sempre ventisette ettari di vigneto, ereditati dalla bisnonna, dove il padre impianto Trebbiano e Montepulciano e, il sogno di Chiara era avere la trasformazione vicino ai vigneti. Ma a Miglianico resta sempre la storica cantina di affinamento con un’avviata attività di ristorazione e mescita.

 

Un sogno che si completa con la realizzazione vicino al corpo della cantina di affinamento, dell’agriturismo con camere a dir poco gradevoli.

 

 

La loro posizione elevata sui vigneti permette una visione mozzafiato con sullo sfondo il Gran Sasso. Il silenzio del pomeriggio e la quiete della mattina sono rigeneranti dandoti la possibilità di lavorare con assoluta serenità.

A gestire la quiete degli ospiti è la signora Paola, dolcissima, che t’infonde serenità solo a guardarla e quando parla è come sentir parlare la propria madre.

La colazione mattutina è molto completa e i vari pasticciotti sono tutti fatti dal lei, peccato per il vento altrimenti ci si potrebbe rilassare sul terrazzino dove il tempo sembra fermarsi, per sorseggiare il caffè.

 

La cena serale mi obbliga a non andare oltre: gli amici e il marito di Chiara, Gianluca Fagiolo, hanno preparato una cenetta a base di arrosticini e salsicce di fegato, tutte rigorosamente cotte sulla brace e poi, ricotte e giuncata del vicino allevamento con pane a lievito madre “affogato” nell’olio extravergine prodotto dagli ulivi aziendali che ha condito anche dei pomodori succulenti provenienti da un contadino vicino di casa.

Il vino non poteva che essere il Pecorino per iniziare e, io ho apprezzato molto il 2010 che sorprendentemente riusciva a spazzolare il grasso degli arrosticini: si, perché l’azienda ha anche dei vigneti di Pecorino a Pianella sempre di proprietà.

Ma poi mi son fatto prendere dal Fosso Cancelli 2007 da dove si evince tutta la forza propulsiva ma discreta e signorile del territorio di Loreto Aprutino e non contento ho continuato anche il 2008: sotto trovate due note sulle degustazioni del Pecorino, per quelle del Fosso Cancelli dovete aspettare al prossimo articolo.

Verticale di Pecorino Aries dal vigneto di Pianella.

I profumi sono tutti accennati e non invadenti, molto discreti quasi in tutti i vini degustati. In questo territorio i Pecorini sono diversi da altre zone, esprimo più il senso della terra: profumi giocati più verso toni di fiori ed erbe; al gusto sono più sostenuti ma sempre con una vivacità gustativa data dall’acidità e dal frutto sempre presente

2014 – annata difficilissima

l’annata la vediamo già nel colore di un paglierino scarico, il naso resta floreale, con note di agrumi, e fiore di arancio, pulito e netto, erbe fresche schietto, non molto incisivo al gusto grazie sempre all’annata ma si difende bene con un corpo abbastanza ampio e ricco. Sale una moderata mineralità e una piacevole e rinfrescante succulenza.

Fermentazione 70% in acciaio e 30% fermentazione in botte con sosta sulle fecce fini, affinamento bottiglia

2013 – annata poco piovosa e non troppo calda non molto eccellente

Il colore giallo paglierino intenso, nei profumi attacco tabaccoso “kentuchy” , miele di acacia e fiori gialli tenui, finale da mandorla amara delicata; il primo sorso conferma un delicata mineralità e succulenza che permangono, con finale piacevole e fresco. È un vino che sicuramente può dire ancora molto.

Fermentazione 70% in acciaio e 30% fermentazione in botte con sosta sulle fecce fini, affinamento bottiglia

2012

il colore giallo paglierino brillante, mette in evidenza una vendemmia sicuramente più felice, i profumi si aprono con nocciola tostata, ormai il legno lascia spazio a note di albicocca candita, erbe e curcuma, nocciola tostata; il sorso è esplosivo, molto minerale, molto succulento quasi salato, pieno al centro bocca e ricco di frutto con finale mentolato e fiori macerati e tanta salinità che lascia un pizzicore che dà briosità finale. Un vino ancora attuale e da bere a tutto pasto.

Fermentazione 50% in acciaio e 50% fermentazione in botte con sosta sulle fecce fini, affinamento bottiglia

Il 2010 è un vino pronto, il mio preferito…

il colore resta integro con un giallo paglierino intenso. I profumi sono fini e eleganti di fiori gialli e note bucciose. Un vino per gli amanti del bianco da invecchiamento; in bocca è ancora piacevole, dove ogni elemento è ancora ben in equilibrio con gli altri, morbido e fresco, con finale lungo ed elegante; l’attacco minerale sostiene egregiamente una succosità di frutto ma sempre con moderazione. La conferma che il Pecorino può invecchiare bene…

fermentazione 50% in acciaio e 30% fermentazione in botte con sosta sulle fecce fini, affinamento bottiglia

Interessante e brioso è stato bere il rosato:

Colline Pescaresi rosato Donna Ernestina 2014

85 % Montepulciano e 15% Passerina vinificato a cerasuolo e macerazione per 4 ore, raffreddamento del mosto fino a3-4 gradi, pulizia delle bucce e fermentazione acciaio.

Il colore è un rosato brillante, i profumi che si sprigionano dal bicchiere riportano subito alla Melissa, Malva e poi piccoli frutti come il melograno; la sensazione del primo sorso è di freschezza e di piacevolezza, vista la notevole acidità della passerina e la morbidezza e succosità che cedono le varie sensazioni fruttate.

Il Pecorino costa mediamente dai 14,00 ai 16,00 euro

Per le camere i costi sono da Bed and breakfast, massimo 40 per la doppia uso singola

 

Ciavolich
Contrada Salmacina 11
65014 Loreto Aprutino (PE)
Tel: 085.8289002
Fax: 085.8289883
www.ciavolich.com
ciavolich@ciavolich.com
ettari di proprietà: 44
bottiglie prodotto: 200.000
Vendita diretta in ore ufficio


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