Corso di Laurea in Enologia e Viticoltura di Avellino. Storia e istruzioni per l’uso

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Forse l’avvenimento più importante dello scorso anno al Sud è stata l’inaugurazione della nuova sede del Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia ad Avellino
La cerimonia di inaugurazione si è svolta il 23 dicembre
E’ stato molto emozionante esserci e fare una relazione sulla storia dei rossi campani.
In questa nuova sede si incrociano tre grandi tradizioni: quella della scuola fondata da Francesco De Sanctis, quella della facoltà di Agraria di Portici e infine quella della tradizione vitivinicola irpina, punta di diamante del Sud.
Per saperne di più, e con estrema precisione, pubblichiamo volentieri questa relazione del presidente del Corso in cui troverete le notizie che cercate.

di Luigi Frusciante
Presidente del Corso di Laurea

La storia

L’istituzione del Corso di Laurea (CdL) in Viticoltura ed Enologia ad Avellino è legata alla grande cultura viti-vinicola che quel territorio ha maturato nei secoli. Il riconoscimento della grande operosità dei viticoltori irpini fu premiata, subito dopo l’unita’ d’Italia, con l’istituzione della Scuola Enologica da parte del Ministro della Pubblica istruzione Francesco De Sanctis, finalizzata alla formazione di enologi e viticolturi in grado di interagire con il territorio e di far progredire le produzioni locali. La Scuola ebbe subito un grande successo e divenne un punto di riferimento insostituibile per gli studi enologici non solo del territorio irpino, ma di tutto il bacino mediterraneo. Gli studiosi che si sono succeduti in quella Scuola, infatti,  hanno fatto la storia della viti-vinicoltura italiana. La Scuola enologica di Avellino ha avuto sempre una forte interazione con la Facoltà di Agraria di Portici, all’epoca Scuola Superiore di Agricoltura. Furono molti, infatti, gli scambi di docenti tra le due istituzioni, soprattutto nei primi decenni del secolo scorso.

L’istituzione del CdL ad Avellino nasce proprio dall’esigenza di continuare e consolidare gli studi sulla viti-vinicoltura in quella provincia. La sua genesi è stata però molto lunga e travagliata. Solo la caparbietà di un gruppo di docenti del De Sanctis e di ex studenti della Scuola, divenuti nel frattempo docenti della Facoltà di Agraria di Portici, ha consentito l’istituzione del CdL. La grande determinazione di questi “visionari” ha permesso poi alle istituzioni (Provincia, Regione e Ateneo Fredericiano) di dar seguito al loro sogno di vedere gli studi di enologia affermarsi, anche a livello universitario, là dove erano iniziati.

Con la delibera del Consiglio della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II del 1/12/2005, si dà avvio all’istituzione del CdL in Viticoltura ed Enologia, con sede temporanea presso l’Istituto Tecnico Agrario F. De Sanctis di Avellino. In data 31/01/2006 il Consiglio Provinciale di Avellino, con delibera n. 5, autorizza ufficialmente l’inizio dei lavori finalizzati all’istituzione del CdL triennale. Facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione di Ateneo nr.o 46 del 06.03.2006, è stipulata, in data 31/03/2006, una Convenzione tra le parti coinvolte (Provincia di Avellino, Università Federico II e Istituto De Sanctis di Avellino) al fine di disciplinare ed identificare le modalità di attuazione del Corso di Studi.


Organizzazione del Corso di Laurea

Con l’anno accademico 2006/2007 si dà inizio allo svolgimento delle attività didattiche del CdL; esso è organizzato in 6 semestri (2 per anno) per il conseguimento di 180 CFU, così come previsto dai D.M. 509/99, D.M. 270/04 e D.M. 240/10. L’ultimo D.M. ha portato a una riorganizzazione dell’ordinamento didattico, che prevede ora 18 insegnamenti (16 obbligatori e 2 a scelta), 2 idoneità (informatica e lingua straniera) e una prova finale.

Il CdL è a numero programmato: 35 posti sono riservati a studenti comunitari e 5 a studenti extracomunitari. L’immatricolazione avviene previo superamento dei test di accesso che ogni anno si tengono nella prima decade di settembre, in modo da definire entro la data ultima di immatricolazione stabilita dall’Ateneo la graduatoria definitiva, tenendo conto anche di eventuali scorrimenti. Al dicembre 2011 gli studenti iscritti sono risultati 118, mentre 31 studenti hanno già conseguito la laurea. Al CdL afferiscono 19 docenti tra Professori Ordinari, Professori Associati e Ricercatori, essi coprono i 20 insegnamenti previsti dal Manifesto degli Studi.

La Facoltà ha provveduto alla chiamata del Prof. Luigi Moio, Enologo di fama mondiale, utilizzando parte delle risorse messe a disposizione dalla Provincia di Avellino. In seguito ha provveduto anche alla chiamata delle dottoresse Angelita Gambuti e Paola Piombino, ricercatrici del settore disciplinare AGR/15, al fine di costituire ad Avellino un polo di Enologia che oltre alle attività didattiche previste dal Corso di Laurea potesse rappresentare un punto di riferimento per le realtà viti-vinicole della zona.


Attività degli studenti

Gli studenti del terzo anno sono impegnati in attività di tirocinio organizzate con aziende identificate dagli studenti (attraverso convenzioni stipulate tra le aziende stesse e l’Università). Al termine del primo triennio, inoltre, gli studenti sono anche coinvolti nella produzione del vino del Corso di Laurea, che è presentato ufficialmente durante le Giornate di Studio che il CdL organizza ad Avellino nella prima decade di Dicembre. Alla Giornata partecipano studiosi del settore, imprenditori, amministratori locali e politici.

