Dieci vini italiani per la pizza margherita

Pubblicato in: Verticali e orizzontali
Vino e pizza margherita

di Adele Elisabetta Granieri

Soltanto pomodoro, mozzarella e basilico. La mano dei pizzaioli migliori si riconosce proprio da questa pizza: solo i più capaci riusciranno ad armonizzare ingredienti semplici con un impasto gustoso, dalla giusta consistenza e cotto alla perfezione. Ma che vino si abbina alla Margherita? Il pomodoro si traduce in una certa tendenza acida, che non deve essere ulteriormente accentuata dal vino, ma nemmeno soffocata con espressioni troppo cariche di alcol o tannini, di conseguenza sono da evitare sia bianchi troppo taglienti che rossi troppo corposi e tannici e prediligere piuttosto rossi delicati, da servire rigorosamente freschi, e rosati decisi e di carattere.

Ecco dieci etichette italiane che fanno da accompagnamento perfetto:

–           Burlotto, Pelaverga di Verduno: un antico vitigno autoctono piemontese, la cui produzione è molto limitata, ma la cui popolarità è in continua ascesa. Un vino dai profumi di fragolina e ribes, con un leggero tocco pepato ed un sorso fresco e succoso.

–           Cantina della Volta, Lambrusco di Sorbara “Rimosso”: è la versione più semplice e immediata dei vini di Christian Bellei, perfetta sulla pizza. Un Lambrusco dalla spuma fine e generosa, in cui le note di piccoli frutti rossi e i delicati accenni erbacei emergono da un profilo fresco e sapido, di buona persistenza.

–           Zucchi, Lambrusco di Sorbara “Rito”: a San Lorenzo, nel cuore della campagna modenese, la famiglia Zucchi produce Lambrusco da 50 anni. “Rito” ha un bel colore corallo intenso, un bouquet di fiori di biancospino, ribes e lampone e un sorso goloso e dissetante

–           Ampeleia, “Unlitro”: dalla costa toscana, un blend di alicante, carignano e alicante bouschet dai profumi di amarena, foglie di fico e macchia mediterranea, con un sorso tanto succoso da dover essere proposto nel formato da un litro

–           Tenuta I Fauri, Cerasuolo d’Abruzzo “Baldovino”: vino quotidiano per eccellenza, generoso e immediato, diretto e senza fronzoli. Un rosato che profuma di melograno e ciliegia, con delicati sbuffi di erbe aromatiche ed un sorso fresco e di carattere.

–           Cantine Astroni, Piedirosso dei Campi Flegrei “Colle Rotondella”: i Campi Flegrei fanno da culla a questo delizioso rosso dalle note di ribes e geranio e delicati sentori minerali, che sono preludio di un sorso dissetante e salino

–           Sorrentino, Piedirosso “7 Moggi”: ancora Piedirosso, ma stavolta coltivato alle pendici del Vesuvio. Un vino dai delicati richiami di ciliegia e foglia di pomodoro e soffuse note minerali, con un sorso fresco e saporito

–           Salvatore Martusciello, Lettere “Ottouve”: un blend di Piedirosso, Aglianico, Sciascinoso, Suppezza, Castagnara, Surbegna, Olivella e Sauca, secondo la più antica tradizione di abbinamento della pizza napoletana. Profumi di violetta e lampone caratterizzano questo vino della Costiera Sorrentina, dal succo irresistibile.

–           Varvaglione 1921, Rosa di Primitivo “Idea”: la piana di Manduria ci regala questo rosato da uve Primitivo, che profuma di melograno e ciliegia, con delicati sbuffi mentolati ed un sorso avvolgente e succoso, perfetto con il pomodoro

–           Cos, Frappato: nel cure del Cerasuolo, tra Acate e Vittoria, Giusto Occhipinti firma questo Frappato affinato in cemento. Un vino di grande carattere, dalle note di mora, fico d’India e scorza d’arancia e un sorso fresco e saporito, con una delicata trama tannica.


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