DeGusto: Trebbiano Spoletino e Food Festival a Spoleto

Pubblicato in: Verticali e orizzontali
Piantana di Spoletino - Foto di Giampiero Bea

di Antonio Di Spirito e Diana Niglio

Il Trebbiano Spoletino si conferma vino di affermazione e gradimento veloce, come ha dimostrato la kermesse di 2 giorni “deGusto– Trebbiano & Food Festival” che si è svolta a Spoleto al Chiostro San Niccoló il 2 e 3 giugno scorso; un evento ben organizzato da Fabrizio Gentili con la collaborazione di Davide Bonucci, pieno di degustazioni e show cooking per conoscere, approfondire e valorizzare il Trebbiano Spoletino ed i tanti prodotti tipici locali: strangozzi, salumi, tartufi, ecc..

Quella del Trebbiano Spoletino è una denominazione giovane, riconosciuta solo nel 2011, figlia di un progetto di valorizzazione di un vitigno antico, dimenticato e quasi scomparso alla fine degli anni ‘90.

Il Progetto di rilancio è stato portato avanti a partire dal 2001/2002 da Andrea Sisti, anche in un’ottica di recupero del paesaggio storico della valle spoletana, dove le viti del Trebbiano venivano in passato maritate ad aceri campestri, olmi ed ornelli. Una coltivazione a “piantata”, molto gradita a questo vitigno vigoroso, che ama estendere i suoi tralci in alto verso il sole, lontano dall’umidità del terreno e dal rischio di gelate tardive, come le famose “alberate di asprinio aversane”.

Una proposta suggestiva, da inserire nel disciplinare, prevede che proprio dalle uve delle “piantate” si produca un passito di trebbiano spoletino.

Il progetto del 2002, al quale aderirono 8 cantine, in soli 10 anni, tempi strettissimi se rapportati ai tempi lunghi del vino, ha creato una realtà di assoluto rilievo.

Innanzitutto il territorio eletto a DOC: comprende l’intero territorio del comune di Montefalco e parte dei territori comunali di Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Foligno, Spoleto e Trevi.

Due le espressioni consentite dal disciplinare:

Per il Bianco Spoletino, l’utilizzo del trebbiano spoletino deve essere del 50% minimo e possono concorrere altri vitigni a bacca bianca ammessi alla coltivazione nella Regione Umbria.

Se invece, si vuole menzionare il vitigno in etichetta, il Trebbiano Spoletino deve essere utilizzato per almeno l’85%, con altri vitigni a bacca bianca ammessi alla coltivazione nella Regione Umbria per completare il blend.

Le caratteristiche di questo vino sono il suo colore giallo paglierino con delicate sfumature verdi e talvolta dorate, specie con l’invecchiamento; il profumo si presenta gradevole, delicato e fresco, con intensi sentori di erbe aromatiche, fiori di tiglio e lievi note tartufate; il sapore agrumato, dal gusto ampio e con piacevoli toni di freschezza e sapidità.

Nella mattinata del sabato si è svolta anche una tavola rotonda molto interessante, una chiacchierata sullo stato attuale della produzione e sulla denominazione, con la partecipazione di produttori, agronomi ed esperti locali.

Sopra ogni analisi è emerso forte il richiamo all’identità territoriale di questo vitigno ed ancora più forte è stato il richiamo affinché il Trebbiano Spoletino possa diventare volano di uno sviluppo economico del territorio di Spoleto creando sinergia tra tutti gli attori della filiera turistica e agricola

La sfida sarà la Formazione di specialisti del Trebbiano Spoletino e Formazione di tutti gli addetti alla filiera della ricettività, ristoratori in primis.

Un numeroso pubblico; fatto di appassionati di vino e di neofiti, ha partecipato con interesse e molta curiosità ai diversi momenti di conoscenza ed intrattenimento.

Grande successo per la degustazione con i calici neri guidata da Davide Bonucci e per il Cooking Show ad opera degli allievi dell’Istituto Alberghiero di Spoleto, ma anche di esperte massaie che “tiravano” la sfoglia.

Sono stati presentati 45 campioni, quasi tutti Trebbiano Spoletino DOC, di 27 Cantine.

Questi i nostri migliori assaggi:

Trebium 2017 ANTONELLI – molto minerale e profumato all’olfattiva: tiglio, salvia, fiori e frutti gialli; frutta gialla e spezie al palato; il sorso è fresco, ampio ed appagante.

Bocale 2017 BOCALE – Umbria Bianco Doc; intenso bouquet di fiori e frutti gialli completati da note di tiglio e salvia; il sorso è caratterizzato da frutta esotica e spezie; è sapido, fresco ed ampio.

Trebbiano Spoletino 2017 AGRICOLA SAN SABINO – Trebbiano Spoletino DOC Superiore. Le note fruttate sono accompagnate da intensi profumi di tiglio, timo e salvia; al palato è molto saporito; la frutta gialla si manifesta prepotentemente; è fresco e sapido; la chiusura è speziata.

Riserva del Cavalier Bartoloni 2015 LE CIMATE – Trebbiano Spoletino DOC Superiore. I profumi di tiglio, salvia e fiori bianchi sono intensi e le note di legno non ancora del tutto assorbite; al palato manifesta tanta frutta gialla e miele, il sorso è fresco e lungo; riserva una chiusura speziata ed amaricante; molto elegante.

Campo De Pico 2017 VALDANGIUS – intensi profumi di tiglio ed agrumi pervadono il naso; la bocca è invasa da frutta a pasta gialla; è fresco ed asciutto, sapido, speziato e persistente.

Benedetti e Grigi 2017 BENEDETTI E GRIGI – il bouquet olfattivo è composto da profumi di tiglio e fiori gialli; al palato è fruttato e saporito, la componente acida è accompagnata da una importante sapidità per un finale molto persistente.

Trebbiano Spoletino 2017 CANTINA COLLESOLE – olfattiva ricca ed elegante con erbe aromatiche e tiglio; al palato porta sapori di melone giallo; è asciutto, ma fresco, sapido e progressivo verso una chiusura speziata.

Del Posto 2016 PERTICAIA – il ventaglio olfattivo è monopolizzato dai fiori di tiglio, che prevale sulla frutta; al palato, però, le note fruttate sono molto intense e fresche; ben strutturato e corposo, è sapido, asciutto e speziato in chiusura del lungo sorso.

Trebbiano Spoletino 2015 COLLE UNCINANO – i profumi di fiori di tiglio appassiti sono molto intensi; al palato la frutta gialla da una sensazione piacevole, il sorso è scorrevole, fresco e sapido la chiusura è speziata.

Trebbiano Spoletino 2017 COLLECAPOCCIA – profumi di erbe aromatiche e fiori di tiglio; il sorso è fruttato ed asciutto, sapido e fresco; il sorso è piacevole e chiude speziato.

Trebbiano Spoletino 2016 CASTELGROSSO – è floreale al naso ed offre profumi di frutta gialla; al palato è saporito, piacevole, sapido, morbido ed asciutto; il sorso offre una buona progressione e chiude speziato.

Cantaluce 2017 FATTORIA COLSANTO – LIVON – Trebbiano Spoletino IGT Umbria – il ventaglio dei profumi è intenso e pieno di fiori gialli e tiglio; il sorso è fruttato, bilanciato fra freschezza e sapidità; è elegante e sottile.


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