Ricerca

Nonostante le difficoltà legate alla mancanza di laboratori, le ricerche dei docenti afferenti al CdL non si sono fermate, anzi hanno registrato un notevole incremento. Infatti, accanto a quelle già in essere, presso i diversi ambiti disciplinari di ricerca nuove attività sono state intraprese. Di seguito è riportato un breve elenco delle più significative:

GENETICA – Prof. L. Frusciante; Dott. R. Aversano

-Autenticazione, tracciabilità e analisi dei genomi di vitigni autoctoni campani.

ENOLOGIA – Prof. L. Moio; Dott.ssa A. Gambuti e Dott.ssa P. Piombino

-Studio dell’influenza della fermentazione malolattica sulla qualità aromatica del vino.

-Studio dei fenomeni chimici e biochimici responsabili dell’evoluzione aromatica del vino durante il corso dell’invecchiamento.

-Caratterizzazione sensoriale quali-quantitativa di vini ottenuti da uve autoctone dell‘Italia meridionale.

ECONOMIA – Prof. E. Pomarici

-Analisi della politica comunitaria del vino.

-Evoluzione strutturale e dinamiche competitive del mercato internazionale del vino.

MICROBIOLOGIA – Dott. G. Blaiotta

-Isolamento, identificazione e tipizzazione (molecolare e tecnologica) di lieviti e batteri lattici terroir da varie zone viti-vinicole del sud Italia.

VITICOLTURA – Prof. M. Forlani e Dott. B. Basile

-Caratterizzazione morfologica, produttiva e qualitativa dei vitigni autoctoni campani e non.

-Studio dell’adattamento dei principali vitigni di diffusione internazionale agli areali di coltivazione campani.

-Studio dell’effetto di tecniche di gestione del vigneto.

Attualmente sono in corso numerosi progetti finanziati da istituzioni regionali, nazionali ed europee. Dal 2008 è attivo, inoltre, il progetto multidisciplinare TERROIR (finanziato dal MiPAF), che vede il coinvolgimento e la collaborazione degli enologi, dei genetisti e degli economisti del CdL. Il progetto affronta tematiche di grande interesse per la regione Campania quali la valutazione dell’attitudine alla produzione di vino spumante di qualità, lo studio dell’espressione genica nel processo di maturazione delle uve di cultivar autoctone campane e l’analisi economica sul mercato nazionale e internazionale degli spumanti.

I risultati delle attività di ricerca dei docenti del CdL in Viticoltura ed Enologia sono state oggetto di comunicazioni in numerosi convegni nazionali e internazionali e sono state pubblicate su prestigiose riviste scientifiche. Il numero di pubblicazioni degli ultimi cinque anni, raggruppate per area tematica, è riportato di seguito.

ENOLOGIA (Luigi Moio, Angelita Gambuti, Paola Piombino), 20 pubblicazioni e 23 presentazioni a convegni internazionali

ECONOMIA (Eugenio Pomarici), 10 pubblicazioni, 2 monografie e numerose comunicazioni a convegni nazionali e internazionali

MICROBIOLOGIA (Giuseppe Blaiotta), 2 pubblicazioni, 11 presentazioni a convegni internazionali e 5 a convegni nazionali

VITICOLTURA (Marcello Forlani e Boris Basile), 9 pubblicazioni e 7 presentazioni a convegni

GENETICA (Luigi Frusciante e Riccardo Aversano), 1 pubblicazione e 3 presentazioni a convegni

Rapporti con il territorio e con istituzioni nazionali e internazionali
Il CdL organizza
visite presso aziende viti-vinicole che operano sul territorio e ha stipulato numerose convenzioni con aziende campane per consentire agli studenti di effettuare tirocini pratico/applicativi nell’ambito delle tematiche proprie del CdL. Particolarmente importante è stata la collaborazione con la Cantina del Taburno (BN), presso la quale si producono i vini del CdL presentati in occasione delle Giornate di Studio. Sono attive, inoltre, importanti collaborazioni con prestigiose istituzioni nazionali e internazionali, quali l’Insititut des Sciences de la Vigne et du Vin (ISVV) di Bordeaux, il CdLM InterAteneo in Scienze Viticole ed Enologiche, sede distaccata di Asti (UniTo) e l’Università degli Studi di Verona, sede di Thiene. Il prestigio dei docenti del CdL è ulteriormente confermato da importanti incarichi che alcuni di essi ricoprono presso l’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (OIV). Il Prof. Luigi Moio è Presidente del gruppo di esperti “Tecnologie” della Commissione II Enologia e membro del CST dell’OIV; il Prof. Eugenio Pomarici è Presidente del gruppo di esperti “Mercato e consumatori” della Commissione III Economia e membro del CST dell’OIV.

La nuova sede

Il 23 Dicembre è stata inaugurata la nuova sede del CdL di Viale Italia  ad Avellino. La nuova struttura, con i suoi 750 metri quadrati, permetterà la piena integrazione delle attività di didattica e di ricerca. Sono ora a disposizione degli studenti laboratori didattici dotati di moderne apparecchiature e una struttura per la degustazione. Le strutture dedicate alla ricerca, inoltre, consentiranno il potenziamento delle sperimentazioni in corso, con ovvie ricadute sulla qualità della ricerca e sulle possibilità di collaborazioni con le imprese del settore, sia a livello locale sia a livello nazionale.

La disponibilità della nuova sede, infine, consentirà il rafforzamento delle attività di formazione per i professionisti, l’istituzione di corsi di formazione post laurea e l’erogazione di servizi di assistenza e di consulenza, permettendo quindi  una sempre maggiore interazione con le imprese viti-vinicole campane.

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